Roche conferma la guidance e non esclude grosse acquisizioni. Rivediamo il prezzo obiettivo
Il nuovo ad di Roche, Thomas Schinecker, ha aperto alla possibilità di grandi acquisizioni, se giustificate da motivi scientifici e finanziari. L'azione ha registrato un'underperformance rispetto al mercato europeo, ma la società rimane ottimista sul futuro.
Roche non scarta idea di nuove acquisizioni
Durante l'Investor Day della scorsa settimana, il gigante farmaceutico svizzero Roche ha confermato le proprie stime per l'anno in corso. Il nuovo amministratore delegato, Thomas Schinecker (a capo della società da marzo), in un'intervista a un giornale svizzero, ha dichiarato che Roche è disposta a valutare importanti acquisizioni, affermando di avere "un approccio opportunistico verso le acquisizioni; se sono giustificate sia da un punto di vista scientifico che finanziario, possiamo considerarne anche di rilevanti." Mesi addietro, circolavano voci che la società di biotecnologia Roivant Sciences avesse intenzione di vendere a Roche un farmaco sperimentale per le malattie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, in un accordo potenzialmente valutato oltre $7 miliardi, ma nessuna delle due aziende ha commentato in merito.
Roche ha una storia consolidata di acquisizioni che hanno generato valore. Retrospettivamente, il prezzo pagato per le acquisizioni non è mai risultato eccessivo, sia in termini di prodotti (dal punto di vista scientifico) che di contributo finanziario ottenuto. Il processo di integrazione è sempre stato gestito efficacemente, ottenendo le sinergie previste. L'ad Schinecker ha anche sottolineato che Roche ha la flessibilità strategica e finanziaria necessaria per intraprendere acquisizioni significative.
Dal punto di vista finanziario, Roche è "sotto indebitata" con un rapporto Debito Netto/Ebitda di circa 0,75 volte. Potrebbe tranquillamente aumentare tale rapporto a 1,5, senza problemi di valutazione da parte delle agenzie di rating: ciò significherebbe poter disporre di Chf 17/18 miliardi di liquidità.
L'anno scorso, Roche ha generato Chf 13 miliardi di flusso di cassa netto, in calo dai Chf 15,6 miliardi del 2021, ma quest'anno si prevede circa Chf 15 miliardi, e Chf 16 miliardi nel 2024. Sommando il potenziale nuovo debito e un anno di flussi di cassa, Roche potrebbe avere a disposizione circa Chf 32 miliardi, con l'opzione di utilizzare le proprie azioni per finanziare parte di un'eventuale acquisizione.
Considerando livelli depressi del prezzo dell'azione Roche, riteniamo che una potenziale acquisizione sarebbe ben vista dal mercato.
Pipeline promettente
Nel corso dell'Investor Day, il management ha sottolineato la pipeline promettente di nuovi prodotti, l'investimento costante in Ricerca & Sviluppo e le significative opportunità di medio termine legate all'evoluzione del settore, soprattutto grazie alla biotecnologia.
Il seguente grafico mostra come l'azione Roche abbia registrato una prestazione inferiore rispetto al mercato europeo da fine anno scorso.
Le ragioni di questa underperformance sono molteplici: principalmente a causa di sfide nel settore farmaceutico, rivelatosi quest’anno uno dei peggiori a livello globale, ma anche per alcune notizie negative riguardanti nuovi farmaci e la mancanza di catalizzatori (eventi positivi in grado di far muovere al rialzo l'azione). Escludendo il business legato al Covid, la crescita di quest'anno è stata abbastanza buona.
Il grafico sottostante evidenzia i volumi di contrattazione e le valutazioni degli analisti, che rimangono complessivamente positivi.
Valutazione e nuovo prezzo obiettivo
Come alcuni analisti delle banche d'affari, abbiamo rivisto al ribasso il nostro prezzo obiettivo. Tuttavia, manteniamo un'opinione positiva su Roche, in particolare considerando gli attuali livelli di quotazione riteniamo che il rapporto tra rischio e rendimento sia particolarmente attraente.
La decisione di ridurre il prezzo obiettivo, pur mantenendo una visione positiva, deriva dalla constatazione che nel breve termine sono emerse alcune notizie negative, senza contrappeso di notizie positive. Inoltre, le valutazioni dell'intero settore hanno subito un de-rating (riduzione). Pertanto, il nostro precedente prezzo obiettivo di Chf 380 potrebbe apparire "troppo di medio/lungo termine".
Attualmente, la media delle stime degli analisti si attesta intorno a Chf 320, mostrando una tendenza al ribasso da maggio 2022, quando aveva raggiunto un picco leggermente superiore ai Chf 400. Noi abbiamo deciso di abbassare il nostro obiettivo da Chf 380 a Chf 340.
Dal punto vista dell'analisi tecnica, l'azione sembra essersi stabilizzata. Diversi indicatori, tra cui il nostro preferito, il TD Sequential di Thomas Demark, suggeriscono che l'azione sia attualmente in una situazione di significativo ipervenduto. A questi livelli il titolo tratta a 13,5 volte gli utili previsti per il 2023, 12,4 volte quelli del 2024, con un dividend yield del 3,7% e un Equity Free Cash Flow Yield dell'8%.
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