Tesla, deludono i ricavi mentre Musk parla di sogni futuri

La casa automobilistica ha riportato vendite record nel terzo trimestre 2025 ma il dato è stato ‘gonfiato’ dalla fine degli incentivi statunitensi per l’acquisto di auto elettriche, scaduto il 30 settembre.
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La trimestrale di Tesla
Dopo Netflix, è arrivata un’altra delusione dalla stagione delle trimestrali di Wall Street, e questa volta è stato il turno di Tesla ad aprire la sfilata delle ‘Magnifiche Sette’. La casa di Elon Musk ha sì comunicato ieri sera ricavi record per il terzo trimestre 2025, battendo le previsioni, ma i profitti hanno deluso le attese di Wall Street.
Il fatturato totale del periodo terminato al 30 settembre è arrivato a 28,1 miliardi di dollari, oltre la stima media degli analisti di 26,37 miliardi (dati LSEG), ma l’utile per azione si è fermato a 50 centesimi rispetto alle previsioni di 55 centesimi. Il margine lordo complessivo è stato del 18%, leggermente sopra le attese (17,5%), mentre il margine lordo automobilistico, esclusi i crediti, si è attestato al 15,4%. A incidere sui minori utili sono state le tariffe sulle importazioni di componenti, maggiori spese di ricerca e sviluppo e dal calo dei crediti regolatori. Questi ultimi, un tempo motore degli utili, sono scesi a 417 milioni di dollari dai 739 milioni dello stesso periodo del 2024.
Così, Wall Street ha accolto tra le vendite i risultati della società e le azioni Tesla hanno chiuso le contrattazioni afterhours in calo di oltre il 4%, a 423 dollari. Il titolo era arrivato all'appuntamento della trimestrale con un guadagno annuale del +9% destinato a ridimensionarsi nella seduta entrante. La sua performance si confronta con il +20% registrato dall'indice Bloomberg dei Magnifici Sette.
Vendite record ma calo in Europa
La società ha riportato vendite record nel trimestre dovute alla fine del credito d’imposta statunitense di 7.500 dollari per l’acquisto di veicoli elettrici scaduto il 30 settembre, rafforzando così solo temporaneamente il core business dell’azienda.
In Europa, però, si è assistito ancora la calo delle vendite, dovuto in parte alla reazione negativa dei consumatori nei confronti di Musk, alla sua retorica politica incendiaria e al suo attivismo, nonché alla concorrenza di produttori di veicoli elettrici come Volkswagen e BYD.
Wall Street prevede che le consegne di Tesla nel 2025 diminuiranno dell'8,5%, a causa della scadenza del credito d'imposta, della dipendenza da modelli più vecchi e della crescente concorrenza.
Il lancio limitato da parte di Tesla del suo servizio di ‘robotaxi’ a guida autonoma ad Austin, in Texas, all'inizio di quest'anno, ha segnato una svolta strategica fondamentale, rafforzando le aspettative degli investitori che l'azienda passerà dalle vendite di veicoli puri a concentrarsi sulla tecnologia di guida autonoma.
Tesla ha introdotto le varianti ‘Standard’ più economiche dei veicoli Model Y e Model 3 all'inizio di questo mese, nell'ambito di una spinta alla crescita dei volumi, riducendo caratteristiche e prezzi per rendere i veicoli più accessibili, dopo la scadenza del credito d'imposta.
Sebbene Tesla speri che le varianti più economiche generino volumi maggiori, gli analisti avvertono che la mossa ridurrà i margini, poiché migliaia di dollari di tagli ai costi per veicolo potrebbero non compensare completamente i prezzi di vendita più bassi.
Nonostante le difficoltà a breve termine, Tesla conferma la tabella di marcia per la produzione di Cybercab, camion Semi e Megapack 3 nel 2026, mentre l'unità energia ha registrato un incremento dell'81% nelle installazioni di sistemi di stoccaggio.
I sogni di Musk
Dopo la diffusione dei risultati, il titolo proseguiva gli scambi afterhours di poco sotto la parità, per poi aumentare le vendite nel corso della conference call tenuta da Musk e da altri dirigenti, con il vulcanico imprenditore che si concentrava soprattutto sulle sue grandi visioni futuristiche.
Musk ha dedicato gran parte della call a parlare del robot umanoide in arrivo di Tesla, l'Optimus, che ritiene possa diventare il "più grande prodotto di tutti i tempi", ma "estremamente difficile da portare sul mercato".
L'azienda ha dichiarato che le linee di produzione per il robot sono in fase di installazione, con l'obiettivo di avviare la produzione entro la fine del prossimo anno.
Musk ha inoltre citato l'Optimus nel suo appello agli investitori affinché approvino il suo pacchetto retributivo, che gli darebbe un maggiore controllo azionario su Tesla, per poi aggiungere di non voler costruire un "esercito di robot" se in futuro potesse essere estromesso.
Tra gli altri progetti innovativi, Musk prevede che la produzione del Cybercab inizi nel secondo trimestre, mentre quella del camion totalmente elettrico, presentato nel novembre 2017, segna ancora il passo visto che le linee di produzione sono ancora “in costruzione”.
Le sfide
Di notevole preoccupazione è il lento progresso del sistema di guida completamente autonoma. Tesla ha affermato che i clienti che pagano per FSD Supervised, il suo sistema parzialmente automatizzato, rappresentano solo il 12% dell'attuale flotta Tesla.
L'azienda ha poi ribadito quanto dichiarato nel trimestre precedente, ovvero che è "difficile misurare" l'impatto delle mutevoli politiche commerciali e fiscali globali sulle sue attività e operazioni. Prevede che i risultati dipenderanno dall'ambiente economico generale, nonché dalla velocità con cui riuscirà a potenziare gli sforzi di autonomia e ad aumentare la produzione di prodotti chiave.
Il direttore finanziario Vaibhav Taneja ha riconosciuto che concorrenza e dazi rappresentano ostacoli per l'azienda.
Robotica e intelligenza artificiale
Sebbene la maggior parte del fatturato attuale di Tesla derivi ancora dalle vendite di veicoli, la sua valutazione di 1.450 miliardi di dollari riflette in gran parte le scommesse degli investitori su robotica e intelligenza artificiale.
“Il mercato si sta rendendo conto che Tesla viene trattata come una piattaforma di intelligenza artificiale, ma i suoi bilanci sono quelli di un produttore di automobili”, spiega Haris Khurshid, chief investment officer di Karobaar Capital.
Secondo Dec Mullarkey, managing director di SLC Management, “Non c'è molto che possa ispirare gli investitori”.
“Tesla è senza idee e senza slancio da diversi trimestri, quindi non vedo nulla di particolarmente interessante in arrivo”, afferma Olivier Blanchard, direttore della ricerca e responsabile della pratica sui dispositivi intelligenti presso il gruppo di ricerca e consulenza tecnologica Futurum Group.
Sebbene i robotaxi abbiano potenzialità, ha aggiunto, i problemi legati alla scala e alla concorrenza “non offrono un percorso credibile verso una reale crescita dei ricavi”.
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