Meta e Microsoft stracciano le attese, record in arrivo a Wall Street

31/07/2025 06:45
Meta e Microsoft stracciano le attese, record in arrivo a Wall Street

I due titoli dei colossi del tech, hanno segnato rialzi superiori al 10% nell’after hour.

Per quanto riguarda Microsoft, la divisione di cloud computing Azure ha chiuso il trimestre con un fatturato in crescita del 39%.

Meta: le entrate sono salite del 22% su base annua a 47,5 miliardi di dollari. L'utile netto e' arrivato a 18,337 miliardi di dollari (+36%). Le metriche sono meglio delle aspettative degli analisti.

Il board della Federal Reserve non ha ceduto alle pressioni della Casa Bianca e ha lasciato invariati i tassi di riferimento al 4,25%-4,50%. E’ la quinta riunione consecutiva del Federal Open Market Committee che si chiude con una conferma del costo del denaro.

L’oro si è mosso parecchio nelle ultime ore, ieri in ribasso dell’1,5% e stamattina in rialzo dello 0,5%. Petrolio sempre più su, con il Brent a 73 dollari il barile.

Iveco e Leonardo hanno siglato un accordo per l'acquisizione da parte del gruppo aerospaziale della divisione difesa della controllata di Exor. L'enterprise value dell'operazione è di 1,7 miliardi di euro e il closing è atteso nel primo trimestre 2026, dice una nota. I proventi della cessione saranno distribuiti agli azionisti Iveco sotto forma di dividendo straordinario.

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Le trimestrali di due nomi di spicco del tech uscite ieri sera, per Wall Street valgono di più degli ultimi annunci di Trump sui dazi e delle decisioni di politica monetarie annunciate nelle ultime ore dalla Federal Reserve, dalla Banca del Canada e dalla Banca del Giappone. Il future del Nasdaq guadagna oltre l’1%.

MICROSOFT

Grazie alla forte domanda da parte delle aziende di strumenti di intelligenza artificiale, la divisione di cloud computing Azure ha stracciato le attese: il fatturato è salito del 39% anno su anno. I ricavi totali di gruppo sono invece aumentati del 18%, raggiungendo i 76,4 miliardi di dollari nel periodo aprile-giugno. Gli analisti si aspettavano in media 73 miliardi di dollari circa. Le Big Tech sono sotto pressione per ottenere rendimenti più elevati dalle centinaia di miliardi di dollari investiti nell'intelligenza artificiale: gli analisti stimano che quest'anno saranno spesi oltre 330 miliardi di dollari, in gran parte per i data center. Le azioni Microsoft hanno guadagnato oltre il 21% nel 2025, grazie all'ottimismo che la domanda di Azure, cruciale per l'esecuzione di carichi di lavoro di intelligenza artificiale, in particolare la tecnologia di OpenAI, rimarrà forte. I dati di ieri sera mostrano che i ritorni stanno arrivando e il titolo è arrivato a gudagnare il 10% circa.

META PLATFORMS

Le entrate sono salite del 22% su base annua a 47,5 miliardi di dollari. L'utile netto e' arrivato a 18,337 miliardi di dollari (+36%). Le metriche sono meglio delle aspettative degli analisti. "Abbiamo avuto un trimestre forte", ha dichiarato Zuckerberg, fondatore e Ceo di Meta, "sono entusiasta di costruire una super intelligenza personale per tutti nel mondo". Anche le previsioni per il terzo trimestre sono andate oltre le attese. "Ci aspettiamo che i ricavi totali siano compresi tra 47,5 e 50,5 miliardi di dollari”.

Meta ha speso 17 miliardi di dollari in investimenti di capitale nel trimestre passato per nuovi data center di intelligenza artificiale, al fine di promuovere ulteriormente la sua spinta verso la “superintelligenza”, una macchina in grado di svolgere qualsiasi lavoro intellettuale almeno altrettanto bene quanto il miglior essere umano. Zuckerberg ritiene che il futuro di Meta dipenda dal successo di questo sforzo.

FEDERAL RESERVE

Il board della Federal Reserve non ha ceduto alle pressioni della Casa Bianca e ha lasciato invariati i tassi di riferimento al 4,25%-4,50%. E’ la quinta riunione consecutiva del Federal Open Market Committee che si chiude con una conferma del costo del denaro.

Due governatori del Federal Open Market Committee (Fomc) della Federal Reserve hanno votato contro la decisione. Christopher Waller e Michelle Bowman erano a favore di un taglio del costo del denaro di un quarto di punto. Si tratta del primo episodio dal 1993 in cui due governatori votano contro la decisione del comitato. Il Fomc include 7 governatori e 12 presidenti delle reserve bank regionali.

