Novembre inizia con altri rialzi in borsa

03/11/2025 07:30
Novembre inizia con altri rialzi in borsa

La stagione delle trimestrali sta andando più che bene negli Stati Uniti, l'83% delle società ha superato le previsioni nel terzo trimestre. L’indice Nasdaq Composite ha guadagnato il 2,2% nella settimana e il 4,7% nel mese. Protagoniste del mese scorso sono state le società dei semiconduttori, indice Sox +15,8%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,2%. Il Ftse Mib di Milano ha chiuso ottobre con un guadagno dell’1%.

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Le borse iniziano il nuovo mese con lo stesso atteggiamento con cui hanno concluso l’ultima settimana di ottobre: la propensione al rischio resta alta, soprattutto se si parla di high tech e di intelligenza artificiale. La stagione delle trimestrali sta andando più che bene negli Stati Uniti (83% delle società ha superato le previsioni nel terzo trimestre) e le contrapposizione commerciale e strategiche tra le potenze del mondo sono in una fase di stanca, se non addirittura di ricomposizione. Le banche centrali sono in quest’autunno ai margini, non è la politica monetaria a guidare i mercati ma non si può dire che sia un ostacolo.

Venerdì l'indice S&P 500 ha chiuso la settimana con un rialzo dello 0,7%, +2,3% la performance di ottobre. L'indice Nasdaq Composite ha guadagnato il 2,2% nella settimana e il 4,7% nel mese. Protagoniste del mese scorso sono state le società dei semiconduttori, indice Sox +15,8%. Il Nasdaq registra una serie positiva di sette mesi consecutivi, il periodo più lungo di guadagni mensili dal gennaio 2018. In questo periodo, l'indice ad alta concentrazione tecnologica ha guadagnato il 37%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,2%. Il Ftse Mib di Milano ha chiuso ottobre con un guadagno dell’1%.

LA SETTIMANA DEI MERCATI

Nei prossimi giorni i mercati guarderanno soprattutto ai dati sul mercato del lavoro americano in uscita venerdì, shutdown permettendo, e il giorno prima alla riunione della Bank of England.

In Italia invece la settimana sarà dominata dai risultati di molte banche e di altri gruppi come Ferrari, il 4 novembre, e Leonardo il giorno successivo. Si avvia così verso la conclusione la stagione delle trimestrali. Arrivano i conti di Banco Bpm e Mps.

Se si guarda ai dati macro non sono attesi indicatori davvero importanti con l'eccezione negli Stati Uniti della variazione degli occupati, del salario medio orario e il tasso di disoccupazione, tutti il 7 novembre, e degli indici Ism manifattura e servizi rispettivamente lunedì e mercoledì. La loro pubblicazione tuttavia è incerta a causa dello shutdown ancora in vigore.

Nell'eurozona saranno diffusi i dati sulla produzione industriale delle principali economie e i dati finali Pmi. In Giappone, dove oggi i mercati sono chiusi per festività, giovedì verranno pubblicati i dati sui salari. Riguardo alle banche centrali, sono previste le riunioni nei Paesi emergenti: quella messicana (giovedì) dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base. Invece Bank of England fornirà di certo indicazioni sulle decisioni future mentre gli analisti si dividono su un taglio o meno dei tassi giovedì, riferiscono gli strategist di Monte Paschi.

MATERIE STRATEGICHE

La Cina sospenderà effettivamente l'attuazione di ulteriori controlli sulle esportazioni di metalli delle terre rare e porrà fine alle indagini rivolte alle aziende statunitensi nella catena di approvvigionamento dei semiconduttori, ha annunciato la Casa Bianca nel fine settimana. In base all'accordo, la Cina rilascerà "licenze generali" valide per le esportazioni di terre rare, gallio, germanio, antimonio e grafite "a beneficio degli utenti finali statunitensi e dei loro fornitori in tutto il mondo", il che significa la "rimozione di fatto" dei controlli imposte da Pechino nell'aprile 2025 e nell'ottobre 2022.

Gli Stati Uniti e la Cina avevano precedentemente dichiarato che Pechino avrebbe sospeso per un anno i controlli più restrittivi annunciati nell'ottobre 2025.

Tre dei metalli elencati - gallio, germanio e antimonio - erano stati soggetti a un divieto totale di esportazione negli Stati Uniti a partire da dicembre 2024, dopo la loro precedente inclusione nei controlli sulle esportazioni.

Il quadro normativo stabilisce inoltre che la Cina porrà fine alle sue indagini antitrust, antimonopolistiche e antidumping nei confronti delle aziende statunitensi produttrici di chip, comprese quelle su Nvidia Corp. e Qualcomm, aggiunge Bloomberg.

