Sventolata sui tech: dopo l’Asia, il ribasso arriva nelle Borse europee

L’inflazione fa paura: mercati azionari in netto calo con le vendite che colpiscono soprattutto i titoli “growth”. Le quotazioni di rame, ferro e legname hanno raggiunto nuovi massimi storici. Prosegue la debolezza del dollaro in attesa dell’importante dato sull’andamento dei prezzi al consumo in Usa. Per ora il rendimento del Trasury decennale è stabile a 1,60%
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La Borsa di Tokio è in ribasso del 3,1%, Hong Kong -1,8%, Seul -1,6%.
Una violenta ondata di vendite sui titoli tech ha fatto chiudere ieri sera in forte ribasso la Borsa americana, è proseguita stamattina in Asia piegando tutti i listini della regione, e fra poco colpirà i mercati azionari europei.
Il future sull’indice EuroStoxx50 è in calo dell’1,4%. I future sugli indici americani S&P500 e Nasdaq scendono rispettivamente dello 0,6% e dell’1%. La Borsa di Tokio è in ribasso del 3,1%, Hong Kong perde l’1,8%, Seul -1,6%, Shanghai ha recuperato il calo iniziale e ora segna un progresso dello 0,4%.
A innescare le vendite è la crescente paura dell’inflazione che, dicono molti investitori, inevitabilmente obbligherà le banche centrali dei diversi Paesi ad alzare i tassi di interesse. L’inflazione non tarderà a farsi sentire, visti i rincari generalizzati delle materie prime, con le quotazioni internazionali del rame, del minerale di ferro e del legname che in questi giorni hanno segnato nuovi massimi storici. La domanda degli investitori è: fino a quando la Fed potrà continuare a dire che il rialzo dell’inflazione è temporaneo e non c’è bisogno di incrementare i tassi per contrastarlo?
La caduta dei tech: Tesla -6,4%, Facebook -4,1%, Amazon -3%.
Ieri sera a New York il Nasdaq ha terminato la seduta in ribasso del 2,6%, l’S&P500 è sceso dell’1% e il Dow Jones ha limitato le perdite a -0,1%. Fra i big del settore tech, Apple ha perso il 2,6%, Tesla -6,4%, Microsoft -2%, Facebook -4,1%, Amazon -3%.
L’eventuale aumento dei tassi avrebbe un effetto negativo più forte sulle valutazioni dei titoli tech, per questo gli investitori accelerano nella rotazione dei portafogli con acquisti mirati sui titoli più legati al ciclo economico, come i finanziari e gli industriali.
C’è grande attenzione per il dato che verrà diffuso domani in Usa sull’andamento dell’inflazione nel mese di aprile. Intanto ieri il fdato sull’andamento dei prezzi alla produzione in Cina in aprile ha superato le attese (+6,8% contro +6,5%).
Il dollaro si indebolisce ulteriormente e stamattina è scambiato a 1,214 contro l’euro, in crescita dello 0,1%.
Lieve rialzo del rendimento del Treasury bond decennale a 1,60% (+1 punto base). L’oro consolida i recenti guadagni a 1.837 dollari l’oncia (invariato).
Marcia indietro del Bitcoin dopo il balzo di ieri: la quotazione torna a 55.150 dollari, da 58.900 dollari.
Petrolio in calo dopo i recenti rialzi: le quotazioni scendono dello 0,8% con il Brent a 67,7 dollari al barile e il Wti a 64,3 dollari.
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Atlantia - Ha introdotto nuove regole per i piani di incentivazione di manager e dipendenti in modo da collegare una parte rilevante della remunerazione agli obiettivi sociali e ambientali (ESG). Il piano di incentivazione a lungo termine così modificato è stato approvato dal 99,6% degli azionisti in assemblea. Brembo - Prevede per quest'anno una crescita dei ricavi attorno al 15% e una redditività, a livello di Ebitda, compresa tra il 18,5% e il 19% dopo i solidi risultati del primo trimestre. A dirlo è il vice presidente esecutivo Matteo Tiraboschi, specificando che la società sarà in grado di trasferire ai clienti gran parte dei rialzi registrati nei prezzi delle materie prime utilizzate. Erg - Sbarca in Svezia, con l’acquisto di un impianto eolico da 62 MegaWatt. La crescita all'estero è uno dei pilastri fondamentali della strategia di crescita del gruppo, ha detto al Sole 24 il presidente Edoardo Garrone in vista della presentazione del piano industriale al 2025, il prossimo venerdì. Erg, inoltre, continuerà ad investire nelle rinnovabili, e in particolare nell'eolico e solare, ha aggiunto Garrone. Saras - Nel Mediterraneo, i margini di raffinazione sono scelti ulteriormente la scorsa settimana a -1,6 dollari il barile.
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