Salesforce: risultati buoni, ma Microsoft e Oracle ci piacciono di più


Salesforce cede il 6% a Wall Street dopo l’annuncio che Bret Taylor lascerà il posto di co-amministratore delegato. Nonostante i pareri positivi di gran parte degli analisti, riteniamo che la valutazione sia un pò alta e a premio su altri software come Oracle e Microsoft.


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La società americana di cloud computing ha riportato ieri a mercato chiuso i conti del trimestre. Nonostante i risultati nel complesso buoni, il titolo è in ribasso del 6%. A scatenare le vendite la notizia che Bret Taylor lascerà la carica di Co-Amministratore Delegato, e il fondatore Marc Benioff rimarrà l'unico amministratore delegato.

"Dopo molta riflessione, ho deciso di tornare alle mie radici imprenditoriali" ha affermato Taylor.

"Gli investitori probabilmente assumevano che Taylor sarebbe rimasto per il medio termine, la sua partenza solleva dubbi sul perché della decisione e su come la leadership operativa verrà suddivisa e delegata", ha commentato Steve Koering, analista di Smbc Nikko Securities.

Taylor era stato nominato Co-Amministratore Delegato nel novembre 2021, dopo aver ricoperto il ruolo di responsabile operativo e dello sviluppo dei prodotti. La sua presenza è stata determinante nella decisione di acquisire la piattaforma avanzata di collaborazione aziendale Stack Technologies per $27,7 miliardi.

Taylor è inoltre tra i creatori di Google Maps e gli viene dato credito anche per il pulsante "Like" di Facebook.

Trimestrale e guidance

Per il trimestre la società ha registrato ricavi in crescita del 14,3% a $7,84 miliardi, $10 milioni sopra consensus, Utili Per Azione a $1,40, $ 0,18 sopra consensus, ossia una crescita del 10% anno/anno rispetto alle aspettative di un declino del 5%.

Una metrica importante e capace di fornire una buona indicazione della visibilità del business per le società di software è la CRPO (Current Remaining Performance Obligation) ossia i lavori sotto contratto da terminare e non ancora riconosciuti come ricavi dal punto di vista contabile: per Salesforce sono pari a $20,9 miliardi, in rialzo dell'11% anno su anno (+15% a parità di cambi).

Per trimestre in corso il management si aspetta ricavi tra $7,93 e 8 miliardi rispetto al consensus di $8 miliardi. Per l’anno fiscale, che si conclude a gennaio 2023, i ricavi sono attesi tra $30,9 e $31 miliardi, in linea con consensus di $31 miliardi e in rialzo del 17% anno/anno (+20% anno/anno); gli Utili per Azione sono attesi tra $4,92 e 4,94, meglio del consensus di $4,73 e in crescita del 16% per quanto riguarda il flusso di cassa operativo.

La view positiva degli analisti

Salesforce è una società molto amata dagli analisti: l'80% ha sul titolo un giudizio positivo/di acquisto, con un prezzo medio obiettivo di $218.

L'analista di Rbc Capital Market (che sul titolo mantiene la raccomandazione di "acquisto" con prezzo obiettivo di $200) afferma che il breve termine appare impegnativo e debole, ma Salesforce continua a piacergli nel lungo termine, considerando la leadership della società in segmenti chiave del software, il potenziale consolidamento della spesa in IT da parte delle aziende su pochi fornitori, e multipli fattori di crescita.

Barclays (giudizio "Buy" e prezzo obiettivo a $180) si aspetta una salutare crescita che continuerà insieme ad attraenti opportunità di cross-selling con nuovi prodotti come l'integrazione del Cloud e della parte Analitica.

Oppenheimer (giudizio "Buy" con prezzo obiettivo $200) ritiene che i fondamentali del business siano robusti e potrebbero anche migliorare con l'adozione di Saas (Software as a Service, ossia il software distribuito via Cloud senza essere installato sui dispositivi Hardware delle società) che si espande nelle tecnologie di data analytics.

Raymond James (giudizio "Buy" con prezzo obiettivo $200) crede che mentre la società sta intraprendendo le azioni necessarie per raggiungere i suoi obiettivi di margini e flussi di cassa in un difficile quadro macroeconomico, l’addio di Bret Taylor crei una nuova "increspatura nella narrativa".

Valutazione e prezzo obiettivo

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