Saipem, assoluzione in Algeria ‘positiva’ secondo gli analisti


La società era stata accusata di maggiorazione dei prezzi all’interno di una gara risalente al 2008 ma il Tribunale di Algeri ha annullato tutte le ammende e rigettato le richieste di risarcimento già decise nei mesi passati.


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Assoluzione per Saipem

Arrivata l’assoluzione per Saipem in Algeria in relazione alla partecipazione della società italiana in una gara datata 2008 per gli studi di competitive FEED in relazione al progetto Rhourde Nouss QH.

Il procedimento penale era stato avviato alla fine del 2022 e questa mattina Saipem ha annunciato che la corte d’Appello di Algeri, alla luce degli elementi oggettivi argomentati dalla difesa dell’azienda italiana, in favorevole riforma della decisione di primo grado, ha esteso l’assoluzione della società da tutti i capi di incolpazione e, per l’effetto, ha annullato le ammende e rigettato le richieste di risarcimento già comminate in primo grado dal Tribunale della stessa città.

Analisti positivi

“Si tratta chiaramente di una buona notizia” per Saipem, commentano da Banca Akros, i cui analisti confermano la raccomandazione ‘buy’ sul titolo della società petrolifera, con prezzo obiettivo a 1,9 euro.

A gennaio, ricordano gli analisti di Equita Sim, “Saipem era stata ritenuta responsabile del reato di ‘maggiorazione dei prezzi’ per una sanzione pecuniaria pari a circa 34 mila euro ed erano state accolte domande di risarcimento a suo sfavore per 170.000 euro”.

Dalla sim milanese mantengono una raccomandazione ‘hold’ sul titolo, con target price a 1,55 euro, mentre da WebSim Intermonte confermano il giudizio ‘interessante’, con prezzo obiettivo di 2,0 euro.

Titolo incerto

A Piazza Affari, intanto, il titolo Saipem viaggia intorno la parità a 1,491 euro per azione, indebolito anche dal calo del prezzo del petrolio.

Il greggio WTI scende a 82 dollari al barile dopo la crescita delle scorse settimane seguite al taglio inaspettato della produzione OPEC+, mentre il Brent torna sotto quota 86 dollari.

La crescita del petrolio nel 2023 ha permesso al titolo Saipem di guadagnare oltre il 26% nel corso da inizio anno dai 1,18 euro dei primi giorni di gennaio.

Previsioni sul petrolio

Nel rapporto mensile di aprile (OMR) pubblicato venerdì scorso, l’IEA segnalava che la decisione dell’OPEC+ “rischia di aggravare un previsto deficit di offerta di petrolio nel secondo trimestre 2023 e di aumentare i prezzi del petrolio”.

L’IEA si attende ora un deficit sul mercato del greggio di circa 800 mila bg nel 2023, che potrebbe raggiungere i 2 mbg nel quarto trimestre di quest’anno, quando nel report di marzo il deficit di offerta era atteso a 400.000 bg sul 2023.Inoltre, l’IEA prevede che la domanda mondiale di greggio salirà di 2 mbg nel 2023 (previsione invariata rispetto al report di marzo) per complessivi 101,9 mbg.“Il quadro delineato dalla IEA è favorevole ad un ulteriore recupero dei prezzi del greggio a partire nel secondo semestre 2023”, prevedono da Equita Sim, i cui esperti spiegano che “$80/bbl di prezzo medio del Brent nel 2023 ci sembra relativamente conservativa (YTD=$82/bbl)”.

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