Prezzi ancora in calo negli USA e Wall Street verso un’apertura positiva

La ‘cura’ della Federal Reserve sembra continuare a ridurre il livello dei prezzi, ma aumentano le scommesse per un prossimo aumento dei tassi di interesse.
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L’inflazione negli USA
Tempo di dati di inflazione negli Stati Uniti dopo le indicazioni arrivate oggi dalla zona euro, sempre con un occhio rivolto alle scelte della Federal Reserve in tema di tassi di interesse.
I dati diffusi oggi mostrano un indice ai prezzi al consumo (PCE) di maggio su base annuale, considerato l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, che segna un +3,8% e in netto calo dal +4,3% precedente.
Resta intorno ai precedenti valori, invece, il dato ‘core’, attestatosi al 4,6%, in flessione minima dal 4,7% del mese precedente, sempre su base annuale.
Alla diffusione del dato, accelerano i future sui principali indici di Wall Street dopo una mattinata (europea) passata in verde e i contratti sul Nasdaq guadagnano 0,80% a meno di un’ora dall’apertura della borsa, seguiti da quelli sullo S&P500 (+0,60%) e da quelli sul Dow Jones (+0,45%).
L’euro si rafforza nei confronti del dollaro, vista la crescita della coppia EUR/USD (+0,20%) a 1,0886, mentre resta piatto il Treasury YSA a dieci anni (3,893%) e il biennale guadagna l’1% sfiorando il 5%.
Falchi e recessione
Le dichiarazioni hawkish del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, e i solidi dati economici di questa settimana hanno alimentato le scommesse che la banca centrale americana continuerà ad aumentare i tassi di interesse, ma i mercati azionari sono stati sostenuti dai segnali di forza dell’economia statunitense.
Secondo lo strumento Fedwatch del CME Group, le probabilità di un aumento del tasso di interesse è dell’86,8%, in costante aumento, portando così i livelli a 525-550.
“Lo scenario per i titoli azionari non è ancora di recessione, l’inflazione è appiccicosa e le condizioni finanziarie sono ancora allentate. Quindi, a meno che non emerga qualche fattore scatenante, i titoli azionari resteranno in rialzo”, prevede Peter Garnry, responsabile della strategia azionaria di Saxo Bank, in una nota mattutina.
“I rischi principali per le azioni statunitensi restano il potenziale ampliamento dei controlli sulle esportazioni di chip AI e l’imminente stagione degli utili del secondo trimestre”, ha aggiunto.
Semestre positivo
Nonostante la recente striscia di perdite, i tre principali indici americani sono in procinto di chiudere giugno e il primo semestre con una nota positiva, poiché gli investitori si aspettano che l'aggressiva stretta della Fed non faccia deragliare l'economia statunitense.
Lo S&P 500 si avvia a concludere il mese di giugno con un rialzo del 5,18%, riportando così il trend mensile migliore da gennaio, mentre il Nasdaq è cresciuto questo mese del 5,07% e il Dow Jones ha incassato un rialzo del 3,69%, apprestandosi così a concludere il mese il mese migliore dallo scorso novembre.
Complessivamente, i primi sei mesi 2023 hanno visto lo S&P 500 mettere a segno un rally del 14,51%, il guadagno più forte del primo semestre dell’anno dal 2018, il Nasdaq è balzato di quasi +30% sostenuto dal boom dell’Intelligenza Artificiale, concludendo il primo semestre migliore dal 1983. Crescita minore, invece, per il Dow Jones con un +2,94%.
Notizie societarie e pre-market USA
Pfizer (+0,20%): la Commissione europea ha stipulato un contratto con alcune aziende farmaceutiche, tra cui Pfizer, per riservare la capacità di produrre fino a 325 milioni di vaccini all’anno in caso di una futura emergenza sanitaria globale.
Nike (-3%): è prevede un fatturato nel primo trimestre inferiore alle aspettative di Wall Street, in quanto i consumatori nordamericani attenti ai costi hanno ridotto gli acquisti di scarpe da ginnastica e abbigliamento sportivo.
Adobe (-0,80%): il regolatore della concorrenza del Regno Unito ha rinviato l’accordo da 20 miliardi di dollari per l’acquisto di Figma per un secondo ciclo di revisione, in quanto la fusione potrebbe comportare una sostanziale riduzione della concorrenza.
Xpeng (+7%): lancia il suo modello di SUV G6 ad un prezzo di 209.900 yuan (28.944,54 dollari) per unità nella Cina continentale, il 20% in meno rispetto al prezzo della Model Y di Tesla (263.900 yuan - 36.390,97 dollari).
Black Diamond Therapeutics (+8%): ha annunciato ieri 15 milioni di azioni a 5 dollari rispetto al prezzo di chiusura della seduta di ieri di 5,03 dollari.
Bright Health Group (+32%): concluso accordo definitivo con Molina Healthcare per la vendita della sua attività di medicare advantage in California per 600 milioni di dollari.
Raccomandazioni analisti
Apple
Citi: ‘buy’ e target price a 240 dollari.
Tesla
RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 305 dollari.
Nvidia
Daiwa Securities: ‘neutral’ a ‘buy’ e target price aumentato da 408 USD a 475 dollari.
Nike
RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto ridotto a 134 dai 138 dollari precedenti.
Deutsche Bank: ‘buy’ e target price ancora a 125 dollari.
Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo di nuovo a 160 dollari.
JP Morgan: ‘buy’ e target price leggermente modificato passando da 146 USD a 142 dollari.
Coca Cola
RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo fissato ancora a 69 dollari.
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