Lvmh: il lusso non conosce crisi

Il leader mondiale del lusso chiude un altro trimestre sopra le attese degli analisti. Il settore si conferma più forte della crisi e dell’inflazione.

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La trimestrale di Lvmh

Ieri sera, il leader mondiale del lusso, il gruppo francese, Lvmh, ha archiviato il terzo trimestre sopra le attese degli analisti con ricavi a 19,8 miliardi di euro in crescita del +19% anno su anno su base comparabile (ovvero a parità di punti vendita) , sopra il consensus che si aspettava un rallentamento a +13%. In termini di valore assoluto, ricavi crescono del +27,4%.

La società sta beneficiando della forza del dollaro non solo per la sua esposizione al mercato statunitense ( quasi 30%) ma anche dai turisti americani che comprano in Europa con la loro moneta forte.

Secondo il direttore finanziario, Jean Jacques Gujoni, quest' ultimo fenomeno è stato particolarmente pronunciato nella divisione Moda&Pelleteria, ossia la maggiore divisione che genera circa il 70% dei profitti operativi cresciuta su base comparabile del 22%.

Ricordiamo che nel primo semestre, oltre alla forte crescita dei ricavi, in questa divisione i margini operativi erano aumentati al 41,4% ( +60 punti base in un anno) ed il management aveva confermato che margini sopra il 40% devono ormai essere considerati la normalità.

Unica nota un po' negativa tassi di crescita ridotti rispetto al passato delle vendite di Tiffany negli Stati Uniti ma la crescita rimane a doppia cifra ed il management si aspetta un’accelerazione grazie anche alla riapertura del suo famoso negozio, sulla quinta strada di New York, nella prima metà dell' anno prossimo.

Importanti i commenti positivi della società su un inizio di ripresa in questo trimestre della vendite in Cina dopo l'allenamento delle restrizioni legate al Covid.

La società ha dichiarato di non registrare segni di debolezza rispetto ai trend molto positivi di quest' anno.

I dati e le guidance confermano la nostra tesi di investimento su Lvmh , che rimane la nostra società preferita a livello globale nel settore lusso.

Buone notizie anche per Kering

Ci sembra interessante anche Kering , anche lei molto esposta nel settore Moda&Pelletteria con i suoi 3 marchi principali : Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta. Per Kering pensiamo che la valutazione sia attraente a livello assoluto e lo sconto rispetto piuttosto significativo rispetto al settore sia qui eccessivo.

I risultati del primo semestre di Kering sono stati buoni, sopra consensus, con ricavi di quasi 5 miliardi ( +16% anno su anno su base comparabile, +23% a livello assoluto. Il gruppo ha registrato profitti operativi in crescita del 26% a 2,82 miliardi grazie anche ad un aumento dei margini di 60 punti base arrivati a 28,4%.

Molto bene in particolare Saint Laurent e alcuni marchi di nicchia che stanno avendo sempre più successo come Balenciaga e Alexander McQueen; la parte più debole è stata Gucci anche per la sua elevata esposizione al mercato cinese.

Kering è molto esposta al turismo in Europa che prima della pandemia rappresentava circa il 70% del fatturato europeo. In base ai commenti di Lvmh anche su questa tipologia di vendita, il terzo trimestre ha registrato una buona accelerazione.

La principale ragione dello sconto di valutazione rispetto al settore nasce dai grossi problemi di Gucci negli anni passati e dal peso che aveva sul totale del business che è diminuito raggiungendo ora circa il 50% dei ricavi.

I miglioramenti però sono visibili da un po' dopo i drastici cambiamenti di strategia che sono partiti dal cambiamento dell' Amministratore Delegato e dal Capo dei Designers (e quindi di gran parte della squadra dei designers). Gucci è molto esposta a Cina / Asia che nel complesso costituiscono circa il 45% del totale ricavi vs ad esempio meno del 30% per Saint Laurent. Il titolo ha quindi patito molto quest' anno la relativa debolezza del mercato cinese, altro elemento che ha visto qualche miglioramento nel terzo trimestre.

Kering tratta a 13.5 volte utili attesi 2022, 12,2 volte su 2023, 2,7% dividend yield e 8% Free Cash Flow Yield.

La società comunicherà i ricavi del terzo trimestre il prossimo 20 ottobre.

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