Per la riunione di settembre sui tassi di interesse, "non è stata presa alcuna decisione", ha detto il presidente della Fed Jerome Powell nella conferenza stampa. Il numero uno della Fed ha spiegato che l'attuale "politica monetaria moderatamente restrittiva appare appropriata" ed "è in linea con i rischi di inflazione".

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo. Future del Dax di Francoforte +0,2%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha guadagnato l’1%, oltrepassando così di nuovo, i massimi dal 2008.

EUROPA – USA: LA PARTITA DEI DAZI NON E’ FINITA

A tre giorni dal patto di Turnberry tra Donald Trump e Ursula von der Leyen la vicenda non è chiusa. Il testo congiunto che formalizzerà l'accordo, atteso per il primo agosto, ancora non c'è. Parallelamente la Commissione europea si avvia a sospendere il listone da 93 miliardi di controtariffe non 'sine die', come inizialmente in diversi avevano ipotizzato, ma per 6 mesi. Il dato non è marginale: la Commissione continua a non fidarsi ciecamente del suo interlocutore americano. L'ultimo aspetto riguarda il fronte europeo. Il patto scozzese non smette di seminare dubbi e irritazione. E a parlare, questa volta, è stato il presidente francese Emmanuel Macron. "Non è finita qui", è stato il suo avvertimento. A Palazzo Berlaymont i tecnici stanno lavorando ai punti che, tra la scheda informativa europea, e quella americana, hanno delle chiare divergenze. Sui farmaci, ad esempio, fonti vicine al dossier raccontano che "non si sa" come andrà a finire. O meglio, si sa che il tetto massimo sarà il 15% e che ci saranno delle eccezioni ma non è chiaro se la percentuale scatterà dal primo agosto - come ha lasciato intendere Washington - o più in là, come sostenuto dalla Commissione. Sulla digital tax si rischia un vero e proprio scontro.

MATERIE PRIME

L’oro si è mosso parecchio nelle ultime ore, ieri in ribasso dell’1,5% e stamattina in rialzo dello 0,5%. Petrolio sempre più su, con il Brent a 73 dollari il barile. Donald Trump ha firmato un provvedimento che impone dazi del 50% su alcune importazioni di rame, citando motivi di sicurezza nazionale. Lo rende noto la Casa Bianca. Il proclama impone dazi del 50% sui prodotti semilavorati in rame e sui prodotti derivati ad alta intensità di rame a partire dal primo agosto. Previste anche misure a sostegno dell'industria nazionale del rame, tra cui l'obbligo che il 25% dei rottami di alta qualità prodotti negli Stati Uniti venga venduto anche all'interno del Paese.

ASIA

Sale la borsa di Tokyo, indice Nikkei +0,7%. Nikkei in apprezzamento su dollaro, all’opposto del movimento di ieri, dopo la conferma dei tassi da parte della banca centrale del Giappone: il board ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione. In calo le borse di Shanghai e Shenzhen, di circa l’1%. L’indice Kospi di Seul perde lo 0,7%. Trump ha detto che gli Stati Uniti si sono accordati con la Corea del Sud per imporre dazi del 15% sulle merci in arrivo dal paese asiatico, all’opposto, i dazi sono zero. In calo dello 0,5% l’indice BSE Sensex di Mumbai. Nel caso dell’india, i dazi di cui ha parlato ieri Trump su Truth, sono del 25%. Il governo indiano ha detto di aver preso nota e di voler difendere l’agricoltura e l’industria indiana.

TITOLI

Iveco e Leonardo hanno siglato un accordo per l'acquisizione da parte del gruppo aerospaziale della divisione difesa della controllata di Exor. L'enterprise value dell'operazione è di 1,7 miliardi di euro e il closing è atteso nel primo trimestre 2026, dice una nota. I proventi della cessione saranno distribuiti agli azionisti Iveco sotto forma di dividendo straordinario. Iveco ha inoltre raggiunto un accordo con Tata Motors in base al quale il gruppo indiano lancerà un'offerta volontaria sul 100% della società a un prezzo per azione pari a 14,1 euro per una valutazione della società senza business difesa di 3,8 miliardi.

Leonardo, infine, ha registrato un aumento degli ordini, ricavi e Ebit nel primo semestre 2025 e ha rivisto al rialzo le previsioni per l'anno in corso.

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