Privatizzazione, Mps pronta ad aprire la data room ai futuri partner

14/01/2021 12:00
Privatizzazione, Mps pronta ad aprire la data room ai futuri partner

Già a partire dalla prossima settimana si delinea la possibilità di aprire la data room ai soggetti interessati alla privatizzazione di Mps. Il titolo perde terreno a Piazza Affari nella generale debolezza del comparto bancario.

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Oltre a quello di Unicredit, circolano i nomi di Bper, Bpm e Credit Agricole

Nei prossimi giorni Banca Mps potrebbe aprile la data room ai potenziali partner interessati a entrare nel processo di privatizzazione dell’istituto. Il cda ha conferito a Credit Suisse l’incarico di advisor finanziario per affiancare Mediobanca nella valutazione delle alternative strategiche a disposizione della banca senese partecipata dal ministero delle Finanze (il 64,2% del capitale).

E spuntano i nomi di potenziali competitor di UniCredit in un futuro processo di aggregazione con Mps. Secondo quanto riporta Reuters, starebbe circolando il nome di Banco Bper, reduce dall’acquisizione del ramo bancario di Intesa Sanpaolo (dopo l’acquisizione di Ubi Banca) e potenziale corteggiatrice di Banco Bpm; lo stesso Banco Bpm si configura nella lista dei papabili (ma si sarebbe già svincolato). Torna anche tra i potenziali interessati Credit Agricole Italia, impegnata però sul fronte Creval. Si vocifera infine di un interesse di Bnl-Bnp Paribas.

Il titolo in ribasso a Piazza Affari

Mentre i mercati sembrano non accusare l’apertura di una crisi di governo in Italia, come riportato anche dalla Finestra sui Mercati di questa mattina (ieri Matteo Renzi ha ritirato Italia Viva dal governo, con il passo indietro delle ministre Elena Bonetti e Teresa Bellanova, e del sottosegretario Ivan Scalfarotto), lo strappo nel governo potrebbe ostacolare il processo di privatizzazione di Mps, con il Mef impegnato sul fronte politico.

Tra le varie incombenze in capo a Siena c’è poi il capital plan da presentare alla Banca centrale europea entro il 28 gennaio, in cui si dovranno definire le strategie messe a punto per fronteggiare il fabbisogno di capitale di 2-2,5 miliardi di euro.

Alle 12 il titolo cede l’1,62% a 1,09 euro contro un indice di settore in flessione dello 0,33% e il Ftse Mib in rialzo dello 0,17%.

La Finestra sui Mercati

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