Munich Re, dopo gli ottimi risultati la guidance 2023 appare molto conservativa

Munich Re ha archiviato il primo trimestre dell’anno con risultati ben sopra le attese. La società rimane estremamente capitalizzata e con uno stato patrimoniale molto solido.

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Munich Re ha riportato il 17 maggio i risultati del primo trimestre dell’anno, dove ha registrato un profitto netto di Eur 1,3 miliardi, circa 30% sopra il consensus fermo intorno a Eur 1 miliardo. Il confronto con il primo trimestre 2022 non sarebbe veritiero, perché vi sono stati cambiamenti dei principi di contabilità internazionale (IFRS) entrati in vigore in questo trimestre. In generale la contabilità per le società di riassicurazioni è molto complessa.

I ricavi sono cresciuti dell'8% su base annua a Eur 14,3 miliardi.

È molto importante che in occasione dei rinnovi di inizio aprile la società ha aumentato i volumi dei premi dell'11% a Eur 2,9 miliardi con prezzi (rates) aggiustati per il rischio in rialzo del 4,7%.

Munich Re rimane estremamente capitalizzata e con uno stato patrimoniale molto solido: il cosiddetto "solvency ratio" (coefficiente di solvibilità) era pari al 254% a fine marzo, ben al di sopra dell’obiettivo compreso tra 175 e 220%. Il coefficiente di solvibilità è il rapporto fra i fondi propri e il requisito di capitale di solvibilità stabilito dagli organi regolamentari del settore e costituisce il principale indicatore del livello di patrimonializzazione di una compagnia assicurativa.

Il settore delle riassicurazioni è un mercato di fatto "oligopolistico" dominato da Munich Re, Berkshire Hathaway di Warren Buffett e la svizzera Swiss Re, oltre ad altre società minori.

Guidance 2023 potrebbe essere superata

Munich Re ha confermato la guidance dell'anno con profitti netti attesi a Eur 4 miliardi. Secondo il management la guidance potrebbe essere superata e anche noi riteniamo sia altamente probabile. Ci aspettiamo ammontare molto significativo per le seguenti ragioni:

  1. Munich Re ha realizzato il 33% del target annuale in un trimestre
  2. Il rialzo dei tassi di interesse non è finito e data la struttura del bilancio Munich Re è una delle compagnie assicurative che più beneficia dei tassi più alti
  3. I prezzi (rates) dei rinnovi a +4,7% sono molto buoni e costituiscono un fattore determinante della crescita futura dei profitti, posto che il calcolo dell'aggiustamento per il rischio sia stato fatto in modo "corretto". Munich ha un eccellente track record.
  4. La società può ora avvalersi di tutto ciò che rientra nella cosiddetta InsurTech 2.0 su cui ha investito molto e detiene un vantaggio considerevole rispetto a molte altre compagnie assicurative. Questi investimenti si focalizzano sulla tecnologia per le ben note applicazioni di Intelligenza Artificiale, le quali, oltre a aiutare una migliore valutazione di rischi e premi, consentono di essere innovativi in settori emergenti come cyber risks, digital Trust, carbon credits. La società è quindi già ottimamente posizionata per la futura evoluzione del settore.

Valutazione e prezzo obiettivo

A questi livelli il titolo tratta a 11,3 volte gli utili previsti per il 2023, 10 volte sul 2024, 3,5% dividend yield.

Il rapporto prezzo/valore contabile tangibile per azione è intorno alle 2 volte (1,6 volte prezzo/valore contabile).

Anche su questa metrica l'azione è comunque sottovalutata considerando la differenza significativa tra Roe e costo del capitale e la crescita molto visibile degli utili.

Il Roe di questo trimestre è stato del 17,3%. Ricordiamo che il piano industriale 2020/2025 mira a raggiungere un Roe compreso tra 14 e 16%, obiettivo alzato lo scorso dicembre quando era tra 12 e 14%.

Munich Re ha iniziato a maggio un piano di riacquisto di azioni proprie pari a Eur 1 miliardo (2,2% della capitalizzazione di mercato) che si concluderà ad aprile 2024.

Reiteriamo con una convinzione ancora maggiore il nostro prezzo obiettivo di Eur 390, alzato il 22 febbraio da Eur 330 a cui l'azione era arrivata (era stato fissato a settembre 2022 quando l'azione quotava intorno a Eur 240).

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