Semiconduttori, tra turbolenze e assestamenti

Il settore dei semiconduttori ha subito recentemente un ulteriore brusco ribasso anche dovuto alla recente guidance molto deludente di Micron. Nella conference call a margine dei risultati, il management ha sottolineato che il grosso problema è dato dai PC stimati in ribasso del 10% rispetto all’anno scorso. Come alcuni analisti, riteniamo che il calo potrebbe essere anche più pronunciato. Gartner, che riteniamo essere la più seria ed affidabile società di ricerche di mercato in ambito tecnologico insieme ad IDC, recentemente ha affermato di prevedere un calo del 9,5% dei PC, che rimane un mercato ancora molto importante per i chip di memoria.

Tra le debolezze citate dal management anche il mercato dei telefonini, soprattutto nella fascia medio/bassa, mentre sono andati meglio quelli di alta gamma. Ciò si può incrociare con i recenti dati di vendita del mercato cinese di maggio che, anche a causa dei lockdown, hanno assistito a un calo del 14% anno su anno (fonte IDC)  con vendite di iPhone però stimate in rialzo del 13% dall'analista di Ubs, David Vogt, portando la quota di mercato di Apple al 16,4%.

Come abbiamo scritto il segmento dei semiconduttori di memoria ha le sue particolarità rispetto al resto del settore.

Sembra che il chipmaker Qualcomm non perderà l'importante business dei modem chip presso Apple che avrebbe abbandonato il progetto di realizzare 5G modem chip proprietari.

Questo sarebbe stato il più grosso rischio per gli investitori su Qualcomm che a questi livelli è davvero a buon mercato considerando l'elevata e visibile crescita che ha davanti a sé: come abbiamo scritto non solo dal superciclo 5G ma anche dai "nuovi" business in primis IoT( internet delle cose) e automotive.