Mercato del lavoro ancora forte negli USA

Wall Street dovrebbe aprire in positivo nonostante i dati macro di oggi che hanno confermato la resistenza dell’economia USA, mentre sull’azionario l’attenzione resta sui risultati di Apple e sul settore bancario.
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Wall Street in verde
Wall Street sembra dirigersi verso un’apertura positiva quando manca meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, tra risultati incoraggianti di Apple e un recupero del settore bancario.
I future sul Nasdaq e sullo S&P500 guadagnano lo 0,40%, seguiti dai contratti sul Dow Jones, in crescita di circa mezzo punto percentuale.
In crescita i rendimenti dei Treasury USA, del 2,80% per i biennali (al 3,8332%) e dell’1,80% per il decennale (al 3,999%), mentre il dollaro cede lo 0,30% nei confronti dell’euro.
Dati macro
Oggi erano attesi i dati sul lavoro per il mese di aprile e i numeri diffusi oggi dal Dipartimento USA del lavoro hanno mostrato ancora una resistenza per l’economia statunitense, togliendo nuova linfa alle speranze di un vicino allentamento delle politiche restrittive da parte della Federal Reserve.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4%, risultando così inferiore sia al dato precedente (3,5%) che alle aspettative (3,5%).
Migliore delle previsioni anche il numero delle buste paga non agricole (ADP) del settore privato nel mese scorso, arrivate a 230 mila, mentre le attese erano di 160 mila e il dato precedente si era fermato a 123 mila a marzo.
A lasciar presagire nuove difficoltà nella lotta all’inflazione sono i livelli dei salari indicati oggi, aumentato dello 0,5% quando le attese e la crescita precedente erano dello 0,3%.
Ottimismo Apple
Il sentiment azionario era positivo questa mattina grazie anche ai risultati di Apple, caratterizzati da utili e ricavi oltre le attese, anche se la notizia più interessante era quello del piano di buyback di titoli propri da 90 miliardi di dollari.
“Meglio del previsto”, sintetizzava il Ceo Tim Cook, anche se il fatturato risulta in calo del -3% rispetto all’anno scorso, a 94,8 miliardi, mentre i profitti sono diminuiti del -3% a 24,16 miliardi. Gli analisti si aspettavano di peggio: 93,3 miliardi e 22 miliardi.
“Grazie ai buoni risultati di Apple e Microsoft e al calo dei rendimenti, le grandi aziende tecnologiche rimangono un rifugio per gli investitori azionari, il che spiega certamente perché l'S&P 500 è stato relativamente resistente alle turbolenze bancarie”, sottolinea Ipek Ozkardeskaya, analista senior di Swissquote Bank, anche se “il rischio resta quello di un mutare dei venti per le big tech che potrebbe portare ad un rapido crollo dei guadagni dello S&P 500”.
Bancari rifiatano
A proposito di banche, oggi cerca il recupero (+20% nel premarket) PacWest Bancorp, dopo il tonfo di ieri, guidando anche il rimbalzo dei titoli bancari regionali statunitensi dopo una settimana di pesanti perdite.
Si distinguono, infatti, Western Alliance Bancorp e First Horizon, salite rispettivamente del 15% e del 7%.
Mentre alcuni investitori, tra cui il miliardario specializzato in hedge fund, Bill Ackman, hanno messo in guardia sul fatto che potrebbero esserci altre sofferenze in arrivo, altri hanno sottolineato che il crollo è stato eccessivo. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che la risoluzione della First Republic, dopo il sequestro da parte delle autorità di regolamentazione, è stato un “passo importante verso il superamento delle turbolenze bancarie”.
“La tensione tra lo scarso sentimento del mercato e la forte liquidità delle banche regionali è difficile da conciliare, poiché gli investitori hanno una visione draconiana del capitale e dei modelli operativi delle banche”, sottolineava Herman Chan, analista di Bloomberg Intelligence.
Secondo una ricerca di S3 Partners, le operazioni azionarie che puntano contro gli istituti di credito regionali hanno fruttato finora circa 7 miliardi di dollari in profitti cartacei.
“Sebbene sia difficile vedere un catalizzatore che faccia cambiare idea alle banche regionali in questo momento, si tratta di uno short molto popolare e molto affollato che potrebbe essere destinato a ridursi con il tempo”, ha dichiarato Chris Murphy, co-responsabile della strategia sui derivati di Susquehanna International Group.
Notizie societarie e pre-market USA
Apple (+2%): fatturato del secondo trimestre in calo del 2,5% a 94,84 miliardi di dollari, battendo le attese degli analisti che prevedevano un calo del 4,4% a 93 miliardi di dollari (dati di Refinitiv).
Tesla (+1%): ha consegnato 75.842 veicoli elettrici (EV) prodotti in Cina ad aprile, con un calo del 14,7% rispetto a marzo, ma nettamente di più rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Warner Bros Discovery (-5%): perdita netta di 1,07 miliardi di dollari nel trimestre rispetto a un utile netto di 456 milioni di dollari dell'anno precedente.
Coinbase Global (+9%): perdita nel trimestre di 34 centesimi per azione contro le stime degli analisti di una perdita di 1,35 dollari (dati Refinitiv IBES).
Lyft (-16%): prevede un fatturato tra 1 e 1,02 miliardi di dollari nel secondo trimestre, al di sotto delle stime degli analisti di 1,08 miliardi di dollari (dati di Refinitiv).
Raccomandazioni analisti
Apple
Credit Suisse: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 188 dollari.
Jefferies: ‘buy’ e target price ancora a 195 dollari.
Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 200 USD a 209 dollari.
JP Morgan: ‘buy’ e target price non si muove dai a 190 dollari.
Cognizant
UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto da 68 USD a 62 dollari.
JPMorgan Chase: ‘neutral’ e target price alzato da 19 USD a 20 dollari.
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