Oro ai massimi da cinque mesi, attesa per la Fed

Il conflitto in Medio Oriente continua ad attrarre gli investitori verso i beni rifugio, mentre questa settimana si prevede che l’istituto centrale statunitense imiti la BCE sui tassi, condizionando i prezzi dell’oro giallo.
Indice dei contenuti
Oro oltre i 2 mila dollari
Oro che resiste intorno quota 2 mila dollari l’oncia toccato venerdì scorso, livello che non ‘vedeva’ dal luglio scorso, sostenuto dalla domanda di beni rifugio dovuta all’escalation del conflitto in Medio Oriente, mentre si attende la decisione della Federal Reserve che arriverà questa settimana.
Questa mattina l’oro spot torna a 2.004 dollari dopo una breve discesa sotto il livello chiave, mentre la settimana scorsa aveva guadagnato complessivamente l’1,3%, alla sua terza settimana positiva consecutiva, mentre da inizio anno ha guadagnato circa il 10%.
La crescita dei prezzi dell’oro avrebbe potuto essere maggiore “se il dollaro non si fosse spinto sui massimi di periodo”, fanno notare da WebSim Intermonte.
Il conflitto in Medio Oriente
Oggi gli attacchi aerei israeliani hanno colpito aree vicine agli ospedali Shifa e Al-Quds di Gaza City e i militanti palestinesi si sono scontrati con le forze israeliane in un'area di confine a est della città di Khan Younis, nel sud dell'enclave, hanno riferito i media palestinesi.
“L’elevata incertezza sulle conseguenze della guerra tra Israele e Hamas mantiene elevata la domanda di beni rifugio” come i metalli preziosi, spiegano da WebSim, davanti ai timori di una ricaduta economica globale derivante dal conflitto.
Attesa per la Fed
Mercoledì sarà il turno della Federal Reserve, dopo che la Banca centrale europea ha lasciato i tassi invariati giovedì scorso, con gli alti livelli dei prezzi ancora da ‘estirpare’.
Le previsioni sono tutte per una pausa anche per l’istituto centrale statunitense e l’attenzione si concentrerà tutta sulle parole del Presidente Jerome Powell.
Sebbene l'oro sia visto come una copertura contro l'inflazione, l'aumento dei tassi d'interesse spegne l'attrattiva del metallo non redditizio.
La spesa dei consumatori statunitensi è aumentata, mentre l'inflazione mensile è rimasta tiepida a settembre, come riferito venerdì scorso dal Dipartimento del Commercio.
L'inflazione elevata sarà un cane da guardia per l'economia mondiale il prossimo anno, con tre quarti degli oltre 200 economisti intervistati da Reuters che affermano che il rischio principale è che si riveli più alta delle loro previsioni, suggerendo che i tassi di interesse rimarranno più alti più a lungo.
Previsioni sui prezzi
“L’ondata di dati economici forti costringerà la Fed a mantenere un tono da falco, nonostante le preoccupazioni per il conflitto in Medio Oriente”, prevede Matt Simpson, analista senior di City Index.
“Questo dovrebbe mantenere un pavimento sotto i prezzi dell'oro, che sembrano abbastanza tranquilli sopra i 2.000 dollari in questo inizio di settimana”.
Secondo un sondaggio di Bloomberg, gli analisti prevedono che il prezzo dell’oro raggiungerà un massimo di 2.500 dollari l’oncia nel 2024, con un prezzo medio previsto di 2.155 dollari l’oncia.
Queste previsioni si basano su una serie di fattori, tra cui l’inflazione globale, l’incertezza economica e la produzione di oro in calo e, se queste tendenze dovessero continuare, il prezzo dell’oro potrebbe raggiungere un nuovo massimo storico nel prossimo anno, secondo questi esperti.
Gold
no
XS2567776732
BNP Paribas
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
