Ribasso diffuso nelle Borse di tutto il mondo. Si rafforza il dollaro

I listini europei si avviano verso un’apertura in calo: il future sull’EuroStoxx scende dell’1,5%. In uscita dal mercato azionario, i capitali vanno alla ricerca di bond in dollari. Pesano i timori per la tenuta della crescita economia.
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Future sull’EuroStoxx 50 è in ribasso dell’1,5%
Senza un motivo particolare, ma per un insieme di motivi tutti noti da tempo, le Borse hanno imboccato la via della discesa in tutto il mondo. E non sembrano intenzionate a fermarsi. Il future sull’indice americano S&P500 perde lo 0,5% dopo che ieri sera a New York l’indice S&P500 ha chiuso in calo 1,19%. Per la Borsa americana settembre è terminato in calo di circa il 5% ed è stato il mese peggiore dal marzo 2020. Il Nasdaq ha chiuso la seduta in calo dello 0,4%.
Stamattina il future sull’EuroStoxx 50 è in ribasso dell’1,5%. Pesanti le perdite in corso sui listini asiatici: a Tokio il Nikkei arretra del 2,1%, la Borsa di Seul scende dell’1,5%, Sidney -2,1%. La Borsa di Hong Kong è chiusa oggi per festività, così come sono chiuse le Borse della Cina che iniziano oggi una settimana di vacanza (Golden Week Holiday).
In uscita dal mercato azionario, i capitali vanno alla ricerca di bond in dollari. Salgono di conseguenza le quotazioni dei titoli di Stato Usa, con il Treasury decennale benchmark scambiato a un rendimento dell’1,48%, da 1,52% di ieri mattina. Il dollaro è scambiato a 1,157 nei confronti dell’euro (ieri 1,160).
Volendo fare un elenco, le cause di questi bruschi aggiustamenti sono le seguenti:
- l’imminente riduzione degli stimoli da parte della Fed;
- segnali di rallentamento dell’economia in Cina e in Usa;
- elevata inflazione;
- difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime e semilavorati per l’industria;
- rincaro delle materie prime e in particolare dei prezzi del petrolio e del gas naturale;
- rischio di maggiori interventi regolatori del governo di Pechino nell’economia del Paese.
Da aggiungere a questo elenco c’è il caso Evergrande, che ha la sua importanza nell’aumentare la percezione del rischio da parte degli investitori.
Il dollaro si rafforza nei confronti dell’euro, che scende a 1,157 (da 1,160 di ieri).
In America il Congresso ha approvato un provvedimento che alza momentaneamente il tetto di spesa del governo, allontanando lo spettro dello shutdown, ma il clima a Washington negli ultimi giorni è decisamente deteriorato. A tenere banco, più che il confronto fra Democratici e Repubblicani, sono gli scontri all’interno del Partito democratico, dove sta andando in scena una serie di ricatti incrociati che fanno capire che i colossali piani di spesa pubblica presentati dal presidente Biden saranno sia rinviati che ridimensionati.
Rischi di venire meno, quindi, un’importante spinta alla crescita, proprio mentre il presidente della Fed , Jerome Powell, afferma (come ha fatto mercoledì al Congresso) che la Banca centrale è impegnata a risolvere “la tensione” fra due situazioni di stress attualmente presenti nell’economia americana: l’alta inflazione e l’alta disoccupazione.
Oggi in Usa saranno diffusi nuovi dati macro importanti, che comprendono l’indice di fiducia dell’Università del Michigan , l’andamento dei redditi personali e l’indice Ism dell’industria.
Il petrolio segna un lieve calo dello 0,2% con il Brent a 78,1 dollari al barile e il Wti a 74,8 dollari.
Oro in ripresa a 1.752 dollari l’oncia, da 1.732 di ieri mattina.
Sale il Bitcoin a 43.700 dollari da 42.100 di ieri.
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Enel - Barclays taglia il target price a 9,80 euro. Mediobanca - I soci che aderiscono al patto di consultazione hanno espresso supporto al piano industriale a alla strategia del Ceo Alberto Nagel e sono disposti a incrementare le loro quote. Lo hanno riferito due fonti a Reuters. Anche Unipol e l'imprenditore francese Vincent Bolloré, con un complessivo 5% del capitale, sostengono il piano e la strategia di Nagel. Generali - Francesco Gaetano Caltagirone arrotonda la sua partecipazione di un altro 0,2% circa portando il suo pacchetto complessivo al 6,4%. MontePaschi - La banca ha dichiarato alla Consob che non c'è nessun aggiornamento da segnalare in merito alla "soluzione strutturale" o operazione di rafforzamento patrimoniale rispetto a quanto comunicato lo scorso 31 agosto. Stellantis - A ottobre lo stabilimento di Melfi lavorerà per l'equivalente di solo sei giorni, a causa dell'impatto della carenza globale di chip sulla produzione. Lo ha comunicato il sindacato Uilm. Salcef - Ha comunicato stamattina di aver chiuso il collocamento di due milioni di azioni di nuove emissione ad un prezzo di 16 euro: controvalore dell'operazione, 32 milioni di euro. La società ha spiegato che l'aumento di capitale è propedeutico al passaggio al segmento Star della borsa di Milano.
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