Nexi, primo buyback dal 2019

Nexi, primo buyback dal 2019

La società di pagamenti elettronici ha chiuso il 2023 in perdita a causa di svalutazioni tecniche e ha ridotto la guidance 2024, ma ha annunciato una restituzione del capitale agli azionisti tramite il suo primo programma di acquisto dalla scorsa Ipo grazie alla disponibilità di cassa.

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2023 in perdita per Nexi

Perdita di 1 miliardo di euro per Nexi nel corso del 2023 ma la società annuncia il primo buyback dall’Ipo del 2019, rassicurando gli investitori. A portare in perdita la società è stata la “svalutazione tecnica non cash del valore contabile dell'avviamento e delle attività immateriali, pari a 1,256 miliardi a seguito dell'andamento del prezzo dell'azione e delle attuali condizioni di mercato”, spiega il management.

L'utile di pertinenza normalizzato è risultato pari a 711,8 milioni, in crescita del 4,9%, mentre i ricavi sono cresciuti del 7% a 3,36 miliardi e l'EBITDA del 10% a 1,751 miliardi, portando la marginalità sui ricavi al 52% (146 punti base rispetto a un anno fa). Nel solo quarto trimestre l'EBITDA è aumentato del 9,7% a 484,1 milioni su ricavi cresciuti del 6,8% a 912,9 milioni (52% margine). L'excess cash generation è stata pari a 601,1 milioni, confermandosi “in forte crescita”.

La posizione finanziaria netta gestionale è scesa a -5,262 miliardi e il rapporto con l'EBITDA è diminuito a 3 volte, in riduzione rispetto a fine 2022.

“Nel 2023 abbiamo proseguito il nostro percorso di crescita in tutte le geografie, aumentato ulteriormente i nostri margini ed accelerato significativamente la generazione di cassa”, evidenzia il Ceo, Paolo Bertoluzzo.

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Primo buyback dall’Ipo

Il cda intende proporre alla prossima assemblea degli azionisti del 30 aprile l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie della durata di 18 mesi fino a un massimo di 500 milioni di euro, pari a circa il 13% del flottante.

Per la società si tratta della prima operazione di remunerazione degli azionisti dall'Ipo avvenuto nel 2019 e “in futuro Nexi prevede di continuare a destinare agli azionisti una parte significativa della cassa in eccesso attraverso ulteriori programmi di riacquisto di azioni o dividendi a seconda delle condizioni generali di mercato”, annuncia la nota.

Il management e il consiglio di amministrazione di Nexi ritengono che l'attuale prezzo dell'azione “non rifletta in pieno il valore della società e delle sue prospettive e che il riacquisto di azioni proprie rappresenti la più efficace opportunità di creazione di valore per gli azionisti”.

M&A nel futuro?

Il buyback risulta possibile grazie alla “consistente disponibilità di cassa esistente” e alla “forte crescita della generazione di cassa attuale e futura”, prosegue la nota, fattori che comunque possono sostenere “sia la riduzione del debito attesa che le limitate opportunità di M&A previste per il futuro”.

Sul tema di possibili future operazioni, però, Bertuzzo ha negato l’esistenza di importanti dossier aperti al momento, in quanto “non c’è nessuna grande opportunità A che inseguiamo disperatamente”.

“Vediamo al massimo piccole cose che potremmo decidere di perseguire, in base a quello che crea maggior valore per gli azionisti e alle altre operazioni sui cui potremmo focalizzarci”, mentre “restiamo concentrati sulla crescita organica”, spiegava l’ad nel corso della call con gli analisti di presentazione dei risultati.

Abbassata la guidance

Ridotta la guidance per i prossimi anni alla luce di un 2024 atteso con un “persistente scenario macroeconomico complesso”. Ora la società si attende per il 2024 una crescita annua dei ricavi ‘mid-single digit’, ovvero intorno al 5% rispetto al 9% indicato a settembre 2022, e un incremento dell’EBITA ‘mid-to-hig single digit’ tra il 5% e il 9% dal 1% precedentemente previsto.

Nel medio termine i ricavi dovrebbero registrare una “graduale riaccelerazione” rispetto alla crescita ‘mid-single digit’ annua e l'ebitda margin migliorare di oltre 100 punti base all'anno. La generazione di cassa organica dovrebbe raggiungere circa 1 miliardo nel 2026 e la leva finanziaria scendere nel range di 2-2,5 volte l'ebitda entro il 2026 dopo ulteriori operazioni di remunerazione del capitale agli azionisti (circa 1,5 volte su base organica).

La sintesi degli analisti

I conti di Nexi si caratterizzano da una “guidance 2023 raggiunta, un 2024 sostanzialmente in linea”, sintetizzano gli analisti di Jefferies, secondo cui le indicazioni sull’anno in corso sono allineate al consenso.

Banca Akros conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 8,8 euro sul titolo della società, a seguito di un “buyback sorprendente e una guidance positiva”, mentre i conti 2023, sono stati “in linea con le nostre attese”.

Di “Buone indicazioni sui risultati del quarto trimestre e del 2023”, parlano da WebSim Intermonte, evidenziando un “buyback positivo” e una “guidance 2024 in linea con le stime di consensus ma inferiori a livello di generazione di cassa – target di medio termine in linea con le nostre attese a livello di generazione di cassa”.

Nel complesso, “pur con una generazione di cassa inferiore alle attese, i target confermano la confidenza sulla crescita di medio periodo vista sopra l’andamento del GDP”, concludono da WebSim, mantenendo il giudizio ‘interessante’ sul titolo, con target price di 8,1 euro rispetto a 8,66 euro di questa mattina (+1%).

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: NEXI
Isin: IT0005366767
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