Petrolio ai massimi da sette anni, Tech in crisi. Borse sotto stress

Dopo i ribassi di Wall Street e dei listini dell’Asia, il clima in Europa è relativamente tranquillo: il future sull’EuroStoxx 50 sale dello 0,4%. Facebook oggi sulla griglia del Senato Usa. In Cina un altro gruppo immobiliare finisce in crisi di liquidità.
Indice dei contenuti
- 1. Il greggio Usa sui massimi dal 2014 con le scorte ai minimi da 10 anni.
- 2. Il prezzo del petrolio sempre più su.
- 3. Facebook guida la caduta dei titoli tech, fra blocco del servizio e rivelazioni pesanti.
- 4. In Cina arriva il rischio default di Fantasia, un altro sviluppatore immobiliare.
- 5. Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Il greggio Usa sui massimi dal 2014 con le scorte ai minimi da 10 anni.
Dopo la brusca caduta ieri sera di Wall Street e stamattina delle Borse dell’Asia, in Europa si respira un clima tranquillo. Il future sull’indice EuroStoxx 50 sale dello 0,4% e lascia immaginare un avvio positivo per i mercati azionari del Vecchio Continente.
Con gli ultimi rialzi di ieri e stanotte il petrolio ha raggiunto i massimi dal 2014. Il Wti americano è scambiato a 77,5 dollari al barile (+0,1%), il Brent a 81,5 dollari (+0,3%). Ieri l’Opec+ ha confermato la politica di piccoli e graduali aumenti della produzione nei mesi a venire, mentre nel mondo aumenta la fame di energia a causa della ripresa economica. A novembre il cartello che raggruppa gli storici produttori del Medio Oriente e dell’Africa, più la Russia, aumenterà la produzione di 400mila barili al giorno, come programmato, mentre il consensus degli analisti prevedeva un incremento di 800mila barili. In una nota di Goldman Sachs si legge: “I prezzi sono al massimo da sette anni e le scorte sono al minimo da 10 anni”.
Il prezzo del petrolio sempre più su.
Ieri sera a Wall Street i titoli del settore energetico sono stati i migliori, mentre a soffrire di più sono stati i tech e in generale tutte le azioni considerate “growth” che rischiano di subire l’impatto più severo dall’aumento dei tassi di interesse in uno scenario in cui il rincaro del petrolio e in generale delle commodity spinge l’inflazione globale.
Facebook guida la caduta dei titoli tech, fra blocco del servizio e rivelazioni pesanti.
Il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,9%, S&P500 -1,3%, Nasdaq -2,1%. Tutti I grandi nomi del comparto tech, Apple, Alphabet, Amazon e Microsoft hanno accusato perdite superiori al 2%. Facebook è finita in ribasso del 4,9% colpita dal blocco dell’attività in buona parte del mondo della sua piattaforma e di WhatsApp, oltre che dalle rivelazioni della ex dipendente Frances Haugen, che oggi interverrà al Senato Usa per spiegare come la società di Mark Zuckerberg abbia scelto di privilegiare il profitto a discapito della salute degli utenti, soprattutto dei più giovani.
Dopo la chiusura di Wall Street le vendite sono continuate sui mercati azionari dell’Asia, dove stamattina il Nikkei di Tokio perde il 2,3%, la Borsa di Seul scende dell’1,3%, Hong Kong avanza dello 0,2%. La Borsa di Shanghai è chiusa per festività fino a giovedì.
L’indice globale dei mercati azionari MSCI è sceso di oltre il 5% dal record di inizio settembre. Le Borse soffrono a causa dell’imminente riduzione degli stimoli della Federal Reserve, della spirale dei costi energetici e della possibilità di una crescita più lenta in Cina a causa delle restrizioni del settore immobiliare.
In Cina arriva il rischio default di Fantasia, un altro sviluppatore immobiliare.
Sulla scia della crisi del debito di Evergrande, ci sono sempre più segni di stress nel mercato immobiliare cinese dopo che un altro operatore non ha rispettato la scadenza sul debito. Si tratta del gruppo Fantasia holding, che non ha rimborsato un'obbligazione scaduta lunedì. Le azioni di Fantasia sono state sospese alla Borsa di Hong Kong, ha detto in un deposito alla borsa di Hong Kong. Fortunatamente le dimensioni sono ben più piccole di quelle di Evergrande: Fantasia ha passività totali per 12,8 miliardi di dollari, contro i 300 miliardi di dollari di Everghrande.
Il dollaro i rafforza leggermente nei confronti dell’euro che scivola a 1,159 (-0,2%). Il rendimento del Treasury Note decennale sale a 1,49% (+1 punto base).
Oro in calo dello 0,4% a 1.760 dollari l’oncia.
Si rafforza ancora il Bitcoin scambiato a 49.200 dollari, da 47.800 di ieri.
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Safilo - Ha deliberato i termini dell'aumento di capitale da 135 milioni di euro. Le nuove azioni saranno vendute al prezzo di 0,97 euro: ieri il titolo ha chiuso a 1,43 euro. Lo sconto è del 23,7% rispetto al prezzo teorico di riferimento.
Leonardo - Si sta preparando per tentare di quotare nuovamente la controllata Drs a Wall Street questo autunno, riporta Reuters.Anima – Ha annunciato un buyback a partire da domani, fino a fine marzo del prossimo anno, per un controvalore massimo di 60 milioni di euro.
Interpump - Parte oggi fino al 30 novembre il riacquisto di 300.000 azioni proprie, pari a circa lo 0,3% del capitale sociale, al prezzo massimo di 59 euro ciascuna.
Moncler - In alcune boutique selezionate, lancia oggi i primi due profumi.
Eni Accordo in vista in Angola con BP. Secondo il quotidiano Mf, le due società starebbero per accordarsi con le banche finanziatrici del progetto. Un primo finanziamento da due miliardi di dollari sarebbe in arrivo. Per Eni, l'Angola vale 123.000 barili al giorno di produzione, circa il 7% del totale.
Eni S.p.ARepsol, S.A
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