Pirelli, tutte le prescrizioni verso i soci cinesi previste dalla Golden Power

Pirelli, tutte le prescrizioni verso i soci cinesi previste dalla Golden Power

Il governo ha esercitato la Golden Power limitando l’influenza di CNRC sulle decisioni della società e alcuni analisti prevedono una possibile uscita dei cinesi dalla storica azienda produttrice di gomme.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Pirelli e la Golden Power

Arrivati i dettagli relativi alla decisione del governo nei confronti di Pirelli, in particolare verso i soci cinesi, la tanto attesa Golden Power.

Questa mattina la società ha diffuso un comunicato stampa in cui spiegava il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri con cui esercitava i poteri speciali (Golden Power) per approntare una rete di misure complessivamente operanti a tutela dell’autonomia del gruppo e del suo management, oltre alla protezione delle tecnologie e delle informazioni di rilevanza strategica possedute.

Tecnologia che rappresenta una parte dell’attività economica di Pirelli, pertanto i rischi ad essa collegati richiedono presidi di tipo strutturale che prescindano dalla temporaneità del patto parasociale o dalle modifiche della governance.

Le prescrizioni verso CNRC

La nota elenca tutte le prescrizioni imposte dal provvedimento del governo nei confronti del socio cinese China National Tire & Rubber Corporation (CNRC), azionista al 37% e parte del patto parasociale sottoscritto il 16 maggio 2022 con Marco Polo International Italia, Camfin e Marco Tronchetti Provera.

In particolare, CNRC dovrà:

  • “rispettare l’impegno” di non esercitare attività di direzione e coordinamento;
  • assicurare piena autonomia alla società rispetto a clientela e fornitori, oltre che nel predisporre i piani strategici industriali e finanziari, oltre che di budget
  • garantire che Pirelli non sia soggetta a istruzioni da parte di Sinochem o adottare atti ritenuti derivanti da imposizioni di CNRC
  • astenersi da direttive o istruzioni relative a decisioni finanziarie, creditizie, ricerca e sviluppo, oltre che relative a operazioni straordinarie da parte di Pirelli (esempio acquisizioni, fusioni o scissioni, ecc.);
  • impegnarsi a far sì che l’amministratore delegato di Pirelli sia indicato da Camfin, che su 12 amministratori di maggioranza (oltre che gli Organi delegati) siano designati alla stessa Camfin e che sia introdotta la carica di Direttore generale con il potere delegato di implementare il business plan, il budget e la gestione ordinaria della società;
  • impegnarsi a far sì che lo Statuto sia modificato in modo tale da riservare all’ad le delibere attinenti gli attivi di rilevanza strategica nonché di nomina e revoca dall’ufficio dei dirigenti con responsabilità strategica (key Mangers of Pirelli), mentre qualsiasi decisione contraria alla stessa possa essere adottata solo con voto di almeno i 4/5 del Consiglio di Amministrazione.

Prossimi passi

Alla luce di queste indicazioni, spiegano da Pirelli, il prossimo consiglio di amministrazione prenderà atto di tali prescrizioni e procederà alla convocazione di una nuova assemblea per il rinnovo dell’organo amministrativo e ai lavori propedeutici alle modifiche statutarie prescritte dal provvedimento.

L’attuazione delle prescrizioni “sarà oggetto di monitoraggio da parte del Ministero per le imprese e il made in Italy”, conclude la nota.

Le conseguenze secondo gli analisti

La Golden Power decisa dall’esecutivo “ha portato ad uno scenario nel quale l’influenza in Pirelli da parte di Sinochem viene limitata (a nostro avviso era il più probabile)”, sottolineano da WebSim Intermonte.

In particolare, “il livello di influenza è stato portato ad un livello più contenuto rispetto all’influenza che il socio cinese avrebbe esercitato nel nuovo patto parasociale e più simile al livello esercitato durante il precedente patto”, mentre “sono stati esclusi invece gli scenari dove al socio cinese viene congelato il diritto di voto e/o viene obbligato alla vendita delle sue azioni”, proseguono dalla sim.

A questo punto, “l’esito di tale procedura potrebbe portare ad un’accelerazione del processo di uscita del socio cinese, anche se le azioni potrebbero almeno in parte già scontare effetti negativi in relazione a ciò in quanto il titolo tratta a sconto rispetto ai peer più significativi (~7/6x l’EV/EBIT vs 8/7x) nonostante un profilo di cassa/ritorno sul capitale migliore”, mentre “rimangono da valutare le eventuali modalità di tale operazione in uno scenario dove nessuna ipotesi sembra da escludere, anche se riteniamo che la soluzione che prevederebbe l’assorbimento della quota in cessione entro la soglia d’OPA da parte di azionisti esistenti (Camfin, Silk Road, Brembo, LongMarch) o nuovi soci in ogni caso in accordo con Tronchetti-Provera sembra la più probabile”, prevedono da WebSim, i cui analisti mantengono il giudizio ‘interessante’ sul titolo, target price 6 euro rispetto ai 4,602 di questa mattina (-0,40%).

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Aziende citate nell'Articolo

Codice: PIRC
Isin: IT0005278236
Rimani aggiornato su: Pirelli & C

Maggiori Informazioni
Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it