Mps ancora in calo: MEF pronto a vendere l’8% già a ottobre?

Indiscrezioni di stampa rivelano l’intenzione dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni parte del capitale detenuto dal MEF nella banca senese, con tempi molto stretti, ma resterebbe l’obiettivo successivo di trovare anche un compratore per l’intera quota detenuta dal Tesoro.

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Mps ancora in rosso

Nuovo tonfo di Banca Monte dei Paschi di Siena a Piazza Affari, con il futuro dell’istituto ancora al centro dell’attenzione del mercato.

Le azioni BMPS arrivano a cedere oltre il 3% in apertura di seduta dopo il -4,30% di ieri, scendendo ad un minimo di 2,45 euro, livello che avevano abbandonato ai primi di luglio.

Resta positivo il bilancio del 2023 della banca in attività più antica del mondo, con una crescita del 20% rispetto ai livelli di inizio gennaio (2,05 euro).

MEF pronto alla vendita

Le speculazioni arrivano dopo le indiscrezioni odierne pubblicate da Il Messaggero, secondo le quali il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) potrebbe cedere una quota dell’8% del capitale di Mps, riducendo così il suo attuale 64,23% registrato il 6 marzo 2023.

La vendita dovrebbe arrivare a brevissimo, entro la prima decade di ottobre e il MEF avrebbe già individuato Equita Sim come adviser per procedere alla vendita.

L’articolo racconta che il Tesoro starebbe “completando l’esame delle proiezioni di andamento del titolo, in modo da avere un quadro complessivo su come muoversi”.

I tecnici del Tesoro sarebbero già al lavoro su un dossier che avrebbe la priorità una volta approvata la Nadef, ovvero la Nota di aggiornamento del Documento di economia e di finanza (Def), base della legge di bilancio a cui il governo Meloni sta lavorando.

La vendita rappresenterebbe “solo una prima tranche, minima, primo passo di successivi passaggi da realizzare senza fretta”, che però non esclude futuri ‘matrimoni’ con altre banche, progetto mai abbandonato, al contrario della fretta di chiudere il dossier che sembrava caratterizzare le scelte del Governo Meloni in passato.

La posizione di Equita Sim

Già ieri gli analisti di Equita Sim sottolineavano le indiscrezioni riportate da MF secondo le quali il MEF sarebbe “intenzionato a nominare a breve gli advisor per il processo di dismissione della quota”, indicando però la scadenza di giugno 2024.

Secondo gli esperti, con questa mossa il Tesoro darebbe “un messaggio segnaletico a BCE sulla volontà di uscire (magari progressivamente) dal capitale della banca”.

Successivamente, l’obiettivo sarebbe quello di “trovare un partner per un’aggregazione, sebbene ad oggi i possibili candidati si siano mostrati piuttosto freddi”.

“Rimane da valutare se una riduzione della quota possa permettere al Governo di negoziare tempistiche più lunghe con la BCE per la completa exit dello Stato, andando quindi oltre il termine ufficioso del 2024”, concludono da Equita, confermando la raccomandazione ‘hold’ sul titolo BMPS, target price di 3,3 euro.

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Codice: BMPS
Isin: IT0005218752
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