Munich Re, la solidità tedesca nel settore riassicurazioni

Munich Re, la solidità tedesca nel settore riassicurazioni

Con i grandi investimenti in tecnologia, il management del gruppo bavarese Munich Re si è dimostrato all'altezza della grande stima che gode fra gli investitori.

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Il settore delle riassicurazioni è un oligopolio di fatto dominato da tre attori: Munich Re, Berkshire Hathaway di Warren Buffet e Swiss Re. Vi è poi spazio anche per player minori.

Il gigante delle riassicurazioni Munich Re gode di un'eccellente solidità patrimoniale e di una buona diversificazione geografica a livello di premi lordi:

  • Germania 25%
  • Europa 28%
  • Nord America 28%
  • Asia e Australia 12%
  • Africa e Medio oriente 4%
  • America Latina 3%

La società può vantare uno dei management più stimati a livello globale nel settore finanziario. Una stima meritata e che si è estesa negli ultimi anni anche al percorso di innovazione intrapreso dal gruppo bavarese.

Munich Re ha investito molto in tecnologia sviluppando la cosiddetta “Insur Tech 2.0.”, ma anche applicazioni di Intelligenza Artificiale per valutare nel migliore dei modi rischi e premi, ha sviluppato un business per cyber risks, per digital Trust, per i carbon credits. In altre parole, la società tedesca ha tutte le carte in regola per affrontare la futura evoluzione del settore.

I risultati del 2021

Nel 2021, nonostante alcuni grossi rimborsi dovuti a catastrofi naturali, i profitti netti della società hanno raggiunto quota 2,9 miliardi di euro, un'ottima ripresa post pandemia rispetto agli 1,2 miliardi del 2020.

Buona anche la guidance per l’anno in corso, con utile netto atteso in crescita del 14%.

Riteniamo che la società sia sottovalutata sui fondamentali in un'ottica di medio termine alla seguente attuale valutazione:

  • 10,2 volte gli utili attesi sul 2022, con dividend yield del 4,5%. Il dividendo ha ampi spazi di aumento essendo il payout solo intorno al 50%. Data l’estrema solidità dello stato patrimoniale, è stato annunciato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie da 1 miliardi di euro (pari al 3% dell'attuale capitalizzazione).
  • 1,25 volte il rapporto price/book con Roe (Return On Equity) medio negli ultimi 5 anni intorno al 6/7%, comunque ben superiore al costo del capitale della società che è molto basso. Nell'ultimo anno il Roe ha raggiunto quasi il 10%. L’ambizioso obiettivo del management è arrivare a un Roe tra il 12 e il 14% per il 2025.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: MUV2.XETRA
Isin: DE0008430026
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