Meno timori per il conflitto in Medio Oriente, Wall Street in verde

Meno timori per il conflitto in Medio Oriente, Wall Street in verde

La Borsa di New York dovrebbe aprire sopra la parità in questa prima seduta settimanale nonostante l’escalation del conflitto militare in Medio Oriente che ha coinvolto l’Iran.

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Wall Street oggi

Wall Street appare fiduciosa nonostante il conflitto in Medio Oriente si sia esteso in questi giorni anche all’Iran e l’andamento della Borsa di New York sembra presagire un’apertura sopra la parità.

I future sul Nasdaq guadagnano lo 0,70%, seguiti in scia dai contratti sull’S&P500 (+0,60%) e da quelli sul Dow Jones (+0,50%). I prezzi del petrolio ritracciano dopo il balzo dei giorni scorsi e oggi il Brent scende (-1%) a 73,30 dollari e il greggio WTI cala a 70,40 dollari al barile.

Il dollaro cede nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD sale a 1,1576, mentre rallenta l’oro (-0,50%), scambiato a 3.434 dollari (future) dopo il nuovo record toccato in queste ore a 3.473 dollari l’oncia. Positivo il Bitcoin (+1%), a 106.800 mila dollari.

Torna l’ottimismo

Il sentiment di Wall Street è migliorato grazie al crescente ottimismo derivato dalla previsione che il conflitto in Medio Oriente sembrerebbe non doversi allagare ad altri Paesi. Il Presidente Donald Trump ha affermato che ci sono “buone probabilità” di un accordo di pace tra Israele e Iran, ma che le ostilità potrebbero dover prima essere esaurite. "A volte devono combattere, ma vedremo cosa succederà", ha detto ai giornalisti.

Anche sul mercato petrolifero sta tornando una certa calma, scosso dai timori di un'interruzione dell'approvvigionamento energetico globale dopo che Teheran aveva lasciato intendere che potrebbe chiudere lo Stretto di Hormuz, un punto critico per circa un quinto del petrolio mondiale.

"La situazione in Medio Oriente è il tema principale del giorno. Il messaggio del mercato è che non è troppo spaventato, ma trasforma quella che sarebbe stata già una settimana impegnativa in una frenetica, e questo lascia molti investitori in disparte”, spiega Ben Laidler, responsabile della strategia azionaria di Bradesco BBI.

Il conflitto “non sta facendo tremare il mercato, ed è probabile che rimarrà così finché non si verificherà una grave escalation", prevede Enguerrand Artaz, gestore di fondi presso La Financière de l'Echiquier, secondo il quale "i mercati stanno cavalcando un forte slancio. L'umore generale è ancora molto favorevole all'acquisto durante il ribasso".

"Il mercato prevede attualmente un conflitto limitato, sebbene vi siano poche indicazioni che le ostilità si concludano rapidamente", sottolinea Jochen Stanzl, analista capo di mercato di CMC Markets, che aggiunge. "si prevede che i combattimenti continueranno senza sosta questa settimana, seppur su scala limitata".

Verso la Fed

La recente impennata dei prezzi dell’energia potrebbe spingere la Federal Reserve a non dare troppi indizi sulle sue future scelte di politica monetarie quando mercoledì si concluderà la sua riunione sui tagli dei tassi di interesse.

I mercati continuano a scommettere su due allentamenti monetari entro dicembre, con una prima mossa a settembre considerata la più probabile. "La chiave sta nella flessibilità che la Fed ritiene di avere. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi di non aver ancora visto un impatto inflazionistico sui dazi", sottolinea Laidler.

I movimenti del mercato monetario mostrano che i trader prezzano un taglio dei tassi di circa 48 punti base entro la fine del 2025, con una probabilità del 55% di un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre, secondo lo strumento Fedwatch di Cme Group. Nella consueta conferenza stampa post decisione, il Presidente della Fed, Jerome Powell, “probabilmente sottolineerà la crescente incertezza quando i politici si incontreranno questa settimana sui tassi di interesse”, secondo Mohit Kumar, capo stratega europeo di Jefferies International.

"Probabilmente il messaggio sarà che non c'è fretta di tagliare i tassi, ma la Fed sarà pronta a rispondere se le condizioni economiche lo richiederanno", conclude Kumar.

Notizie societarie e pre market USA

Eli Lilly (+0,60%): offrirà le versioni maggior dosaggio del suo popolare farmaco per la perdita di peso, Zepbound, sul suo sito web LillyDirect, con spedizioni a partire dall'inizio di agosto.

US Steel (+5%): il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha approvato l’offerta di Nippon Steel di 14,9 miliardi di dollari.

T1 Energy (+25%): Yates Construction è stata selezionata per i servizi di pre-costruzione e la preparazione del sito per il suo impianto di celle solari da 850 milioni di dollari, G2_Austin 5 Giga Watt (GW).

KalVista Pharmaceuticals (-7%): la FDA estende la revisione del suo farmaco sperimentale, il sebetralstat, citando il pesante carico di lavoro e le risorse limitate.

EchoStar (+49%): il suo Presidente Charlie Ergen è stato esortato da Trump a trovare un accordo con il Presidente della Commissione Federale per le Comunicazioni Brendan Carr sul destino delle licenze per lo spettro wireless dell'azienda, secondo quanto riportato da Bloomberg News.

Sarepta Therapeutics (-28%): ha reso noto il secondo decesso nel suo trattamento per la terapia genica per una rara forma di distrofia muscolare.

Raccomandazioni analisti

Apple

UBS: neutral sul titolo e prezzo obiettivo confermato a 210 dollari.

Meta

Oppenheimer: buy e target price alzato da 665 a 775 dollari.

Nike

UBS: neutral e prezzo obiettivo sempre a 56 dollari.

FedEx

Goldman Sachs: buy e target price ridotto da 290 a 314 dollari.

Advance Micro Devices (AMD)

Piper Sandler: buy e prezzo obiettivo incrementato da 125 a 140 dollari.

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