Telecom Italia, futuro incerto e tempi dell’Opa che potrebbero allungarsi
Le azioni TIM restano in forte calo a Piazza Affari dopo le dimissioni di Gubitosi che non hanno favorito la chiarezza circa i tempi della decisione del cda sull’offerta del fondo KKR.
Nuovo calo per Telecom Italia
Continua la volatilità del titolo Telecom Italia a Piazza Affari, dopo le dimissioni dell’ad Luigi Gubitosi, accettate dal consiglio di amministrazione venerdì scorso.
Le azioni TIM arrivano a cedere il 3% a due ore dall’avvio delle contrattazioni, restando in fondo al Ftse Mib, oggi tornato positivo dopo il ‘Red Friday’ di fine settimana.
Tra alti e bassi, la settimana scorsa le azioni del gruppo avevano guadagnato oltre il 38%, arrivando a toccare 0,50 euro (giovedì 25 novembre), cifra offerta dal fondo KKR, per poi scendere nuovamente fino ai 0,46 euro di oggi.
I tempi dell’Opa potrebbero allungarsi
La debolezza del titolo Telecom Italia testimonia l’incertezza sul futuro del gruppo, ancora poco chiaro sia per quanto riguarda la strategia aziendale che per le mosse del fondo KKR, vista la natura non vincolante dell’offerta che gli permette di rinunciare in qualsiasi momento.
Gli americani hanno posto alcune condizioni per lanciare l’Opa, quali il consenso del cda e la possibilità di effettuare una due diligence, ragioni sottolineate da Gubitosi al momento delle dimissioni.
Per il momento, però, non sono state prese decisioni da parte del board, il quale si è limitato a formare un comitato che si occuperà di analizzare la proposta, senza però nominare advisor o aprire la data room a KKR.
La situazione potrebbe “allungare i tempi” sulla decisione, secondo gli analisti di Equita Sim, aumentando ancora di più le incertezze. Sul cambio vertice, la sim milanese valuta “attesa” la notizia delle dimissioni di Gubitosi, mentre la nomina di Labriola come direttore generale “è importante in quanto si tratta di un manager con una lunga esperienza nel gruppo e con buone performance in Tim Brazil, un elemento di continuità importante vista la debolezza dei risultati operativi domestici, che sembrerebbe confermata nella riunione dei sindaci”.
Le ingerenze della politica
Il dossier Telecom Italia non riguarda soltanto il mondo aziendale e finanziario italiano, ma viene guardato con particolare interesse anche dalla politica italiana.
Tra i primi a intervenire era stato il leader della Lega, Matteo Salvini, confermando la sua posizione contraria a Gubitosi e alle ipotesi di spezzatino e di cedimento a interessi finanziari stranieri. Anche dal Pd si avvisava il ruolo delle eventuali ingerenze estere tramite Vivendi, considerando il ruolo politico assunto da Vincent Bolloré nelle presidenziali francesi.
Il rischio di ingerenza dei partiti sulla vicenda TIM “rimane alto”, sottolineavano da Equita Sim, “con posizioni poco legate all’offerta KKR e più legate al confronto elettorale”.
La sim milanese ha confermato la sua posizione ‘hold’ sul titolo Telecom Italia, lasciando invariato anche il target price di 0,32 euro, lo stesso precedente all’offerta di KKR.
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