Saipem, rumor su nuovi contratti da Saudi Aramco. Fiducia da S&P

Le commesse ottenute dal gigante saudita avrebbero un valore di un miliardo di dollari che andrebbero ad incrementare un portafoglio ordini già notevole per la società italiana, spiegano gli analisti.
Saipem e Saudi Aramco
Dopo i contratti ottenuti a luglio, Saipem potrebbe ottenerne di nuovi da Saudi Aramco. L’indiscrezione è pubblicata da Il Sole 24 Ore, secondo il quale la società potrebbe ottenerne due nuovi relativi ad alcuni giacimenti offshore di Marjan e Zuluf per un valore totale di un miliardo di dollari e si tratterebbe di contratti offshore di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione.
“La nuova commessa andrebbe a rimpinguare un portafoglio ordini già notevole”, sottolineano gli analisti di WebSim Intermonte che rafforzano la loro view positiva su Saipem, con giudizio ‘molto interessante’ e un target price fissato a 3 euro rispetto ai 2,03 euro di questa mattina (+1,60%).
Dal secondo semestre del 2023 i progetti offshore hanno superato il 50% del backlog di Saipem, grazie alla forte domanda nel segmento”, stimano da Equita Sim (giudizio ‘hold’ con target price a 2,25 euro sul titolo), secondo la quale la raccolta ordini del business offshore E&C (divisione Abs) risulta pari a 7 miliardi nel 2024, dopo i 3,5 miliardi del primo semestre 2024.
Fiducia da S&P
Intanto, ieri Standard&Poor’s migliora il proprio giudizio su Saipem, in particolare sul profilo di credito stand-alone (Sacp) della società, portandolo da ‘BB’ a ‘BB+’.
Gli analisti dell’agenzia valutano “solida” la performance della società prevista nei prossimi due anni, ritenendo che “la crescita dell'Ebitda fino al 40% nel 2024, si tradurrà in una riduzione della leva finanziari, con un rapporto fondi da operazioni (Ffo)/ debito superiore al 45% per quest'anno, contro il 37,6% del 2023”.
Il rating a lungo termine su Saipem è confermato a ‘BB+’ e “l’outlook stabile riflette la nostra aspettativa che la forte performance di Saipem nei prossimi due anni consentirà all'azienda di continuare a ridurre il debito e di creare spazio per il rating", chiosano gli esperti.
Da S&P, inoltre, spiegano che se Saipem è una consociata strategica di Eni, “tuttavia, dopo la vendita da parte di Eni di una quota del 10% di Saipem, abbiamo rimosso un notch di supporto al gruppo che avevamo precedentemente incorporato nel nostro rating su Saipem”.
“La conferma del rating da parte di S&P riflette le attese di una solida performance nei prossimi due anni, che dovrebbe consentire all'azienda di continuare a ridurre il debito e di aumentare il margine di manovra del rating”, spiegano da WebSim.
Il buyback
Nel newsflow relativo a Saipem ieri emergeva l’avvio del programma di acquisto di azioni ordinarie della società avente oggetto un numero massimo di 18.620.000 azioni da destinare a servizio dell'attribuzione 2024 del Piano di incentivazione variabile di lungo termine 2023-2025, in esecuzione di quanto deliberato dall'assemblea degli azionisti il 14 maggio 2024 e comunicato in pari data. Gli acquisti nell'ambito del programma dovranno essere effettuati entro il termine massimo stabilito in 18 mesi.
Tenuto conto della quotazione del titolo Saipem alla data del 2 agosto 2024, il potenziale esborso massimo per l'acquisto delle azioni oggetto del programma è stimato in circa 40.220.000 euro.
“Si tratta di una news positiva che conferma il cambio di passo del gruppo, dopo le vicissitudini degli anni scorsi”, scrivono da WebSim, dopo aver alzato leggermente le stime di Ebitda dell'Offshore E&C e abbassato leggermente quello dell'Onshore E&C e Offshore Drilling a seguito dei risultati semestrali. Bottom line 2024 abbassata del 10% circa per maggiori ammortamenti e oneri finanziari.
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