Stellantis, Goldman Sachs alza il target price

Confermata la fiducia sul titolo della casa automobilistica da parte di alcuni analisti mentre uno sciopero a Melfi si aggiunge a quello attualmente in corso negli Stati Uniti.

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Goldman Sachs e gli analisti

Mentre scattano gli scioperi tra una sponda e l’altra dell’Atlantico, Stellantis incassa la fiducia degli analisti e il titolo sembra non risentire troppo degli stop alla produzione che ha coinvolto anche General Motors e Ford.

Le azioni Stellantis hanno aperto questa mattina in verde, tornando così sopra quota 18 euro, dopo la chiusura positiva (+1,89%) di venerdì arrivata a Piazza Affari.

Nel fine settimana, l’analista di Goldman Sachs George Galliers ha confermato il giudizio positivo sul titolo con un rating ‘buy’ e ha alzato il target price sulle azioni STLAM da 23 a 24 euro.

Raccomandazione di acquisto anche da Tom Narayan di RBC Capital con un prezzo obiettivo di 20 euro, mentre Bernstein confermava il rating ‘hold’ e un tp di 17 euro.

Dei 22 analisti interpellati da S&P Global Marketing Intelligence, 17 hanno una raccomandazione ‘buy’, 7 ‘accumulate’, 3 ‘hold’ e 1 ‘senza opinione’.

A che punto è lo sciopero in USA

La casa automobilistica resta al centro dell’attenzione per lo sciopero nella sua fabbrica di Detroit indetto dal sindacato United Auto Workers (UAW) iniziato venerdì, anche se l’adesione si è rivelata inizialmente inferiore alle attese, mentre nel fine settimana è arrivato il sostegno alla protesta da parte del Presidente USA, Joe Biden.

Dopo lo stop alle trattative arrivato con l’avvio dello sciopero, il dialogo tra l’UAW e le società è ripreso sabato, anche se i progressi nella contrattazione sono stati definiti “lenti” dallo stesso sindacato.

Il presidente della UAW, Shawn Faine, ha dichiarato che il sindacato è “pronto a fare tutto ciò che dobbiamo fare” in relazione alla possibilità di nuovi scioperi in altri stabilimenti nel corso di questa settimana.

“Tutte e tre le aziende hanno ricevuto una controfferta completa dal nostro sindacato e attendiamo la loro risposta”, scriveva in un comunicato Fain.

Il sostegno di Biden

Sulle trattative tra le ‘Big Three’ e il sindacato è intervenuto Biden, il quale ha affermato che “nessuno vuole uno sciopero”, ma che le aziende automobilistiche hanno “goduto di utili record negli ultimi anni senza condividerli equamente con i lavoratori”.

Dichiarazioni condivise da Fain, in particolare “quando dice che utili record significano contratti record’, ma ha ribadito che “la trattativa è ancora in corso”, mentre il Presidente la definiva “fallita”.

Problemi anche in Italia

Oggi, intanto, è il primo giorno di sciopero presso lo stabilimento Stellantis di Melfi, protesta che riguarda anche l’indotto e tutte le aziende automotive del territorio” e, secondo la Fiom Cgil Nazionale e Fiom Cgil Basilicata, l’adesione è “stata altissima” al primo turno della fabbrica.

Lo sciopero di 8 ore di oggi, non è collegato a quello negli USA ed è stato proclamato da Uilm, Fim-Cisl, Fismic e Ugl.

In particolare, “è legato alle mancate risposte dell'azienda sull'organizzazione del lavoro, su sicurezza e carichi di lavoro”, mentre “la Fiom chiede migliori condizioni di lavoro, un piano concreto per la produzione e garanzie occupazionali per i lavoratori di Stellantis, indotto e logistica”, si legge nel comunicato pubblicato su Facebook dalle organizzazioni.

I sindacati, secondo indiscrezioni di stampa, si sono detti “insoddisfatti” delle trattative con il gruppo automobilistico sul quinto modello da realizzare a Melfi e hanno indetto uno sciopero per tutti i turni di lavoro e tutte le fabbriche della provincia di Potenza.

A partire dalle ore 10h00, inoltre, è stato convocato un presidio dei lavoratori presso l’ingresso B dello stabilimento Stellantis di Melfi.

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