Anche l'Europa ha strappato alla Cina una sospensione alle restrizioni sull'esportazione di terre rare analoga a quella accordata agli Usa. La tregua, ha spiegato la Commissione Europea, viene vista come "un passo responsabile e appropriato nel contesto della garanzia di flussi commerciali globali stabili in un'area di fondamentale importanza". Non solo. Da Pechino giungono anche buone notizie sul fronte dei chip, dato che il ministero del Commercio sta valutando l'esenzione di alcuni microprocessori Nexperia - essenziali per l'industria automobilistica - dal divieto di export verso l'Ue.

PETROLIO

Brent e WTI poco mossi stamattina sulle piazze asiatiche, il primo a 61,3 dollari il barile, il secondo a 65 dollari. L’Opec+ ha deciso ieri di procedere con in piccolo incremento della produzione il mese prossimo. Oltre dicembre, a causa della stagionalita', il cartello dei paesi produttori ha sospeso gli incrementi di produzione fino a marzo 2026 in quanto la domanda non sara' abbastanza forte da consentire di proseguire la strategia di riconquista di quote di mercato senza causare un calo significativo dei prezzi del greggio.

Da aprile, Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Oman e Algeria hanno aumentato i loro obiettivi di produzione mensili, per un totale di circa 2,7 milioni di barili al giorno, nel tentativo di contrastare la crescente concorrenza. Questo ritmo non era previsto all'inizio dell'anno dall'Opec e dai suoi alleati (Opec+), che da tempo combattevano il calo dei prezzi riducendo l'offerta di greggio.

ORO PIU’ CARO PER I CINESI

Il metallo prezioso di riferimento è poco mosso, a 4.005 dollari l’oncia. La Cina sta abolendo un importante incentivo fiscale di lunga data sull’oro, con un potenziale contraccolpo per i consumatori. A partire dal 1° novembre, Pechino non consentirà più ad alcuni rivenditori di compensare l'imposta sul valore aggiunto applicata al momento del realizzo dell’oro acquistato dalla Borsa dell'oro di Shanghai, sia che venga venduto direttamente o dopo la lavorazione, secondo una nuova circolare del Ministero delle Finanze.

La norma riguarda sia i prodotti di investimento, come i lingotti e i lingotti d'oro ad alta purezza, sia le monete approvate dalla Banca popolare cinese, sia gli usi non legati all'investimento, tra cui gioielli e materiali industriali.

La mossa dovrebbe rafforzare le entrate del governo in un momento in cui il mercato immobiliare stagnante e la debole crescita economica hanno messo a dura prova le casse pubbliche. Tuttavia, i cambiamenti aumenteranno probabilmente anche il costo di acquisto dell'oro per i consumatori cinesi. 

Le borse della Cina sono contrastate, Hang Seng di Hong Kong +0,5%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,5%.

SEUL

L'indice azionario della Corea del Sud sta volando sempre più in alto. Dopo un aumento del 20% in ottobre, il miglior risultato mensile dal 2001, l'indice Kospi ha iniziato novembre con un guadagno del 2,5%, nuovo record.

Il rialzo è in gran parte guidato dal continuo entusiasmo per le principali aziende tecnologiche coreane, come Samsung Electronics e SK Hynix , fornitori chiave di Nvidia. Questo ottimismo ha anche fatto salire le azioni di operatori ausiliari, come il produttore di apparecchiature elettriche HD Hyundai Electric, insieme alle aziende di robotica e guida autonoma che dovrebbero trarre vantaggio dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale. 

"Il rialzo di oggi è dovuto all'effetto Jensen Huang", ha affermato An Hyungjin, amministratore delegato di Billionfold Asset Management Inc., riferendosi al CEO di Nvidia che ha visitato Seul la scorsa settimana per annunciare alcuni accordi.

VENTI DI GUERRA NEI CARAIBI

Gli Usa stanno mettendo insieme il più grande dispiegamento navale nella regione dalla crisi dei missili di Cuba nel 1962. Salpata da Spalato, la prossima settimana arriverà anche la USS Gerald Ford, la più grande portaerei della marina Usa, che porterà con sé (oltre ai suoi 50 cacciabombardieri e 4.000 soldati) altre tre navi da guerra, unendosi ad una forza militare composta da 15 tra incrociatori e cacciatorpedinieri armati di missili Tomahawk, un sottomarino a propulsione nucleare, bombardieri B‑1 e B‑52, elicotteri delle forze speciali.

Ci saranno anche il traghetto "MV Ocean Trader", che ospita la base galleggiante delle forze speciali con 159 incursori addestrati a muoversi in Sud America, nonché una task force dei marines con 2.200 fanti e i loro veicoli d’assalto.

Trump ha lasciato intendere che Maduro ha i giorni contati.

TITOLI

Campari. La guardia di finanza ha eseguito un sequestro preventivo per un valore di circa 1,3 miliardi di euro nei confronti della finanziaria lussemburghese Lagfin attraverso cui la famiglia Garavoglia controlla Campari. Secondo quanto affermato venerdì dalla procura in una nota, il sequestro è legato a una indagine per presunta evasione fiscale.

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