Netflix, utili in rialzo ma delude la guidance sul margine

La crescita del fatturato e dell’utile sono dovuti principalmente all'andamento dei tassi di cambio e gli investitori si attendevano una revisione al rialzo molto più decisa.
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Deludenti previsioni di Netflix
Utili e fatturato in rialzo nel secondo trimestre per effetto dei cambi, aumento della guidance 2025 ma le previsioni sul margine non convincono. Così, le azioni Netflix scendono dell’1,86% nelle contrattazioni afterhours di Wall Street, a 1.250 dollari, mostrando la delusione degli investitori che ieri avevano spinto il titolo a chiudere a +1,91% (1.274,17 dollari).
Il gigante dello streaming ha comunicato ieri a mercato chiuso una previsione di margine operativo per l’intero anno in corso pari al 30% nonostante un’attesa del 31,5% per il terzo trimestre, a causa del previsto aumento delle spese per i contenuti e per il marketing nella seconda metà dell’anno.
Questo “è dovuto principalmente alla tempistica”, spiega Spencer Neumann, CFO di Netflix, nel corso della call con gli analisti, specificando che “le spese per i contenuti aumenteranno nel terzo e quarto trimestre, con molti titoli importanti ed eventi dal vivo”.
Le sfide
Tra gli altri elementi negativi ci sono la crescita relativamente costante dell’engagement per nucleo familiare, mostrando così una difficoltà nell’aumentare il coinvolgimento nonostante una solida offerta di contenuti.
La società teme una stagnazione della quota di spettatori nazionali, con la sfida della concorrenza di altri servizi di streaming e piattaforme gratuite che potrebbero influire sulla sua capacità di aumentare la propria quota di tempo televisivo.
Netflix rimane cauta riguardo agli investimenti su larga scala nei diritti sportivi in diretta, concentrandosi invece su eventi di successo di proprietà, il che potrebbe limitare il suo vantaggio competitivo nel mercato dello streaming sportivo.
I risultati del trimestre
I numeri del trimestre, però, sembrano solidi: il colosso statunitense ha chiuso il secondo trimestre 2025 con una crescita del fatturato del 16% a 11,08 miliardi di dollari (superando gli 11,07 miliardi di dollari previsti dagli analisti, secondo dati LSEG), mentre il margine operativo del 34% è aumentato di sette punti rispetto all'anno precedente.
"Sia il fatturato che l'utile operativo sono stati leggermente superiori alle nostre previsioni, principalmente a causa dell'andamento dei tassi di cambio, al netto delle coperture, e della tempistica delle spese", si legge nella nota della società.
L'utile netto si è attestato a 3,1 miliardi di dollari, sopra i 2,1 miliardi di un anno fa, mentre quello per azione (EPS) è salito a 7,19 dollari, rispetto ai 4,88 dollari dell'anno scorso (+47% su base annua): il dato ha superato la stima di consenso di 7,08 dollari degli analisti.
L'aumento del fatturato “riflette principalmente l'impatto del deprezzamento del dollaro sui tassi di cambio, ma stiamo anche assistendo a una crescita del nostro business sottostante, con una solida crescita degli iscritti e un aumento delle vendite pubblicitarie”, sottolinea Neumann.
Le previsioni
Il gruppo ha aumentato le sue previsioni di fatturato 2025 a 44,8-45,2 miliardi di dollari, rispetto ai 43,5-44,5 miliardi precedenti, con un incremento del 15%-16% su base annua, ovvero del 16%-17% su base neutrale rispetto ai tassi di cambio.
La maggior parte dell'aumento delle previsioni di fatturato riflette il recente deprezzamento del dollaro statunitense rispetto alla maggior parte delle altre valute, mentre la parte restante è attribuibile al continuo slancio aziendale, trainato dalla solida crescita degli iscritti e dalle vendite pubblicitarie. Di conseguenza, punta ora a un margine operativo del 29,5% per il 2025, sulla base dei tassi di cambio di inizio anno, in aumento rispetto alla precedente previsione del 29%. Agli attuali tassi di cambio, ciò equivarrebbe a un margine operativo di circa il 30% per il 2025 su base riportata. “Le spese operative rimangono invariate, consentendo ai maggiori ricavi di tradursi in margini di profitto, portando il nostro obiettivo di margine dichiarato per l'intero anno dal 29% al 30%”, conclude Neumann.
Netflix si dice ottimista per la seconda metà dell'anno, con un programma di punta che include la seconda stagione di Wednesday, il finale di Stranger Things, l'attesissimo incontro di boxe dal vivo tra Canelo e Crawford, Happy Gilmore 2 di Adam Sandler, A House of Dynamite di Kathryn Bigelow e Frankenstein di Guillermo del Toro.
La società continua a progredire nello sviluppo dell'attività pubblicitaria e prevede di raddoppiare circa i ricavi pubblicitari nel 2025.
Gli investitori “si aspettavano "una revisione al rialzo molto più decisa" delle previsioni per il 2025”, spiega Thomas Monteiro, analista di Investing.com. "Le prospettive per l'intero anno ora appaiono piuttosto conservative, il che è problematico per un titolo quotato alla perfezione", e, “in questa fase, la società sembra eccessivamente dipendente da ulteriori aumenti di prezzo – almeno fino al 2026 – per generare ricavi", concludeva Monteiro.
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