Nvidia, trimestrale “debole” e outlook deludente
La società americana ha visto le sue entrate crollare del 72% rispetto al trimestre precedente a causa di un ambiente macro definito “impegnativo” dal suo management.
Calano le entrate di Nvidia
Numeri deludenti per Nvidia, tra le maggiori società al mondo produttrici di semiconduttori, considerati deboli anche dagli analisti.
In particolare, l’azienda tecnologia produttrice di processori grafici ha visto il secondo trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 31 luglio 2022) chiudersi con 6,70 miliardi di dollari di entrate, in calo del 19% rispetto al periodo precedente, anche se in aumento del 3% rispetto a un anno fa.
L’utile netto GAAP è crollato del 72% anno su anno, a 656 milioni di dollari e corrispondente a 0,26 dollari per azione.
Il risultato resta sotto le attese degli analisti intervistati da Refinitiv, i quali si attendevano un eps di 1,26 dollari e ricavi per 8,1 miliardi di dollari.
“Stiamo attraversando le transizioni della nostra catena di approvvigionamento in un ambiente macro impegnativo”, spiegava Jensen Huang, fondatore e ceo di Nvidia, mostrandosi poi ottimista: “lo supereremo”.
Troppe GPU
Tra le scelte sbagliate effettuate da Nvidia, Huang si è soffermato sulla produzione di processori (GPU), confermando che la società ne ha effettivamente prodotti troppi.
“Ci siamo trovati con scorte in eccesso. La nostra strategia consiste nel vendere ben al di sotto degli attuali livelli di vendita nel mercato, per dare spazio ai mercati di correggere il tiro in vista della prossima generazione” sottolineava il dirigente, di fatto confermando i tagli dei prezzi in vista dell’arrivo delle RTX 40, previsto per il prossimo autunno.
Le attuali schede, comunque, non verranno rimosse dal mercato, ma “sovrapposte” alle RTX 40, mentre potrebbe esserci posto per GPU extra nei data center cloud: “riteniamo ampiamente che la fornitura di GPU è carente nel cloud”, ha affermato Huang.
Le previsioni
I risultati hanno spinto Nvidia a ridurre del 2% le previsioni per l’anno fiscale 2023.
In particolare, la società si attende 5,90 miliardi di dollari di entrate rispetto alla stima media degli analisti di 6,95 miliardi di dollari.
Inoltre, i ricavi sono circa 1 miliardo sotto le attese, appesantiti dalla debolezza nel segmento gaming in parte compensate da una continua crescita nel segmento datacenter.
Riduzione in modo sequenziale anche per le entrate relative a giochi e visualizzazioni professionali, in quanto gli OEM e i partner di canale riducono i livelli di inventario per allinearsi agli attuali livelli di domanda e prepararsi alla nuova generazione di prodotti NVIDIA.
Tale calo, prevede la società, sarà parzialmente compensato dalla crescita sequenziale di Data Center e Automotive.
La view di Equita Sim
La revisioni della guidance non è una notizia nuova per Nvidia, in quanto “la società lo aveva già preannunciato lo scorso 9 agosto, indicando un fatturato di $6,7 miliardi, -19% su base trimestrale e +3% anno su anno, nettamente inferiore alle attese e alla guidance di $8,1 miliardi”, sottolineano da Equita Sim.
La guidance per il 3 trimestre è “debole, con vendite di $5,9 miliardi, circa $1 miliardo sotto le attese, sostanzialmente spiegato da un’ulteriore debolezza nel segmento gaming solo in parte compensate da una continua crescita nel segmento datacenter”, aggiungono questi esperti.
A livello divisionale, proseguono, “la debolezza è concentrata nel segmento gaming che ha riportato $2,04 miliardi, il -44% su base trimestrale e il -33% annuale, mentre il segmento Data Center ha riportato ricavi per $3,81 miliardi (+1% qoq e +61% yoy)”.
Andamento in borsa e analisti
A Wall Street, intanto, il titolo Nvidia cede oltre il 3% nel pre-market odierno, dopo aver riportato i dati ieri a mercati chiusi.
Calo che porta le azioni della società a 166 dollari, rispetto ad una media di target price di 221 dollari secondo Wall Street.
Inoltre, la media del rating degli analisti sul titolo è ‘buy’, con 37 ‘strong buy’ o ‘buy’ e 9 ‘hold’ tra ‘no sell’ e ‘strong sell’.
L’impatto su STM
Dopo la trimestrale di Nvidia, Equita Sim conferma la raccomandazione ‘hold’ e il prezzo obiettivo a 45 euro su Stm, oggi appena sopra la parità a Piazza Affari, a 36 euro.
I numeri di Nvidia, la maggiore società americana di semiconduttori per capitalizzazione, a livello divisionale hanno mostrato una debolezza concentrata nel segmento gaming, condizionando anche STM.
“Sebbene a livello di sentiment le indicazioni di Nvidia siano negative per il settore, nello specifico per Stm e Infineon le implicazioni negative sono limitate in quanto il verticale gaming rappresenta una quota minima del fatturato”, commentano gli analisti di Equita Sim.
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