Stellantis, l’ipotesi di riorganizzazione commerciale affonda il titolo

La casa automobilistica potrebbe modificare il suo modello di distribuzione delle sue auto in Europa, scelta che potrebbe creare problemi nel breve periodo secondo gli esperti.
Frenata di Stellantis
Stellantis in fondo al Ftse Mib, in questa mattinata caratterizzate da vendite generalizzate sui mercati azionari.
Le azioni della società nata dalla fusione tra FCA e PSA arrivano a cedere oltre il 4% e scendono sotto quota 15 euro, ai minimi da inizio estate scorsa.
Performance che spinge Stellantis in fondo alle blue chip del Ftse Mib, in flessione dell’1% a metà mattinata, ‘accompagnata’ da CNH, Leonardo e Banca Mediolanum, tutte in flessione del 3%.
La riorganizzazione Stellantis
Mentre i timori per la variante Omicron tingono di rosso le borse, Stellantis è colpita anche dalla notizia diffusa da Autonews di una riorganizzazione del modello di distribuzione delle auto della società in Europa.
Secondo il media specializzato nel settore, Stellantis starebbe passando ad un modello definito retailer rispetto all’attuale dealer model. In questo modo, l’obiettivo della ‘rivoluzione’ organizzativa sarebbe quella di avere un maggiore controllo dei concessionari, pagando loro circa la metà delle commissioni attualmente previste ogni anno.
Secondo gli analisti di Websim, la scelta della casa automobilistica potrebbe portare benefici non prima del medio termine. Nel breve periodo, infatti, il cambio potrebbe creare qualche problema a livello commerciale-produttivo e di bilancio a causa di una maggiore necessità di capitale investito.
L’accordo con Vulcan
Ieri, intanto, la società ha annunciato un accordo vincolante con Vulcan Energy Resources finalizzato alla fornitura in Europa di idrossido di litio per batterie che verrà utilizzata nei veicoli elettrici del gruppo automobilistico.
L’accordo ha una durata quinquennale con inizio delle spedizioni nel 2026 e rientra nella strategia di elettrificazione di Stellantis con la quale si impegna a garantire una disponibilità adeguata delle materie prime essenziali per le batterie dei veicoli elettrificati.
Vulcan fornirà alla casa automobilistica tra 81 mila e 99 mila tonnellate di idrossido di litio nel quinquennio di durata dell’accordo.
Infine, l'accordo di fornitura è subordinato all'avvio positivo dell'attività commerciale dello stabilimento di Vulcan e alla completa qualificazione del prodotto, conclude la nota diffusa ieri dalla società.
Gli obiettivi di Stellantis sull’elettrico
La casa automobilistica punta a vendere in Europa entro il 2030 oltre il 70% dei suoi veicoli a basse emissioni (LEV), mentre l’obiettivo negli Stati Uniti è del 40%.
A questo scopo, la società sta lavorando per fornire soluzioni completamente elettrificate per quanto riguarda ognuno dei 14 brand dell’azienda.
“Stellantis sta portando avanti in modo energico e veloce la sua strategia di elettrificazione”, sottolineava Michelle Wen, Chief Purchasing and Supply Chain Officer del gruppo, aggiungendo che l’accordo rappresenta “un’ulteriore prova del fatto che la società lo spirito competitivo giusto per mantenere gli impegni”.
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