Maire Tecnimont sotto i riflettori dopo l’avvio ufficiale del contratto in Qatar


Ieri la società ha annunciato l’avvio dei lavori per l’impianto integrato di polimeri da realizzare nella città industriale di Ras Laffan, all’interno del quale si occuperà di opere per un totale di 1,3 miliardi di dollari in collaborazione con QatarEnergy e Chevron.


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Maire Tecnimont in luce

Inizio di settimana positivo per Maire Tecnimont, questa mattina tra le migliori tra le blue chip del Ftse Mib (+0,30%).

Le azioni della società di ingegneria impiantistica arrivano a guadagnare oltre il 2% nei primi minuti di scambi, toccando un massimo di 3,272 euro e portando così la loro performance in questo scorcio di 2023 a +3%.

Firmato contratto in Qatar

Questa mattina Maire Tecnimont annunciava ieri l’avvenuta cerimonia per la firma del contratto relativo al complesso integrato di polimeri da sei miliardi di dollari che verrà realizzato nella città industriale di Ras Laffan, in Qatar.

All’interno di questo progetto annunciato lo scorso 21 dicembre, Maire Tecnimont si era aggiudicato il contratto Ecp Lump Sum da 1,3 miliardi di dollari, assegnato dalla joint venture composta da QatarEnergy (ente petrolifero nazionale) e Chevron Phillips Chemical (società “leader” nella produzione di polietilene ad alta densità).

La società italiana si occuperà dell’implementazione di un impianto petrolchimico di polietilene che comprende due unità dalle capacità rispettivamente di 1 milione e 680 mila tonnellate l’anno, con annesse le relative utilities.

Il lavoro ha come scopi finali tutti i servizi di ingegneria, la fornitura di apparecchiature e materiali, il montaggio e le attività di costruzione fino alla mechanical completion, con tempi previsti il 2026.

Collaborazione consolidata

Con questo contratto Maire Tecnimont consolida “ulteriormente la fruttuosa collaborazione iniziata nel 2005 con leader internazionali quali QatarEnergy e Chevron Phillips Chemical, supportando la loro visione industriale con il nostro know-how tecnologico e la nostra capacità di gestire progetti molto grandi e complessi”, mentre “la nostra expertise di processo ad alto contenuto tecnologico assicurerà la massima efficienza dell’impianto” dichiarava Alessandro Bernini, ad del gruppo.

Inoltre, il manager ritiene che “questo contratto conferma la nostra leadership internazionale nelle poliolefine e rappresenta un’ulteriore prova dell’efficacia della nostra value proposition quando si tratta di supportare i clienti nella trasformazione delle risorse naturali in prodotti innovativi ad alto valore aggiunto”.

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