Settore pharma: Novartis punta gli occhi su GlaxoSmithKline

Novartis potrebbe essere interessata a un’acquisizione di GlaxoSmithKline, specialmente ora che le azioni della società pharma britannica sono particolarmente a buon mercato dopo le cause legali sul farmaco Zantac.

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L’analisi di Berenberg

Gli analisti di Berenberg hanno fatto un check-up completo al settore farmaceutico, pubblicando ieri una lunga nota dove hanno approfondito alcuni punti essenziali:

  1. Gli investitori sono disposti ad investire in quelle società che hanno crescita per il medio e lungo termine.
  2. I temi del settore Pharma rimangono il prezzo dei farmaci, la semplificazione e le Fusioni&Acquisizioni.
  3. Gli analisti si aspettano nel complesso $66 miliardi in dividendi e $16 miliardi in piani di riacquisto di azioni proprie, lasciando $61 miliardi di cash disponibile per Fusioni&Acquisizioni e/o sviluppo del business.
  4. Si aspettano una spesa in Ricerca&Sviluppo di $84 miliardi, dopo gli investimenti in capitale fisso (capex) di $23 miliardi.
  5. Per il 2023 prevedono una crescita del 9% in Europa e 5% negli Stati Uniti, tenendo conto che il settore perderà $75 miliardi di ricavi collegati al Covid 19 (vaccini, diagnostica e trattamenti).
  6. I titoli preferiti sono Astrazeneca, Eli Lilly, Merck, Roche e Glaxo.

Tra le società del settore che preferiamo per ora indichiamo Roche e Merck su cui abbiamo recentemente alzato il prezzo obiettivo (vedi scheda di analisi fondamentale).

GlaxoSmithKline sotto la lente

Su Glaxo il profilo di rischio/rendimento qui appare attraente, anche in base ai rumors su un possibile interesse da parte della società svizzera Novartis. Bloomberg ha recentemente pubblicato un articolo secondo cui il colosso elvetico starebbe valutando una grossa acquisizione e Glaxo sarebbe la prima nella lista dei possibili target. La fonte citata da Bloomberg è una boutique di ricerca azionaria "Intron Health" di Londra, il cui analista Naresh Chouhan sostiene che una combinazione con Glaxo permetterebbe a Novartis di rientrare nel mercato dei vaccini e della virologia, diversificando quindi il business da una concentrazione nel segmento dell'oncologia, molto competitivo e rischioso. Il business dell'oncologia non ci sembra di per sé rischioso e competitivo, ma riteniamo che Novartis sia in una posizione competitiva molto debole, in primis rispetto alla rivale Roche.

Nel 2015 Novartis ha venduto il suo intero business dei vaccini (influenza esclusa) a Glaxo per un importo di 5,25 miliardi di dollari. Chouhan sostiene che l'acquisizione di Glaxo da parte di Novartis creerebbe significativo valore dopo 3 anni anche addirittura con un premio del 40% sul valore attuale di Glaxo, assumendo $2 miliardi di sinergie e un 6% di costo del debito.

Inoltre l'analista nota che le azioni Glaxo sono ora particolarmente a buon mercato, a seguito delle cause legali sul farmaco Zantac per cui potrebbe essere un'acquisizione opportunistica. Il farmaco contro bruciori di stomaco e reflusso gastrico Zantac è sotto accusa negli Stati Uniti per i suoi possibili effetti collaterali negativi, legati alla presenza di potenziali impurità cancerogene nel prodotto.

A questi livelli Glaxo tratta a 10,6 volte gli utili attesi sul 2022, 9,8 volte su 2023, dividend yield del 4,8% e un Free Cash Flow Yield elevato di circa il 15%. Novartis tratta a 15 volte gli utili attesi 2022, 14,3 su 2023, dividend yield del 3,7%, Free Cash Flow Yield 6%.

Osservando le valutazioni e le sinergie di costi e ricavi, possiamo comprendere la view dell'analista Chouhan, che stima una creazione di valore anche con un premio del 40% sulla quotazione attuale di Glaxo. Nello scenario più probabile di un'offerta parte in cash parte in concambio azionario, Novartis userebbe le sue azioni che valgono 15 volte gli utili per comprare azioni Glaxo valutate solo 10 volte sugli utili: il cosiddetto "scambio carta contro carta" è quindi favorevole. Sulla parte in cash in cui assume un costo del debito del 6%, comprerebbe un'attività che ha un rendimento del 15% (Free Cash Flow Yield).

Non ci stupisce inoltre l'ipotesi che Novartis stia valutando una grossa acquisizione: la consideriamo una società con significativi problemi e rischi, e in questi casi le società possono puntare a un "transformational deal", ovvero una grossa acquisizione che permette di cambiare il profilo della società nel medio termine.

Ultima trimestrale di GlaxoSmithKline

Gli ultimi risultati trimestrali di Glaxo sono stati buoni, sopra consensus, con ricavi a £ 7,8 miliardi, in crescita del 9% anno su anno a cambi costanti (+18% contando i favorevoli movimenti delle valute, con margini operativi del 15%). Il management ha aumentato la guidance dell'anno, dopo averla già alzata nel secondo trimestre, prevedendo ora una crescita dell'8/10% (rispetto al precedente 6/8%) e crescita dei profitti operativi tra il 15 e il 17% rispetto alla precedente forchetta di 13 e 15%.

Prezzo obiettivo su GlaxoSmithKline

Su Glaxo fissiamo un prezzo obiettivo di £1,750, circa 25% di potenziale apprezzamento, con un potenziale ribasso limitato. Questo prezzo obiettivo è giustificato da un modello DCF, considerando la generazione di flussi di cassa molto buona, da un aumento dei multipli da applicare agli utili e dal suo valore strategico essendo tra le maggiori aziende del settore.

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