Nestlé, grazie al forte pricing power rialza ancora la guidance


Nell'ultimo trimestre Nestlé ha aumentato i prezzi del 9,5%: grazie al forte pricing power la società ha annunciato il terzo rialzo della guidance durante l’anno.


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Il gruppo svizzero Nestlé alza gli obiettivi di crescita organica dei ricavi per quest'anno, passando dall’8% all’8/8,5% con margini operativi del 17%. La società, a cui appartengono i marchi Nescafé, Nespresso e i più famosi marchi di cibi per animali, si aspetta di tornare ai livelli compresi tra 17,5% e 18,5% entro il 2025, dopo l'impatto sui margini derivante dall'inflazione sui costi nel 2021 e 2022.

Si tratta del terzo rialzo della guidance durante l’anno, grazie in particolare al suo "pricing power", ovvero la capacità di adeguare i prezzi alla crescente inflazione senza correre il rischio di perdere quote di mercato: nell'ultimo trimestre Nestlé ha aumentato i prezzi del 9,5%.

“La società guarda ora al 2025 con una forte fiducia, come si vede dagli ambiziosi obiettivi finanziari del piano industriale", ha commentato l'analista di Vontobel Jean-Philippe Bertschy. Il piano prevede un tasso di crescita annuo composto (Cagr) degli utili per azione a cambi costanti del 6/10% 2022/2025, flussi di cassa netti pari al 12% del fatturato, ritorno sul capitale investito del 15% entro il 2025.

Acquisizioni e investimenti

Nestlé parla di crescita organica, ovvero escludendo le acquisizioni - quasi sempre medio-piccole - che sono parte integrante della gestione della società. Il management ha sempre dimostrato di creare valore con queste operazioni raggiungendo gli obiettivi e le sinergie prefissate e mantenendo sempre una ferrea disciplina finanziaria sui prezzi pagati.

La società continua a guardare a possibili operazioni societarie, sottolineando che dal 2018 il tasso di ritorno netto sul capitale investito in acquisizioni è stato fra l'11% e 13%, con la maggioranza delle operazioni che hanno raggiunto risultati superiori a quelli del business plan.

Riguardo le metriche finanziarie, la società continuerà a creare valore con un modello che ha un appropriato mix di crescita degli utili per azione, una competitiva politica di remunerazione degli azionisti, flessibilità per crescita esterna, investimenti per sostenere il marchio, innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.

Il 24 novembre Nestlé ha annunciato un investimento da 1,8 miliardi di franchi in Arabia Saudita nel comparto dell'industria alimentare: l'intesa prevede la costruzione di uno stabilimento dotato delle più moderne tecnologie, di un centro di ricerca e sviluppo, nonché di un istituto di formazione.

JP Morgan e la view sul settore consumer staples europeo

JP Morgan ha pubblicato una nota il 31 ottobre dove analizza il settore consumer staples europeo (beni di consumo di prima necessità), concentrandosi sull'impatto dell'inflazione e sulla spesa dei consumatori, descritta da alcune società debole e in rallentamento nel mese di settembre. Gli analisti esprimono una netta preferenza per Nestlè rispetto a Unilever.

La forza di Nestlé

La storia di Nestlè degli ultimi 25 anni mostra una crescita costante che include un buon bilanciamento di aumento di volumi e incrementi di prezzi, oltre a tante piccole-medie acquisizioni di successo. L'impatto sui margini di questo periodo di molto elevata inflazione e strozzature sulla catena dei fornitori è stato infatti minimo. Il "pricing power" della società deriva dall'elevata qualità dei suoi prodotti e dalla forza del marchio, capace di costruire negli anni una vasta base di clienti affezionati disposti ad accettare aumenti di prezzi.

La società ha un'ottima diversificazione a livello di prodotti e a livello geografico con l'eccezione del mercato statunitense che conta per quasi il 30% dei ricavi. Quello statunitense è un ottimo mercato per Nestlè come dimostrato anche negli ultimi risultati: crescita organica del 11,2% arrivata tutta dall'aumento dei prezzi (+11,1%) ossia ulteriore conferma che la domanda degli americani è particolarmente inelastica.

Confermato il piano di riacquisto di azioni proprie di Chf 20 miliardi (6,5% della capitalizzazione di mercato) 2022/2024 di cui ha già eseguito quasi Chf 10 miliardi.

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