Mediobanca, le previsioni sul trimestre in attesa del nuovo cda


Secondo alcuni analisti, Piazzetta Cuccia dovrebbe comunicare dati in linea con i target 2023 già annunciati e l’ipotesi più probabile per il rinnovo del board sarebbe quella che escluderebbe una lista alternativa presentata da soggetti diversi rispetto all’attuale consiglio di amministrazione.


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Previsioni su Mediobanca

Mancano poco più di venti giorni alla trimestrale di Mediobanca e gli analisti iniziano ad elaborare le loro previsioni sui numeri che Piazzetta Cuccia potrebbe comunicare il prossimo 27 luglio.

Da Equita Sim si attendono un trimestre caratterizzato da dati “in linea per raggiungere i target sul 2023 comunicati al mercato in occasione della scorsa trimestrale e del piano strategico dello scorso 24 maggio”.

Nel dettaglio, le previsioni della sim vedono un margine d’interesse 2023 a circa 1,8 miliardi di euro, in crescita del 20%, commissioni nette oltre 800 milioni con una riduzione del CIB che “riflette il debole contesto di mercato” che dovrebbe proseguire “per i prossimi due trimestri”, e un risultato operativo risk adjusted pari a circa 1,5 miliardi (+15% su base annuale) al netto di “un costo del rischio previsto nell’intervallo 50-55 bps (quindi senza nessun peggioramento del costo del rischio industriale rispetto ai trimestri precedenti)”.

“I ricavi della divisione Insurance-PI beneficeranno di un contributo di circa 150 milioni dalla partecipazione in AG (vs. contributo medio di 100 milioni nei 3 trimestri precedenti) grazie all’utile non ricorrente relativo ad una cessione immobiliare”, aggiungono da Equita.

Nel business Consumer Banking, gli analisti si attendono “un livello di erogato su livelli sostenuti (nostra stima 1,75 milioni da 2 miliardi del terzo trimestre) nonostante l’approccio cauto alla nuova produzione e l’attività di repricing, mentre nel WM una solida provvista con un aumento dei depositi grazie alle campagne promozionali lanciate nei mesi scorsi da CheBanca!”.

I dati attesi

In particolare, per il trimestre da Equita Sim si attendono ricavi a 842 milioni, con un incremento del 20% anno su anno e dell’11% su base trimestrale, con un utile netto da interessi (NII) a 469 milioni, cresciuto del 26% su base annuale e del 3% rispetto al trimestre precedente.

Il profitto operativo (452 milioni) è visto in crescita del 29% annualmente e del 9% trimestralmente e l’utile netto dovrebbe arrivare a 240 milioni (+25% YoY /+2% QoQ).In termini di capitale, da Equita si attendono “un CET1 in leggero miglioramento su base annuale (+20bps) al 15,6%”.

Con il titolo a 9 volte il P/E 2023, dalla sim confermano la raccomandazione ‘buy’ sul titolo Mediobanca, con target price di 14,3 euro rispetto agli 11,155 euro di questa mattina (+0,20%).

Verso il rinnovo del cda

Mentre scoppia il caso Generali, la stampa riporta alcune ipotesi sul rinnovo del consiglio di amministrazione di Mediobanca previsto per ottobre.

Una prima ipotesi diffusa dai media riguarda la presentazione di una lista autonoma stilata da soci forti, come Delfin e Caltagirone (rispettivamente al 19,8% e 9,5% del capitale) che però avrebbe implicazioni importanti per quanto riguarda la holding Delfin che dovrebbe detenere importante capitale (holding bancaria).

Altra opzione comprende una sola lista, presentata dal board uscente, nella quale potrebbero essere inseriti alcuni membri legati a soci forti di Mediobanca, tra cui Vittorio Grilli, attualmente banker di JP Morgan e advisor della famiglia Del Vecchio.

Da WebSim Intermonte ritengono “improbabile” l’ipotesi di una seconda lista alternativa a quella del cda attuale, “così come improbabile l’uscita di Nagel che ha contribuito a far crescere Mediobanca remunerando sempre in modo adeguato gli azionisti che lo dovrebbero sostenere per un nuovo mandato”.

L’ipotesi più probabile secondo la sim sarebbe, invece, “la presentazione di una lista congiunta, nella quale inserire membri in rappresentanza dei soci Delfin e Caltagirone”.

In attesa di novità, da WebSim confermano il giudizio ‘neutrale’ sul titolo MDBI, con prezzo obiettivo di 10,50 euro.

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