Settore bancario italiano sotto la lente degli analisti


I report di Morgan Stanley, Fitch Ratings e di WebSim Intermonte confermano la loro fiducia sulle banche della penisola mentre proseguono le incertezze sul settore a seguito dei risultati delle elezioni europee, in particolare in Francia.


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Settore ancora debole

Titoli bancari ancora in difficoltà dopo la giornata di ieri, caratterizzata dalla reazione del mercato ai risultati delle elezioni europee e il conseguente annuncio delle elezioni in Francia a causa della sconfitta evidente del partito del Presidente Emmanuel Macron.

A Milano soffre Banco BPM (-2%) dopo circa due ore di contrattazioni, replicando il calo di ieri (-1%), seguita da Banca Monte dei Paschi di Siena (-0,50%), Credito Emiliano (-1%), Unipol (-1%) e Bper (-0,30%), mentre resiste in parità Unicredit.

Continua, dunque, la debolezza delle banche italiane esposte in Francia, dove, secondo Johann Scholtz di Morningstar, tira aria di tassa sugli extraprofitti, in quanto la vittoria della destra potrebbe far diventare gli istituti finanziari “un facile bersaglio di provvedimenti improntati al populismo” tra cui questo tipo di provvedimenti tassa e “alcune restrizioni imposte sui dividendi e sui buyback”.

In Italia quella tassa sugli extraprofitti delle banche si è dissolta per l’appunto praticamente nel nulla, dopo aver fatto tanto rumore e avere affossato i titoli in Borsa.

Morgan Stanley positiva

Questa mattina gli analisti di Morgan Stanley hanno analizzato alcuni titoli del settore italiano, migliorando la view su Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Unicredit. Pur alzando tutti i target price, invece, è stata ridotta la view su Banco BPM, dopo che ieri Mediobanca aveva alzato il suo prezzo obiettivo da 5,30 a 6 euro.

In particolare:

Banco BPM passa da Overweight a Equal Weight, target price aumentato da 7,10 a 7,70 euro (oggi 6,30);

Intesa Sanpaolo è Overweight, target price alzato da 4,20 a 4,70 euro (oggi 3,563);

Mediobanca è Overweight, target price incrementato da 16,90 a 18,20 euro (oggi 14,30);

Unicredit è Equal Weight, target price cresciuto da 40 a 43 euro (oggi 36,19).

Ancora attraenti

Sempre oggi gli analisti di WebSim Intermonte hanno analizzato il settore bancario, evidenziando che “sotto il profilo dei fondamentali, le banche italiane sono ancora molto attraenti”.

In evidenza Mps, definita la “meno cara” per quanto riguarda il rapporto Prezzo/Tangible Equity, mentre tutte presentano un ritorno in termini di dividendo su base annua che offre un rendimento superiore al rendimento del BTP decennale (oggi 3,85%)”.

Di seguito la tabella elaborata dalla sim:

Il report di Fitch

Un altro report sul settore bancario italiano era arrivato ieri da Fitch Ratings, nel quale si prevede che la redditività operativa dei principali istituti italiani nel 2024 probabilmente scenderà leggermente al di sotto del picco del 2023, ma dovrebbe rimanere ben al di sopra della media a lungo termine.

Fitch Ratings evidenzia inoltre che le banche sono destinate a mantenere i propri margini di interesse netti a livelli prossimi a quelli del 2023 grazie ai depositi e alle politiche di hedging e portafoglio.Viene fatto notare che le grandi banche italiane hanno registrato una redditività record nel 2023, aiutate dal ritorno a tassi di interesse positivi e dalla loro moderata trasmissione sui tassi di deposito, oltre alle continue basse inadempienze sui prestiti che hanno portato a bassi oneri di svalutazione dei prestiti. Inoltre, le banche hanno resistito all'impatto dell'inflazione attraverso un efficace controllo dei costi, che dovrebbe supportare strutturalmente i loro rapporti cost/income.Secondo Fitch, nel 2023 le banche hanno registrato una qualità degli attivi migliore del previsto, poiché il rapporto mediano dei prestiti deteriorati è sceso a poco meno del 3%, il livello più basso da oltre un decennio, nonostante la contrazione dei prestiti. Ciò lascia alle grandi banche un margine di manovra per resistere a un certo deterioramento nel 2024, poiché i default aumenteranno con loan impairment charges che dovrebbero oscillare tra 25 e 75 punti base.

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