Stellantis, vento in poppa dal Canada

Il Paese nordamericano starebbe ritardando il suo piano per imporre quote minime di vendita di veicoli elettrici ai produttori locali.
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Azioni Stellantis in evidenza
Prime due ore di seduta a Piazza Affari in verde per Stellantis, sovraperformando un FTSE MIB oggi piatto e seconda solo a STMicroelectronics.
Il titolo della casa automobilistica guadagna il 2% portandosi ad un massimo di 7,934 euro, tornando così ai livelli di mercoledì scorso 3 settembre.
Il bilancio delle azioni Stellantis, però, resta in forte negativo: -37% da inizio gennaio quando quotava 8,24 euro.
Il rinvio del Piano canadese
Indiscrezioni di Bloomberg riportano che il Canada starebbe ritardando il suo piano per imporre la quota minima del 20% di vendita di veicoli elettrici ai produttori locali, decisione che rientrerebbe tra i provvedimenti per sostenere un settore fortemente colpito dai dazi statunitensi.
La decisione dovrebbe essere annunciata oggi dal Governo guidato dal Primo Ministro Mark Carney, inserita in una serie di misure destinate alle industrie più esposte alle tariffe di Trump.
L’ex Primo Ministro Justin Trudeau aveva introdotto misure che imponevano che almeno il 20% delle nuove vendite di veicoli fossero a zero emissioni entro il 2026, ma ora Ottawa intende rivedere questa decisione per garantire che non danneggi i produttori di automobili locali.
Attualmente i dazi di Trump impongono un 25% per le esportazioni di auto negli Sati Uniti, colpendo così anche diversi produttori statunitensi operanti in Canada: Ford, General Motors e Stellantis possiedono tutte stabilimenti nello Stato dell’Ontario.
Misura positiva per il settore
La scelta del Canada “si allinea all’allentamento delle regole sulle emissioni recentemente adottato negli Stati Uniti e alle discussioni in corso in Europa”, sottolineano gli analisti di WebSim Intermonte.
Per i produttori di auto “la misura è positiva, in quanto riduce il rischio di sanzioni e garantisce maggiore flessibilità nella gestione del mix di vendita, attenuando la pressione sulla commercializzazione di EV, che generalmente presentano marginalità inferiori rispetto ai veicoli con motore a combustione interna”, proseguono dalla sim.
Per quanto riguarda Stellantis, “il gruppo ha venduto circa 130 mila veicoli in Canada nel 2024 (pari a circa l’8-9% delle vendite in Nord America e a circa il 2% delle vendite globali): nel primo semestre 2025, la performance è risultata negativa, con un calo del -14% rispetto all’anno precedente”, concludono da WebSim, mantenendo il target price sulle azioni Stellantis a 8,50 euro, con giudizio fondamentale neutral.
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