Sollievo a Wall Street dopo accordo sui dazi, oggi Tesla e Alphabet

Sollievo a Wall Street dopo accordo sui dazi, oggi Tesla e Alphabet

Dopo la chiusura del mercato arriveranno i conti di due delle Magnifiche Sette, particolarmente sotto osservazione per capire l’attuale impatto dell’intelligenza artificiale sul settore tecnologico, anche se le aspettative sono molto alte.

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Wall Street oggi

Future sui principali indici azionari statunitensi in rialzo dopo che il presidente Donald Trump ha raggiunto un accordo commerciale con il Giappone, rafforzando le aspettative di ulteriori patti simili in vista della scadenza del 1° agosto.

La notizia spinge il contratto sul Dow Jones a guadagnare mezzo punto percentuale, mentre quelli sullo S&P500 salgono dello 0,40% e quelli sul Nasdaq aggiungono lo 0,20%.

Il dollaro recupera nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD scende a 1,1726, mentre cala il Bitcoin, scambiato a 118 mila dollari.

Materie prime in calo: future sull’oro a 3.433 dollari, Brent a 68,10 dollari e greggio WTI a 64,84 dollari.

Per quanto riguarda i dati economici, oggi alle 16 italiane saranno pubblicati i dati sulle vendite di case esistenti di giugno. Domani saranno analizzati attentamente i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione e i dati flash PMI di S&P Global per valutare la salute economica alla luce delle incertezze sui dazi.

Lo stato dei dazi

L'intesa tra USA e Giappone prevede la riduzione dei dazi sull'automotive nipponico dal 27,5% al 15%, mentre altri beni giapponesi saranno interessati da un taglio analogo al 15% dal 25%.

Ma, all’annuncio di Trump, è arrivata poco dopo la replica del premier giapponese Shigeru Ishiba: “devo ancora vedere i dettagli dell’accordo”. Una cautela che è durata poche ore e non è sembrata mettere in dubbio che l’intesa fosse stata chiusa, anche considerando che Ryosei Akazawa, il capo negoziatore giapponese all’ottavo viaggio a Washington, aveva twittato “missione completa”.

Prosegue, intanto, la trattativa tra USA e Unione europea. La Commissione europea raggrupperà in una lista unica i due pacchetti di contromisure ai dazi statunitensi finora vagliate, per un totale di oltre 90 miliardi di euro, che non entrerà in vigore prima del 7 agosto. La lista unica verrà sottoposta agli Stati membri per l'approvazione e nel frattempo valuta contromisure aggiuntive.

La notizia è stata resa nota dal portavoce della Commissione per il Commercio, Olof Gill. “L'obiettivo principale dell'UE è raggiungere un risultato negoziato con gli Stati Uniti. Sono in corso intensi contatti a livello tecnico e politico. Il commissario al Commercio, Maros Sefcovic parlerà con il segretario americano al Commercio, Howard Lutnick questo pomeriggio, poco prima che la Commissione informi gli Stati membri dell'UE nella riunione degli ambasciatori”, spiega. “Sebbene la nostra priorità siano i negoziati, continuiamo parallelamente a prepararci a tutti gli esiti, comprese eventuali contromisure aggiuntive”, aggiunge.

Le trimestrali delle big tech

Stasera dopo la chiusura sono attese le trimestrali di due delle ‘Magnifiche Sette’, ovvero Tesla e Alphabet, gruppo che ha contribuito al rally delle azioni statunitensi di questi mesi grazie al rinnovato ottimismo sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul settore. Per il gruppo le aspettative sugli utili sono elevate, lasciando poco spazio alle eventuali delusioni, seppure minime.

Tesla dovrebbe registrare un calo del fatturato di oltre il 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, attestandosi a 22,74 miliardi di dollari, mentre l'utile per azione rettificato dovrebbe essere sceso di quasi il 20% su base annua, attestandosi a 0,42 dollari, secondo le stime di Visible Alpha.

Per la casa madre di Google, le previsioni indicano un aumento del fatturato del 10,9% e una crescita degli utili del 15,3%, secondo dati LSEG.

Un mercato concentrato

Secondo LSEG Datastream, il gruppo delle ‘Magnifiche Sette’ rappresenta un terzo del peso dell'indice S&P 500, grazie ai loro massicci capitali di mercato e alla loro crescita ottenuta da inizio anno.

"Quando una manciata di titoli domina il mercato, se si verifica un periodo di delusione da parte di questi titoli, si potrebbe assistere a un impatto sproporzionato sul proprio portafoglio da parte di una manciata di notizie specifiche di una società", secondo Michael Reynolds, vicepresidente della strategia di investimento di Glenmede.

La scorsa settimana i primi 10 titoli dell'S&P 500 hanno raggiunto il 37,3% dell'indice, avvicinandosi al 38% raggiunto a gennaio, che era stato il livello più alto mai registrato, secondo dati di S&P Dow Jones Indices, che cita i dati dal 1975.

Questi mega titoli hanno generalmente valutazioni più elevate: i primi 10 hanno un rapporto medio prezzo/utili di circa 26 volte, rispetto alle 20 volte del resto dello S&P 500, calcola Lisa Shalett, chief investment officer di Morgan Stanley Wealth Management. "I titoli più importanti sono molto costosi", pertanto se questi scendono, l’indice “è molto vulnerabile", ha aggiunto l’esperta.

"Quando il mercato diventa molto costoso e ristretto, questo diventa più vulnerabile", sottolinea Matthew Maley, chief market strategist di Miller Tabak: "Per me è una grande preoccupazione".

Notizie societarie e pre market USA

Texas Instruments (-12%): ricavi previsti compresi tra 4,45 e 4,80 miliardi di dollari, rispetto alle aspettative del mercato di 4,59 miliardi.

Analog Devices (-5%) e NXP semiconductors (-5%): le azioni dei produttori di chip analogici sono crollate dopo che Texas Instruments ha pubblicato su una previsione più debole del previsto.

Thermo Fisher (+1%): utile adjusted nel secondo trimestre pari a 5,36 dollari per azione, battendo le stime degli analisti di 5,22 dollari (dati LSEG).

Hilton Worldwide (-1%): prevede un utile rettificato per l'intero anno compreso tra 7,83 e 8 dollari per azione, in rialzo rispetto alla precedente previsione di 7,76-7,94 dollari.

Otis Worldwide (-7%): ridotte le previsioni di ricavi annuale a 14,5-14,6 miliardi di dollari da 14,6-14,8 miliardi precedenti: il punto medio della nuova previsione è ora inferiore alle aspettative degli analisti di 14,7 miliardi (dati LSEG).

Hasbro (+4%): utili per azione adjusted per il secondo trimestre di 1,30 dollari, superiore alle stime degli analisti di 78 centesimi.

General Dynamics (+1,60%): utile trimestrale a 3,74 dollari per azione, superiore ai 3,26 dollari per azione di un anno fa.

Precision BioSciences (+10%): la FDA statunitense ha concesso l'etichetta di "farmaco orfano" al suo PBGENE-DMD, per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne (DMD).

AT&T (-3%): ha registrato nel secondo trimestre 2025 ricavi consolidati per 30,8 miliardi di dollari, in crescita del 3,5% rispetto ai 29,8 miliardi dello stesso periodo 2024.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

UBS: buy e prezzo obiettivo aumentato da 500 a 600 dollari.

Meta Platforms

MoffettNathanson Research: buy e target price incrementato da 605 a 810 dollari.

Amazon

Deutsche Bank Securities: buy e prezzo obiettivo alzato da 230 a 266 dollari.

Coca-Cola

JP Morgan: buy e target price sempre a 77 dollari.

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