ServiceNow: valido player nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale
Tra i protagonisti dell'AI, ServiceNow offre interessanti opportunità d'investimento.
ServiceNow è una società di software che sta emergendo come un attore importante nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale, beneficiando notevolmente di questa tecnologia per la crescita dei ricavi. È una società piuttosto grande in termini di capitalizzazione di mercato ed è già profittevole. La sua valutazione risulta quindi ragionevole, considerando la prospettiva di una crescita continua.
Ci sono altre società software altamente esposte all'AI, e la ben nota Katy Woods sta puntando molto su questo segmento, come ha dichiarato in interviste recenti. Ha anche ammesso di aver venduto una parte delle azioni di Nvidia troppo presto, all'inizio dello scorso anno.
Non perdere di vista la valutazione
Come abbiamo già sottolineato in passato, nel nostro approccio consideriamo attentamente la valutazione. A volte questo ci fa perdere opportunità di guadagno rapido, ma ci protegge anche dai grandi crolli.
Evitiamo generalmente di investire in società che trattano a multipli sui ricavi molto elevati e non ancora profittevoli (o poco), a meno che ci siano circostanze eccezionali. Abbiamo imparato dall'esperienza che in questi casi, le azioni possono crollare drasticamente se le alte aspettative di crescita dei ricavi e di profittabilità non vengono soddisfatte.
È anche fondamentale considerare che quando si investe in un segmento di business emergente con un alto potenziale di crescita bisogna far attenzione alle relative piccole società che stanno cavalcando la crescita esplosiva: se le prospettive sono molto solide nel medio termine, anche i grandi player entreranno nel mercato. Un esempio è il settore della telemedicina e dell'assistenza sanitaria virtuale, dove Teladoc, molto citata per un certo periodo da Katy Woods come uno dei suoi investimenti promettenti, ha assistito all'ingresso di Microsoft e all'acquisizione da parte di Larry Ellison di Cerner per 28 miliardi di dollari in contanti.
ServiceNow, uno sguardo alla società
Ora, perché ci piace ServiceNow?
La tecnologia è di alta qualità e complessa, al punto da rendere cruciale il giudizio del nostro consulente tecnico. La loro piattaforma digitale sfrutta l'AI per aiutare le aziende a ottimizzare i loro sistemi informatici, in particolare a gestire in modo efficiente i cambiamenti che ora sono solo agli albori.
ServiceNow è stata fondata nel 2004 con una visione orientata al Cloud e su altre previsioni a medio termine sulla tecnologia, e si è quotata nel 2012. Il fondatore Fred Luddy e il suo team hanno dimostrato grande capacità nel prevedere l'evoluzione tecnologica. Come Steve Jobs, Larry Ellison, Mark Zuckerberg e Bill Gates, anche Luddy ha abbandonato l'università, perché toglieva tempo alla sua passione di programmatore. Abbastanza nota la frase di Bill Gates: "Fui bocciato in alcune materie agli esami, ma il mio amico le passò tutte. Ora lui è un ingegnere alla Microsoft, mentre io sono il proprietario".
ServiceNow ha una capitalizzazione di mercato di 154 miliardi di dollari, è priva di debito e ha una cassa netta di 5 miliardi di dollari. Quando una società di software ha del debito, soprattutto se si tratta di una società di certe dimensioni, significa che qualcosa non sta funzionando.
L'azione tratta a 58 volte gli utili per azione attesi nel 2024. Nel 2023, ServiceNow ha generato quasi 9 miliardi di dollari di ricavi e sono attesi "solo” a poco meno di 11 miliardi nel 2024. La crescita media dei ricavi negli ultimi 5 anni è stata del 30%, mentre l'EBITDA è cresciuto oltre il 60%. Negli ultimi 3 anni, la crescita dei ricavi è stata del 26% e quella dei profitti operativi del 45%.
Un elemento cruciale della nostra tesi di investimento è l'analisi dei margini di profitto. Negli ultimi 5 anni, i margini operativi medi sono stati del 3,5%, ma negli ultimi 12 mesi sono saliti al 7,6%. La società riporta ora un margine operativo "adjusted" intorno al 29%. Come con l'Ebitda adjusted utilizzato da varie società, preferiamo non dare troppa importanza ai numeri “adjusted”, in quanto capire quanto e come sono "aggiustati" è un esercizio molto complesso (specialmente per società software) e anche forse non significativo. In ogni caso i margini operativi che abbiamo riportato, ossia quelli dei bilanci con la rigorosa applicazione delle regole contabili, sono molto bassi per una società software. Vi è quindi un enorme spazio per l'espansione dei margini operativi, con utili per azione che cresceranno molto più dei ricavi. Un aspetto che non può essere "aggiustato" è il flusso di cassa netto, ossia i contanti che entrano nelle casse dell'azienda. Per ServiceNow questo valore è molto buono, come deve essere per una società software di qualità, misurato come conversione dei ricavi in flusso di cassa netto.
I risultati finanziari rilasciati ieri, 24 gennaio, sono stati ancora una volta molto buoni, superando le aspettative del mercato e con una revisione al rialzo della guidance per l'anno in corso. In particolare, le metriche osservate nelle società software per valutare la "visibilità del business" sono molto positive, ossia semplificando il "portafoglio ordini nella sua interezza".
Abbiamo stabilito un prezzo obiettivo di $950 per ServiceNow e abbiamo aumentato ulteriormente la nostra posizione nel portafoglio. Alla chiusura di ieri, l'azione ha raggiunto $763, registrando un aumento dell’1,3% nella giornata.
I cercatori d'oro vincenti
Nella "Corsa all'Oro" tra Ottocento e Novecento negli Stati Uniti, chi fece più soldi nel complesso non furono i cercatori d'oro, ma chi forniva le pale. Di riflesso, il miglior modo per esporsi all’AI riteniamo sia tramite i produttori di chip, come Nvidia e AMD. Di conseguenza, anche i produttori di macchinari per la produzione di chip altamente avanzati, come Asml, Lam Research, Applied Materials e Klac, offrono opportunità interessanti (vi sono poi società più piccole collegate, ad esempio Photonics).
Ciò non toglie che vi siano opportunità per "cercatori d'oro" nell'ambito dell'AI, come con Microsoft, che consideriamo “il futuro re dell'Intelligenza Artificiale” nel settore software. Cogliamo l’occasione per confermare il nostro prezzo obiettivo su Microsoft (visibile sulla scheda dedicata e che abbiamo più volte aumentato), per cui non riteniamo che l'azione dopo tutto ciò che ha fatto sia ora cara.
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