Schneider Electric, ottimamente posizionata per presente e futuro

Schneider Electric, ottimamente posizionata per presente e futuro

Schneider Electric archivia positivamente il 2022 nonostante le difficoltà a livello generale, e fornisce una solida guidance per l'anno in corso.

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Il 2022 di Schneider Electric si è concluso molto bene fornendo anche una guidance piuttosto forte sul 2023, frutto di un'elevata visibilità del business, nonostante le grandi incertezze e debolezze a livello macroeconomico che hanno caratterizzato l’anno appena concluso.

Riteniamo Schneider Electric uno tra i gruppi industriali meglio posizionati al mondo per la nuova rivoluzione industriale Industry 4.0 e forse la meglio posizionata per i cambiamenti energetici in atto, in particolare la gestione di una migliore efficenza energetica. Il business della società è esposto a tematiche e investimenti poco correlati con il ciclo economico.

2022 e guidance 2023

Nel 2022 Schneider Electric ha registrato ricavi a Eur 34 miliardi, in crescita del 18% (12% a livello organico), Ebitda a Eur 6 miliardi in crescita del 21% (14% a livello organico) con quindi un ulteriore espansione dei margini Ebitda arrivati al 17,6% (un aumento di 40 punti base).

Per il 2023 il management ha fornito una guidance di crescita organica dei ricavi tra il 9 e 11% con un’espansione dei margini Ebitda di 50/80 punti base, che si traduce in una crescita dell'Ebitda a livello organico attesa tra il 12 e 16%.

Il management ha confermato tutti i target del piano industriale 2022/2024 e le ambizioni di lungo termine. Consideriamo conservativa la guidance sul 2023 e riteniamo che sarà alzata ulteriormente durante l'anno, come spesso accaduto in passato.

Valutazione e prezzo obiettivo

A questi livelli il titolo tratta a 20 volte gli utili attesi nel 2023, 2% dividend yield, 6% Free Cash Flow Yield.

Per ora manteniamo il nostro prezzo obiettivo di Eur 180, relativamente alto rispetto alla media degli analisti anche dopo i rialzi post risultati e guidance. Barclays passa a Eur 170 da 160, Credit Suisse ha aumentato il prezzo obiettivo a Eur 180 da 160, Citigroup target price al rialzo a Eur 155 da 150, Deutsche Bank target price aumentato a Eur 170 rispetto ai precedenti 150.

Ci troviamo in uno di quei casi in cui gli analisti "rincorrono l'azione" che per noi è un'ulteriore fattore positivo.

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