PIL USA ancora negativo: è recessione tecnica. Wall Street peggiora


Arrivato oggi il dato preliminare sull’economia statunitense, in contrazione dello 0,9% e secondo trimestre consecutivo in contrazione.

Prosegue la stagione delle trimestrali dopo la delusione Meta e stasera si attendono i numeri di due giganti come Apple e Amazon.


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Verso la recessione?

Dopo il rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed deciso ieri, oggi al centro dell’attenzione c’era il dato sul PIL negli Stati Uniti, termometro della situazione economica del paese.

La prima lettura preliminare del PIL statunitense annualizzato ha mostrato nel secondo trimestre 2022 un calo dello 0,9% su base trimestrale, contraddicendo le previsioni positive (+0,5%), mentre la lettura precedente indicava un -1,6%.

Per gli Stati Uniti di tratta del secondo trimestre consecutivo di contrazione della crescita, pertanto tecnicamente si parla già di recessione, secondo la consuetudine in economia.

La parola recessione era stata allontanata nei giorni scorsi sia dal Presidente Joe Biden che da Powell, il quali avevano negato entrambi questa eventualità.

Diffusi oggi anche i numeri sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Unit, attestate a 256 mila unità, rispetto alle 250 mila previste dal consensus e alle 261 mila della rilevazione precedente.

Rallentano i consumi personali, mostrando un aumento dell’1% ma inferiore al +1,2% previsto dal consensus ella lettura precedente di +1,8%.

Wall Street peggiora

Nel corso della mattinata, i future di Wall Street attendevano appena sotto la parità e i dati sull’economia portavano i contratti sui principali indici ad estendere le perdite, visto il timore dell’arrivo della recessione.

Sul valutario, l’euro recupera di poco verso il dollaro e la coppia EUR/USD passava da 1,0117 a 1,0169, mentre si riduceva il rendimento del treasury a 10 anni, dal +1,20% al +0,40%.

Vendite anche sul Bitcoin, passato improvvisamente dai 23 mila dollari delle 14:30 ad un minimo di 22.590 dollari, per poi recuperare leggermente.

Rallenta il rialzo dei tassi

Nella conferenza stampa post meeting, Jay Powell faceva intendere che la corsa dei tassi vedranno un freno, dipendendo dai dati sull’economia: “Potremmo fare un altro aumento insolitamente grande a settembre, ma questa non è una decisione che abbiamo ancora preso e ci regoleremo in base ai dati “.

“La Fed non si sente più dietro la curva e ora potrà valutare l'adeguatezza della sua politica di volta in volta”, ha commentato Elliot Clarke, economista senior di Westpac.

“Andando avanti, se ci aspettiamo che i tassi dipenderanno dai dati questo probabilmente significherà che nelle prossime riunioni della Fed ci sarà minore probabilità di grandi escursioni" e dunque più gradualità sui tassi”, secondo Rajesh Nakadi, responsabile degli investimenti di Bny Mellon Wealth Management.

Clarke aggiunge che “questo non vuol dire che il ciclo del rialzo dei tassi sia concluso o che una pausa sia in arrivo, ma dimostra che la transizione sui tassi sembrerebbe essersi inclinata dal rialzo al ribasso”.

Le trimestrali

Dopo l’allarme di ieri arrivato da Meta, oggi sarà il turno delle trimestrali dei giganti Amazon e Apple, entrambe attese dopo la chiusura di Wall Street, in un contesto in cui appare sempre più evidente l’impatto dell’aumento dei prezzi sui consumi, in particolare quelli di fascia alta.

Per Amazon “la crescita dei ricavi (top line) è stata inferiore al 10% solo in tre dei 101 trimestri fino ad oggi”, sottolineano da XTB, i cui analisti hanno ridotto le loro previsioni di profitti e ricavi per questo trimestre e il prossimo, nonché per tutto il 2023, con la società che ha precedentemente previsto entrate per il trimestre tra 116 miliardi e 121 miliardi di dollari, con un aumento compreso tra il 3% e il 7%.

Il consenso prevede per il gigante di Jeff Bezos un fatturato da 119,1 miliardi e un eps di 14 centesimi, mentre per il prossimo trimestre vede 127 miliardi di fatturato con un eps di 33 centesimi.

Calo delle vendite previsto per Apple, con gli analisti che prevedono un calo delle vendite e un gap stimato di 8 miliardi nei ricavi dell’azienda, questo “a causa dei continui problemi nelle catene di approvvigionamento e delle continue restrizioni nel mercato cinese”, secondo XTB.

Per quanto riguarda gli eps, il consensus prevede 82 miliardi di dollari di fatturato e un eps di 1,16 dollari.

Azionario e pre-market

Meta (-5%): ha registrato nei secondi tre mesi dell'anno il suo primo calo dei ricavi e ha rilasciato previsioni pessimistiche per il terzo trimestre.

Qualcom (-4%): ha previsto per il quarto trimestre un fatturato inferiore alle previsioni di Wall Street, preparandosi a un'economia difficile e ad un rallentamento della domanda di smartphone che potrebbe danneggiare la sua principale attività di chip per cellulari.

Pfizer (+0,30%): ha registrato un aumento degli utili del 78% nel trimestre e ha riaffermato le previsioni di vendita per il 2022 di 54 miliardi di dollari per il suo vaccino e la sua pillola anti-COVID-19, dato che la domanda di prodotti contro il coronavirus rimane forte.

Mastercard (+1%): aumentano gli utili nel secondo trimestre grazie al boom dei viaggi che ha compensato l’aumento dei costi. L’utile è stato di 2,34 dollari per azione rispetto ai 2,08 dollari dell’anno precedente.

Raccomandazioni analisti

Meta

JMP Securities è positivo sul titolo e mantiene il ‘buy’, ma rivede al ribasso il prezzo obbiettivo a 215 USD dai precedenti 240 dollari.

Goldman Sachs è sempre ‘buy’ ma riduce il target price da 290 USD a 255 dollari.

Wolfe Research è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’: prezzo obiettivo ridotto da 240 dollari a 200 USD.

La ricerca di JPMorgan Chase conferma la raccomandazione e mantiene il giudizio ‘neutral’, ma prezzo obiettivo rivisto al ribasso da 200 USD a 225 dollari.

Mizuho Securities è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’: target price rivisto al ribasso ed è ora fissato a 225 USD rispetto ai precedenti 250 dollari.

Raymond James è positivo sul titolo e consiglia sempre ‘buy’. Il prezzo obiettivo è diminuito da 290 dollari a 215 USD.

Citigroup è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’: target price rivisto al ribasso da 222 USD a 270 dollari.


Qualcomm

Mizuho Securities è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’: prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 168 USD a 175 dollari.

Raymond James e consiglia ‘buy’. In precedenza fissato a 222 USD, il target price è stato abbassato a 190 dollari.

Piper Sandler è positivo e consiglia ‘buy’, mentre varia di poco il prezzo obiettivo ed ora si posiziona a 185 USD contro 190 dollari.

Infine, Edward Jones alza il rating del titolo da ‘neutral’ a ‘buy’.

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