Verso la BCE: le previsioni degli analisti

Per la prossima riunione della BCE di giovedì non sono attese novità sui tassi di interesse e l’attenzione degli esperti si concentra più sulle future mosse, in particolare per le sue scelte nel corso del resto dell’anno.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Il contesto prima della BCE

Si avvicina il prossimo meeting della Banca centrale europea, in agenda per giovedì prossimo 18 luglio, dopo il primo taglio dei tassi deciso dall’istituto di Francoforte nella scorsa riunione di giugno, pari allo 0,25%. A seguito della prima sforbiciata in otto anni, i tassi attualmente sono al 4,25% (rifinanziamento principale), al 4,50% (operazioni di rifinanziamento marginale) e al 3,75% (sui depositi).

La riunione arriva dopo i dati sui prezzi al consumo nell’eurozona che hanno mostrato un aumento del 2,5% a giugno su base annua e, anche se in calo dal 2,6% precedente, il dato è risultato superiore rispetto alle attese e ancora oltre il target del 2% stabilito dalla BCE. L'inflazione di fondo, che esclude i costi dell'energia e dei generi alimentari, ha registrato un aumento del 2,9% rispetto a un anno prima, lo stesso livello di maggio, ma superiore al tasso del 2,7% registrato ad aprile.

Tassi fermi?

Le previsioni sono tutte per un mantenimento dell’attuale livello dei tassi e ne è convinto l’80% degli 85 economisti interpellati durante un sondaggio Reuters effettuato tra il 4 e l’11 luglio. Oltre a tassi fermi, i mercati si attendono anche che non ci sia la pubblicazione di nuove stime macroeconomiche da parte dello staff BCE. D’altronde numerosi membri del consiglio dell’istituto hanno già indicato di voler attendere la riunione di settembre prima di decidere su ulteriori tagli per valutare meglio i nuovi dati sull’inflazione.

Pochi spunti sono attesi anche dalla conferenza stampa della Presidente Christine Lagarde, prevista come sempre dopo la decisione sui tassi, anche se sarà importante conoscere l'analisi dell'attuale congiuntura alla luce dei dati che indicano una continua frenata dell'inflazione (ma maggiore vischiosità nel settore servizi) e al tempo stesso segnali di persistente debolezza dell'economia che a maggio ha registrato un calo dello 0,6% della produzione industriale.

Elemento interessante potrebbero essere le ‘dimensioni’ della decisione presa, ovvero quanti membri del consiglio si siano espressi a favore di interventi anche nella riunione di giovedì, nonostante venga considerata solo interlocutoria tra un taglio ed un altro.

Analisti concordi

Tra gli analisti, approccio cauto previsto da Michael Field, strategist di Morningstar. "L'ultima cosa che la BCE vorrebbe fare è quella di dover alzare i tassi se i numeri dell'inflazione del mese prossimo dovessero tornare a salire. Quindi la cura è quella di non prendere decisioni affrettate”, spiega l’esperto che aggiunge: “Dopo che l'istituto centrale ha abbassato i tassi proprio a giugno, un altro taglio dei tassi questa settimana sarebbe troppo presto”.

Anche Ulrike Kastens, economista di DWS per l'Europa, non si aspetta che la BCE annunci alcun taglio nel corso della prossima riunione e che non prevede alcun commento su potenziali mosse politiche a settembre. "Non essendoci nuove proiezioni su crescita e inflazione, non dovrebbero esserci cambiamenti nella comunicazione: la presidente, Christine Lagarde, sottolineerà ancora una volta che il Consiglio agirà in funzione dei dati e che le decisioni verranno prese di riunione in riunione".

Le previsioni degli analisti sul futuro

Lo stesso sondaggio Reuters mostra come l’80% di questi esperti si attenda due ulteriori tagli per quest’anno, a settembre e a dicembre, portandolo al 3,25%.

Secondo Konstantin Veit, executive vice president e gestore di Pimco, “la BCE preferisce prendere decisioni sui tassi di interesse in occasione delle riunioni di previsione, ossia a settembre e dicembre, piuttosto che a luglio, ottobre o gennaio". "L'inflazione non è ancora al livello desiderato dalla BCE, ma credo che la BCE ritenga che un tasso di deposito superiore al 3% sia chiaramente restrittivo", ha aggiunto Veit. Quindi, anche se la banca dovesse abbassare i tassi due volte quest'anno, li considererebbe ancora sufficientemente restrittivi nell'attuale contesto inflazionistico.

Anche Kastens prevede tagli di 0,25 punti percentuali ciascuno a settembre e dicembre: "I dati moderati sui salari nel secondo trimestre del 2024 dovrebbero consentire un ulteriore taglio dei tassi a settembre".

Attenzione, però, alle mosse decise dall’altra parte dell’Atlantico: “la BCE può tagliare i tassi indipendentemente dalla Fed, ma il punto è che l'inflazione è altamente correlata a livello globale: se si scopre che Powell non può tagliare perché l'inflazione si dimostra più vischiosa del previsto, è improbabile che la BCE non abbia problemi di inflazione”, avvisa Veit.

Livello finale dei tassi

Il consenso degli analisti si attendono che alla fine dell'anno i tassi di rifinanziamento e di deposito principali si attesteranno rispettivamente al 3,75% e al 3,25%, ma gli esperti non si aspettano che questa sia la fine del ciclo di riduzione dei tassi. Attualmente, il mercato prevede un tasso terminale sui depositi del 2,5%, il che implica che altri tre tagli di 0,25 punti percentuali potrebbero essere all'orizzonte nel 2025. Tuttavia, la BCE ha comunicato di vedere il tasso neutrale e terminale al 2%.

“Al momento il mercato sta valutando un tasso terminale del 2,5% e la domanda è se questo sia realistico o meno", spiega Veit. “Penso che il 2,5% sia ben al di sopra della maggior parte delle stime per il tasso neutrale, che la BCE vede intorno al 2%. Lo leggiamo come se il mercato si aspettasse che l'inflazione sia più persistente del previsto, prezzando quindi un tasso di interesse più alto”.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Seguici su Telegram

Bond a 5 anni in dollari

I primi due anni cedola fissa al 5,12% poi cedola variabile fino al 10%

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it