Nasdaq di slancio dopo gli utili di TSMC. Tassi fermi per la BCE

La società di Taiwan ha aumentato le sue previsioni di crescita per l’intero anno sostenendo così il settore dei chip e il comparto tecnologico, mentre la Banca centrale europea ha lasciato invariata la sua politica monetaria segnalando il permanere delle pressioni inflazionistiche.

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Tecnologici alla riscossa

Future sul Nasdaq in cerca di riscatto dopo i cali di ieri, sostenuto dal rialzo delle previsioni fatto da TSMC, mentre la Banca centrale europea si prende altro tempo per un secondo taglio dei tassi.

I contratti sui tecnologici guadagnano circa mezzo punto percentuale quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali, mentre faticano a seguirne la scia quelli sul Dow Jones (-0,20%) e quelli sullo S&P500 (+0,15%).

Il dollaro resta poco mosso nei confronti dell’euro anche dopo la decisione della BCE sui tassi e il cross EUR/USD scambia a 1,0934.

L’oro resta vicino ai suoi record storici, scambiato a 2.468 dollari l’oncia, mentre il Bitcoin resta intorno a 64.700 dollari.

Sguardo al calendario economico

Oggi erano attesi i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata al 13 luglio, risultate 243 mila, superiori alle 229 mila attese e alle precedenti 222 mila. L’altro dato macro atteso per oggi, l'indice della Fed di Philadelphia monitora l'andamento del settore manifatturiero di Pennsylvania, New Jersey e Delaware, è balzato a 13,9 a luglio rispetto al 2,7 previsto e a 1,3 del dato precedente.

Tra gli altri eventi importanti previsti dal calendario economico, nella notte italiana sono previsti i discorsi della presidente della Fed di San Francisco, May Daly, e della componente del board della Fed, Michelle Bowman.

Salgono i chip

La spinta ai tecnologici arriva dall’ottimismo mostrato da Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. in fase di comunicazione dei risultati del secondo trimestre. La società ha aumentato le previsioni di crescita per l’intero anno, segnalando fiducia nelle prospettive della spesa globale per l’intelligenza artificiale, e le sue azioni crescevano di oltre l’1% nel pre market USA. Sulla scia i titoli di Apple (+0,50%) e Nvidia (+2%), entrambe clienti di TSMC, così come altri produttori di chip come Advanced Micro Devices (+1,40%), Intel (+1%) e Micron Technology (+0,50%).

A parte Intel, i titoli dei chip hanno perso più di 500 miliardi di dollari di valore di mercato nella seduta di ieri, a seguito dell'indiscrezione secondo cui gli Stati Uniti starebbero valutando restrizioni più severe sulle esportazioni di tecnologia avanzata per semiconduttori verso la Cina e sui commenti su Taiwan del candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump. Ieri l’indice NASDAQ 100 ha chiuso con un ribasso del -3%, la peggior seduta dal Novembre 2022.

“Non sono sorpreso che gli investitori stiano cercando di comprare dopo il calo. Il trend rialzista fondamentale rimane forte per le azioni: gli utili e la crescita economica sembrano resilienti e la Fed dovrebbe iniziare a tagliare i tassi a partire da settembre”, spiega Michael Brown, senior strategist di Pepperstone Group Ltd.

“Sebbene la forte performance da inizio anno del settore tecnologico crei il rischio di volatilità a breve termine, continuiamo a ritenere importante che gli investitori mantengano un'esposizione sufficiente a lungo termine al trend dell'intelligenza artificiale”, suggerisce Mark Haefele, capo degli investimenti di UBS Global Wealth Management.

Le decisioni della BCE

Come largamente atteso, oggi la Banca centrale europea ha lasciato invariata la sua politica monetaria, mantenendo dunque i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%.

Da Francoforte hanno riconosciuto che, “sebbene alcune misure dell’inflazione di fondo siano aumentate lievemente a maggio a causa di fattori una tantum, per la maggior parte sono rimaste stabili o sono diminuite leggermente a giugno”. In ogni modo, avvisa la BCE, “le pressioni interne sui prezzi restano alte, l’inflazione dei servizi è elevata ed è probabile che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo fino a gran parte del prossimo anno”.

Nella nota diffusa oggi l’istituto centrale ha inoltre ribadito l’approccio ai dati seguito dal Consiglio direttivo, in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione, valutando le prospettive di inflazione, i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi.

Parola a Lagarde

Alle ore 14:45 italiane è iniziata la consueta conferenza stampa della Presidente Christine Lagarde, che, nelle previsioni di Jan von Gerich, economista di Nordea, dovrebbe “lasciare aperte altre porte continuando a enfatizzare la natura dipendente dai dati della BCE, che rende prematuro dare segnali più decisi sulle future riunioni”.

Quali saranno le prossime mosse della BCE? “Secondo il nostro scenario principale, il prossimo taglio dei tassi della BCE avverrà a settembre e sarà seguito da una lunga e graduale sequenza di riduzioni dei tassi da 25 punti base per trimestre a dicembre, marzogiugno e così via, ovvero nei mesi in cui saranno presentate le nuove proiezioni macro”, prevede Reinhard Cluse, economista di UBS.

Notizie societarie e pre market USA

Nvidia (+2%): il settore dei chip guadagna dopo che Taiwan Semiconductor Manufacturing ha battuto le stime sugli utili del secondo trimestre.

Meta Platforms (+1%): starebbe valutando la possibilità di un investimento da 87 miliardi in EssilorLuxottica, secondo indiscrezioni pubblicate dal Financial Times.

Beyond Meat (-12%): si è impegnato con un gruppo di obbligazionisti per avviare discussioni su una ristrutturazione del bilancio, secondo quanto riportato ieri dal Wall Street Journal.

Leslie's (-23%): prevede una possibile perdita per l'esercizio 2024 dopo che le vendite del terzo trimestre fiscale di 570 milioni di dollari hanno mancato le stime di 615,5 milioni.

KeyCorp (-2%): prevede un calo del 7%-8% dei prestiti medi nel 2024, peggiore del calo del 5%-7% previsto in precedenza dopo che i tassi di interesse elevati hanno dissuaso i clienti dall'accendere prestiti in un momento in cui i costi di indebitamento sono ai massimi dalla crisi finanziaria globale.

Discover Financial Services (+3%): utile nel secondo trimestre pari a 1,53 miliardi di dollari, in crescita del 70% rispetto a un anno fa.

Abbott Laborator (+0,10%): alzate le previsioni di utile per l’intero anno a 4,61-4,71 dollari dalla precedente attesa di 4,55-4,70 dollari.

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