Saipem in luce tra balzo del petrolio e contratto di Subsea 7

Il titolo del gruppo italiano è tra le migliori del Ftse Mib di oggi con i prezzi del greggio che tornano a crescere e il contratto ottenuto da Subsea 7 in Australia.
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Azioni Saipem in verde
Saipem protagonista oggi, tra le migliori blu chip del Ftse Mib (+0,50%) di questa mattina. Il titolo della società guadagna il 2% dopo circa due ore di scambi, salendo fino a toccare un massimo di 2,374 euro.
Nonostante il balzo odierno, il 2025 resta negativo per le azioni Saipem, in flessione dell’11% rispetto ai 2,66 euro di inizio gennaio.
I 16 analisti censiti da MarketScreener indicano una raccomandazione media buy sul titolo del gruppo, con un target price medio di circa 3,09 euro (max 3,54 euro, min. 2 euro), per un potenziale upside di circa +30% sul target medio e quasi +50% sul target massimo.
Escalation petrolifera
Stamattina i prezzi del petrolio sono tornati a correre dopo il blocco petrolifero imposto da Donald Trump verso il Venezuela, ulteriore mossa deciso dal presidente USA dopo il sequestro di una petroliera venezuelana avvenuto la scorsa settimana da parte delle forze statunitensi.
"Il Venezuela è completamente circondato dalla più grande Armata mai radunata nella storia del Sud America", ha scritto ieri Trump sui social media, aggiungendo che "Diventerà sempre più grande e lo shock per loro sarà mai visto prima".
"Trump intende imporre, in modo del tutto irrazionale, un presunto blocco militare del Venezuela con l'obiettivo di rubare le ricchezze che appartengono alla nostra patria", ha dichiarato il governo venezuelano in una dichiarazione pubblicata ieri sull'account Telegram della vicepresidente Delcy Rodríguez. "Il Venezuela riafferma la sua sovranità su tutte le sue risorse naturali", ha aggiunto.
Nuovo contratto per Subsea 7
Una notizia positiva per Saipem arriva dall’Australia, dove Subsea 7, società quotata a Oslo che ha in corso una fusione con il gruppo italiano, ha annunciato un'importante assegnazione da parte di Chevron. Il contratto riguarda l'installazione sottomarina nell'ambito del progetto Gorgon Stage 3 (GS3), al largo dell'Australia. Subsea7 definisce un contratto di importo considerevole come compreso tra 150 e 300 milioni di dollari.
L'ambito di lavoro di Subsea 7 include la gestione del progetto, l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione, il trasporto, l'installazione e la messa in servizio preliminare delle apparecchiature sottomarine e delle relative infrastrutture presso il GS3, a 1.350 m di profondità.
La gestione del progetto e i lavori di ingegneria inizieranno immediatamente dalla sede di Subsea 7 a Perth, in Australia, con il supporto dei colleghi di Kuala Lumpur, in Malesia, e Parigi, in Francia. L'avvio delle operazioni offshore è previsto per il 2028.
"Questo progetto segna un traguardo importante e rafforza il nostro impegno strategico a lungo termine con Chevron", sottolineava David Bertin, Vicepresidente Senior di Subsea7 Global Projects Centre East.
Bank of America torna su Saipem
Intanto, gli analisti di Bank of America hanno ripristinato la copertura di Saipem con il rating ‘buy’, prevedendo un "forte" potenziale di crescita fino al 2026 e oltre, nonostante i prezzi del petrolio più bassi
Il portafoglio contratti "record" dell'appaltatore energetico e la pipeline di opportunità di gara offshore offrono un "elevato grado di visibilità", afferma il broker.
Il potenziale di rialzo è di circa il 50% con un target price di 3,4 euro, con margini in espansione fino al 2030, aggiunge.
BofA stima che l'EBITDA di Saipem nel 2026 dovrebbe aumentare del 20% su base annua e che i ricavi del 2026 siano in aumento del 5% su base annua. Il margine EBITDA nel 2030 salirà al 14% dal 9% del 2024, osserva BofA.
“La proposta di fusione con la norvegese Subsea 7, il cui completamento è previsto per la seconda metà del 2026, potrebbe aggiungere un ulteriore 2%-3% tramite Subsea7”, aggiungono da BofA.
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