Mps, Barclay azzera la sua quota. Si avvicina la trimestrale
L’istituto inglese ha venduto ad ottobre tutta la sua quota detenuta nella banca senese mentre a novembre verranno diffusi i risultati del terzo trimestre e alcuni analisti si attendono un insieme di risultati solidi.
Performance positiva per Mps
Focus su Banca Monte dei Paschi di Siena in vista dei conti del terzo trimestre 2024 in programma per il prossimo 8 novembre. Il titolo della banca si avvicina all’appuntamento in gran forma, visto il +63% ottenuto nel corso di quest’anno, passando dai 3,23 euro di inizio gennaio ai 27 euro di questa mattina (+0,10%). Ancora maggiore la crescita degli ultimi 12 mesi, arrivata al +119%.
Tra le notizie di queste ore, l'ultimo bollettino Consob relativo alle partecipazioni rilevanti, ha mostrato che lo scorso 14 ottobre Barclays ha ceduto l'intera quota precedentemente detenuta nella banca senese. Al 7 ottobre, l'istituto inglese possedeva il 5,127% come partecipazione aggregata e il 4,246% in strumenti finanziari.
Le previsioni sulla trimestrale
Con la scorsa trimestrale, Mps aveva aumentato il payout e nel nuovo piano aumentava le sue previsioni di un utile pre-tax 2026 migliore di quanto previsto in precedenza. Per la nuova trimestrale, “ci aspettiamo un insieme di risultati solidi, con tendenze complessivamente coerenti con quanto osservato nei trimestri precedenti, al netto della consueta stagionalità trimestrale”, prevedono gli analisti di Equita Sim che sul titolo Mps confermano il rating ‘hold’ con un target price di 6 euro.
In particolare, dalla sim prevedono un margine di interesse netto (NII) “resiliente, con un lieve calo del 2% trimestre su trimestre (QoQ) a causa dell’effetto dei tassi e di un contesto di nuove erogazioni che ci aspettiamo ancora stagnante”. Inoltre, stimano “un incremento delle commissioni del 9% anno su anno (YoY), sostenuto da un mercato ancora favorevole e dalla spinta commerciale, mentre il calo del trimestre rispetto a quello precedente è in gran parte attribuibile alla stagionalità estiva (e a minori commissioni upfront)”.
I costi operativi sono attesi da Equita “in aumento del 2% trimestre su trimestre, principalmente a causa di maggiori spese per il personale legate all'implementazione del nuovo contratto bancario. Complessivamente, prevediamo un rapporto costi/ricavi (C/I) stabile”.
Per quanto riguarda l’utile pre-tasse, gli analisti si attendono circa 354 milioni nel trimestre, portando il totale dei nove mesi a 1.060 milioni: “riteniamo che la nostra stima per l'intero anno 2024, pari a circa 1.380 milioni, sia raggiungibile, anche considerando il maggiore impatto della riduzione dei tassi sull'NII e un più alto CoR nel quarto trimestre”.
“Ricordiamo che le nostre stime sono superiori del 6% rispetto al target della società, fissato a circa 1,3 miliardi, che ci appare conservativo”, concludono da Equita, preferendo “altri titoli per i quali riteniamo ci sia maggiore visibilità sia sugli utili sia sulla distribuzione, anche in scenari di mercato meno favorevoli rispetto a quelli attuali”.
Sinteticamente, per il trimestre Equita Sim stima:
- NII: 574 milioni (-2% QoQ; -5% YoY);
- ricavi totali: 956 milioni (-6% QoQ, invariati YoY);
- utile operativo: 486 milioni (-13% QoQ, -5% YoY);
- accantonamenti su crediti (LLPs): 105 milioni (54bps);
- utile pre-tasse: 354 milioni.
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