Pausa tecnica per il quantum rally: Rigetti perde quota ma non fiducia

Pausa tecnica per il quantum rally: Rigetti perde quota ma non fiducia

Il downgrade di B. Riley Securities congela la corsa del titolo, reduce da un +3.000% in un anno. Restano forti gli acquisti sul comparto quantistico, sostenuto da contratti governativi e nuove prospettive di crescita negli Stati Uniti

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Brusca correzione dopo una corsa senza fiato

Dopo mesi di corsa sfrenata, le azioni di Rigetti Computing hanno vissuto due giornate difficili: fra lunedì 3 e martedì 4 ottobre, il titolo del gruppo californiano quotato al Nasdaq ha perso circa il 20%, penalizzato dal downgrade dell’analista Craig Ellis di B. Riley Securities, che ha rivisto il giudizio da Buy a Neutral. Un segnale prudente che non ha però il sapore di una bocciatura: nella stessa nota, l’esperto ha alzato il target price da 35 a 42 dollari, riconoscendo prospettive di lungo periodo ancora molto promettenti per l’azienda.

In 12 mesi rialzo del 3.000%

Rigetti resta uno dei titoli più caldi del 2025. Da inizio anno le sue azioni sono salite di circa 130%, e il progresso su dodici mesi sfiora un incredibile +3.000%, spingendo la capitalizzazione di mercato oltre i 13 miliardi di dollari. Numeri da capogiro per una società che, in termini di ricavi, resta ancora nelle fasi iniziali: secondo le stime LSEG, il fatturato previsto per il 2026 sarà di appena 21,9 milioni di dollari.

Una sproporzione che alcuni osservatori definiscono “magica”. “Come si può spiegare un’azienda da 13 miliardi di capitalizzazione con soli 22 milioni di ricavi previsti?”, si è chiesto Christopher Poch di Promethium Advisors. Lo stesso Ellis, pur convinto del potenziale tecnologico di Rigetti, ha segnalato che una parte significativa del successo commerciale futuro è già scontata nel prezzo delle azioni.

Il cuore del calcolo quantistico

Per capire perché queste valutazioni “astronomiche” non spaventano molti investitori, bisogna partire dall’attività di Rigetti. Fondata nel 2013 e con sede a Berkeley, in California, la società progetta e costruisce processori quantistici superconduttori (QPU) e sviluppa sistemi completi di quantum computing accessibili via cloud, attraverso la piattaforma Forrest, destinata a clienti aziendali, governativi e accademici.

Il quantum computing rappresenta una nuova frontiera dell’informatica. Diversamente dai computer tradizionali, che elaborano informazioni in bit (0 o 1), i computer quantistici usano i qubit, che possono trovarsi in più stati contemporaneamente. Questo principio, detto sovrapposizione, consente – almeno teoricamente – di risolvere in pochi secondi problemi che oggi richiederebbero anni di calcolo con i sistemi classici. È una tecnologia ancora embrionale, ma con potenziali applicazioni in settori come la chimica computazionale, la sicurezza informatica, la finanza e l’intelligenza artificiale.

Corsa ai qubit e nuove commesse

Rigetti è impegnata in una corsa tecnologica che si misura in qubit: il CEO Subodh Kulkarni ha confermato l’obiettivo di costruire un sistema da 100 qubit entro la fine dell’anno e uno da 1.000 qubit entro il decennio. Più qubit significano più potenza di calcolo e capacità di affrontare problemi complessi.

Nel frattempo, l’azienda sta costruendo una base commerciale concreta: nel terzo trimestre ha annunciato tre nuovi contratti per un totale di 11,5 milioni di dollari, fra cui un progetto da 5,8 milioni con l’Air Force statunitense. L’anno in corso è stato ricco di accordi con enti pubblici e istituti di ricerca, a conferma del forte interesse del governo americano verso questa tecnologia strategica.

Va detto che l’analista Ellis segnala anche l’esistenza di importanti rischi a breve termine: eventuali ritardi nei finanziamenti federali dovuti a shutdown o rallentamenti burocratici potrebbero pesare sui ricavi, considerando che Rigetti dipende più di altri concorrenti dai contratti governativi.

Tra scienza e finanza, riflettori sul “sacro Graal del computing”

Le prospettive del settore restano comunque positive. Il quantum computing è ormai al centro delle strategie tecnologiche di Washington: secondo Reuters, l’amministrazione americana valuta nuovi fondi pubblici per sostenere le aziende quantistiche, mentre banche e colossi come JPMorgan, IBM e HSBC stanno già sperimentando applicazioni pratiche, ad esempio piattaforme di trading algoritmico basate su principi quantistici.

Un recente rapporto McKinsey prevede che il mercato del quantum computing possa superare i 100 miliardi di dollari nei prossimi decenni. Tuttavia, la strada resta lunga. “È il sacro Graal del computing – ha dichiarato Rick Bradt di Neuberger Berman – ma c’è ancora molta incertezza sui tempi”.

Analisti positivi, ma la valutazione “è più un’arte che una scienza”

Nonostante le correzioni di borsa, la comunità finanziaria mantiene un tono costruttivo. L’analista David Williams di Benchmark Equity Research ha confermato la raccomandazione Buy su Rigetti, alzando il target a 50 dollari per azione. “La valutazione dei titoli quantistici è più un’arte che una scienza”, ha ammesso, ma l’interesse degli investitori e dei governi sembra destinato a restare alto.

Secondo Market Screener, sono sette attualmente gli analisti che coprono Rigetti, con sei raccomandazioni di acquisto e una sola raccomandazione Neutral. La media dei target price è 28 dollari, più bassa del 20% rispetto ai 35 dollari della chiusura di martedì 4 ottobre.

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