Rateo: cos’è e perché conta negli investimenti obbligazionari
Per investire in obbligazioni è fondamentale comprendere il rateo, la porzione di interessi già maturati che spetta al venditore, e che l'acquirente recupererà alla prossima scadenza della cedola. Cos'è, come calcolarlo e come influenza i guadagni?
Investire in obbligazioni è una strategia apprezzata da molti per ottenere profitti più sicuri rispetto ad altri strumenti finanziari. Se sei interessato alle obbligazioni che prevedono il pagamento di interessi sotto forma di cedola periodica (trimestrale, semestrale o annuale) avrai probabilmente sentito parlare del rateo. Vediamo insieme cos’è il rateo e perché è così importante nelle operazioni di compravendita di obbligazioni.
Rateo: significato
Il rateo è quella parte della cedola di un'obbligazione che matura dall'ultima data di godimento (ad esempio, l'ultimo stacco) fino alla vendita del titolo. In altre parole, corrisponde all'ammontare degli interessi maturati ma non ancora incassati. In una compravendita, questo valore spetta al venditore e si aggiunge al prezzo di mercato del titolo per determinare il prezzo totale di vendita.
Infatti, il valore indicato nel book è il corso secco, ovvero il prezzo che non considera il rateo maturato. Il prezzo effettivo pagato per acquistare l’obbligazione è invece chiamato prezzo tel quel, ed è la somma del corso secco e del rateo.
Come calcolare il rateo
Il calcolo del rateo può avvenire secondo diverse modalità che differiscono in funzione delle basi di calcolo utilizzate dagli emittenti.
Actual/Actual (ICMA)
Il metodo Actual/Actual (ICMA) calcola il periodo che va dalla data di decorrenza degli interessi (inclusa) a quella in cui gli interessi sono dovuti (esclusa), dividendo il numero effettivo di giorni del periodo per il numero effettivo di giorni dell'anno o del periodo cedolare.
Actual/365 (ISDA)
Il sistema Actual/365 calcola il numero effettivo di giorni nel periodo di calcolo degli interessi e lo divide per 365 (o 366 se parte del periodo di calcolo cade in un anno bisestile).
Actual/365 (Fixed):
Questo metodo divide il numero effettivo di giorni nel periodo di calcolo degli interessi per 365.
Actual/365 (Sterling):
Calcola il numero effettivo di giorni nel periodo di calcolo degli interessi diviso per 365, oppure, se la data di pagamento degli interessi cade in un anno bisestile, per 366.
Actual/360
Il metodo Actual/360 divide il numero effettivo di giorni nel periodo di calcolo degli interessi per 360.
30/360
Questo metodo considera un anno di 360 giorni con dodici mesi di 30 giorni ciascuno. Il numero di giorni nel periodo di calcolo degli interessi viene diviso per 360, con le seguenti eccezioni:
- se l'ultimo giorno del periodo di calcolo degli interessi è il 31 di un mese, ma il primo giorno del periodo di calcolo è diverso dal 30 o 31, il mese che include l'ultimo giorno non viene ridotto a 30 giorni;
- se l'ultimo giorno del periodo di calcolo degli interessi è l'ultimo giorno di febbraio, il mese di febbraio non viene esteso a 30 giorni.
Esempio rateo
Vediamo un esempio pratico che utilizza una delle convenzioni di calcolo più comuni: Actual/365 (ISDA).
Immaginiamo un'obbligazione con le seguenti caratteristiche:
- Cedola annuale: 5%
- Data ultimo stacco cedola: 1 gennaio 2024
- Data di calcolo: 1 marzo 2024
- Valore nominale: 1.000 euro
Per calcolare il rateo degli interessi, iniziamo identificando il periodo di calcolo. La data in cui iniziano a maturare gli interessi è il 1 gennaio 2024 e la data di calcolo è il 1 marzo 2024.
Contiamo i giorni nel periodo di calcolo: dal 1 gennaio 2024 al 1 marzo 2024 ci sono 60 giorni (incluso il 1 gennaio, escluso il 1 marzo). Con questa informazione, possiamo procedere al calcolo del rateo degli interessi.
La formula per il calcolo del rateo con la convenzione Actual/365 (ISDA) è:
Applicando i valori del nostro esempio, otteniamo:
Rateo = 50 x 60/365 = 8,22 euro
Il rateo degli interessi maturati dall'1 gennaio 2024 al 1 marzo 2024 è di 8,22 euro.
È importante ricordare che il risultato così ottenuto è il rateo lordo. L’acquirente è tenuto a sottrarre da questo valore le imposte (12,5% in caso di titoli di Stato, 26% per le altre obbligazioni).
Un calcolo speculare si fa nel caso di vendita, con il rateo che viene accreditato, anziché addebitato, sottraendo dal calcolo lordo il prelievo delle imposte.
A cosa serve il rateo?
Considerare il rateo è fondamentale nelle operazioni di compravendita di obbligazioni. Facciamo un esempio pratico.
Immaginiamo un'obbligazione che paga una cedola annuale del 4% ogni 1° gennaio. Se acquisti l'obbligazione il 1° maggio, cioè quattro mesi dopo l'ultima cedola pagata, il titolo ha già maturato interessi per circa un terzo dell'anno (4 mesi su 12). Pertanto, l'1,33% della cedola in corso spetta a chi ti ha venduto l'obbligazione. Ecco perché, quando compri un bond, non paghi solo il prezzo di mercato (e le commissioni della tua banca), ma anche il rateo di cedola.
Allora il rateo di cedola è un costo per chi compra? No, hai solo anticipato quello che incasserai in futuro. Il prossimo 1° gennaio, incasserai interamente la cedola del 4%. Considerando che hai pagato l'1,33% al precedente proprietario, il tuo guadagno netto è 4% - 1,33% = 2,67%. E il 2,67% è esattamente quanto ti spetta per aver detenuto l'obbligazione per circa due terzi dell'anno (8 mesi, dal 1° maggio al 1° gennaio dell'anno successivo).
Facciamo un altro esempio: se acquisti un'obbligazione 100 giorni dopo l'emissione, oltre al prezzo di mercato, devi pagare anche il rateo cedolare maturato. Supponiamo che l'obbligazione abbia una cedola annua del 5% (0,0137% giornaliero). Il rateo maturato sarà:
0,0137%×100=1,37%
Questo importo si aggiunge al prezzo di mercato, ottenendo il prezzo tel quel.
Questi esempi dimostrano l'importanza del calcolo del rateo nelle operazioni di compravendita di obbligazioni, in quanto questo valore influisce direttamente sul prezzo di compravendita dei titoli. Assicurarsi di calcolare correttamente il rateo e considerare le imposte applicabili è fondamentale per operare con cognizione di causa nel mercato obbligazionario.
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