Scende la volatilità, salgono le borse

L'indice VIX è arrivato venerdì sui minimi da inizio anno. Nvidia e Amd hanno accettato di pagare al governo americano il 15% dei ricavi realizzati dalle vendite dei loro chip in Cina, in cambio, l'amministrazione Trump dovrebbe concedere licenze all'export dei semiconduttori.
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Le borse sono reduci dalla miglior settimana degli ultimi due mesi e mezzo, il Nasdaq è di nuovo sui massimi storici e la discesa sui minimi da inizio anno della volatilità contribuisce a tenere alta la propensione al rischio. Il toro non dà segni di stanchezza e i future di Wall Street sono positivi, dovrebbero aprire in lieve rialzo anche i mercati azionari dell’Europa.
CHIP E TECH
I grandi nomi dell’alta tecnologia restano i protagonisti: cambiano i nomi sempre dal settore arrivano le spinte risolutive, Apple, da parecchio tempo dormiente, ha messo a segno la miglior settimana dal 2020.
La notizia del fine settimana, per quanto riguarda l’ambito tech, arriva dall’industria dei semiconduttori. Nvidia e Amd hanno accettato di pagare al governo americano il 15% dei ricavi realizzati dalle vendite dei loro chip in Cina, in cambio, l'amministrazione Trump dovrebbe concedere licenze all'export dei semiconduttori. A riportarlo sono varie testate, tra cui il Financial Times e il Wall Street Journal.
RICCHI&POVERI
David Kostin, capo stratega azionario statunitense di Goldman Sachs, sottolinea il divario tra i vincitori e i perdenti del mercato azionario in una nota intitolata “Le prospettive di qualità in un mercato tra ricchi e poveri”.
Kostin, citato da Bloomberg nel fine settimana, scrive che Wall Street ha privilegiato i titoli legati all'intelligenza artificiale, alle grandi capitalizzazioni e all'industria, evitando quelli difensivi e a bassa capitalizzazione. Gli acquisti a senso unico hanno spinto le valutazioni relative a livelli estremi: da una parte le società di “qualità”, quelle con margini di profitto elevati e bilanci solidi, dall’altra, quelle con bassa redditività e bilanci deboli. “Il 20% dei titoli dell'S&P 500 con la migliore qualità è attualmente scambiato con un premio P/E del 57% rispetto ai titoli di qualità inferiore”, poche volte si è arrivati a questa esasperazione negli ultimi trent’anni.
UCRAINA: SUMMIT A 2 (+1)
In vista del summit Trump-Putin di venerdì in Alaska, diversi Paesi europei chiedono a Washington di incrementare "al massimo livello" su Mosca, anche con la minaccia di nuove sanzioni, lo scrive l’Ansa. La posizione è emersa dalla videoconferenza degli ambasciatori dei 27 sull'Ucraina svoltasi ieri pomeriggio. Nel corso della call, la Gran Bretagna ha riferito gli esiti dell’incontro avvenuto poche ore prima nel Kent, tra il ministro degli Esteri britannico David Lammy, il vicepresidente statunitense J.D. Vance, alti funzionari della Commissione europea e rappresentati diplomatici di Italia, Francia, Germania, Polonia e Finlandia.
Tra gli ambasciatori è emersa la richiesta che eventuali cessioni territoriali ucraine dovranno far parte di un accordo complessivo da negoziare dopo il cessate il fuoco, come richiesto da Kiev, e non costituire una precondizione per fermare le ostilità, come invece pretende Mosca. Qualsiasi futuro cessate il fuoco, inoltre, dovrà essere accompagnato da misure punitive severe in caso di violazioni, per impedire a Mosca di ottenere benefici economici dalla pace per poi riprendere il conflitto.
Per il momento, le diplomazie di Stati Uniti e Russia lavorano alla preparazione del meeting a due, anche se, dopo il pressing degli Europei a sostegno della partecipazione dell’Ucraina al negoziato, qualcosa di muove. La Casa Bianca sta lavorando a un "calendario e cose del genere per stabilire quando" Donald Trump, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "potrebbero sedersi e discutere la fine del conflitto". Lo ha detto il vicepresidente JD Vance, secondo indiscrezioni riportate da Cnn.
Il petrolio Brent è sceso verso i 66 dollari al barile, dopo aver registrato un calo del 4,4% la scorsa settimana, il West Texas Intermediate è poco sopra i 63 dollari. Un accordo di pace con l'Ucraina potrebbe porre fine alle sanzioni sulle forniture dalla Russia, aggravando potenzialmente le previsioni di eccesso di offerta per la fine dell'anno.
“Raggiungere un accordo sarà estremamente difficile”, ha affermato Robert Rennie, responsabile della ricerca sulle materie prime e sul carbonio presso Westpac Banking Corp. "Supponendo che alla fine riusciremo a risolvere questa situazione, il Brent scenderà sotto i 65 dollari, con il rischio che possiamo vedere un prezzo inferiore ai 60 dollari" alla fine del quarto trimestre, ha affermato.
In Asia Pacifico, è chiuso per festività il mercato finanziario del Giappone. In rialzo le borse della Cina: in luglio si è arrestata la spinta deflazionistica.
TITOLI
Mediobanca, Banca Generali, Generali. Il proxy advisor Iss conferma la raccomandazione di voto a favore dell'Ops in occasione dell'assemblea del 21 agosto. Sarebbero quattro su 10 i consiglieri di Generali nominati nella lista di Mediobanca che per iscritto avrebbero confermato di essere stati informati prima della loro nomina del lancio dell'Ops su Banca Generali, scrive Il Messaggero domenica citando "diverse fonti" anonime. E' fissata per oggi la record date in vista dell'assemblea dei soci Mediobanca del 21 agosto chiamata a deliberare sull'Ops per Banca Generali. Anche il proxy adviser Pirc ha raccomandato voto favorevole in assemblea, scrive domenica la Repubblica. Intesa Sanpaolo. Il nuovo protocollo Acri-Mef dovrebbe essere pronto per la Giornata del Risparmio in ottobre, scriva La Stampa sabato. La quota del patrimonio delle fondazioni investita in titoli bancari dovrebbe salire al 44% dal 33%, in modo da consentire agli enti di mantenere partecipazioni azionarie il cui valore si e' impennato negli ultimi anni. La bozza di accordo modifica inoltre le regole per il calcolo dell'eventuale eccedenza da dismettere e allunga i tempi di vendita. Telecom Italia. L'AD Pietro Labriola ribadisce in un'intervista a ClassCnbc pubblicata sabato da MilanoFinanza che una maggiore concentrazione del settore e' irrinunciabile perché le aziende di tlc smettano di bruciare cassa e sostengano investimenti infrastrutturali come le reti 5G di nuova generazione. Per Labriola sarebbe importante se la Francia spingesse la Ue a rivedere le regole per il consolidamento di mercato. Banche/Assicurazioni. Il governo lavora per ridefinire la norme sulle garanzie pubbliche sui prestiti del Fondo per le Pmi gestito da Mcc, scrive Il Sole 24 Ore domenica. Tra le ipotesi di lavoro, l'obbligo di stipula di polizze catastrofali per l'accesso alle coperture e nuovi controlli a carico delle banche, come verifiche su contributi versati e rispetto delle norme antiriciclaggio.
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