Tesla, downgrade di UBS. Robotaxi rinviato?

Indiscrezioni di Bloomberg parlano di un possibile rinvio di due mesi per la tanto attesa presentazione dei robotaxi della casa automobilistica di Elon Musk.
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Tesla frena
Era l’evento che i Tori di Tesla attendevano per dare un nuovo impulso agli acquisti sul titolo della società ma il soffiare di venti di un ritardo hanno steso le azioni della società di Elon Musk, ieri in forte calo a Wall Street (-8,50%), scendendo 240,87 dollari.
Il calo è poi proseguito anche nelle contrattazioni afterhours, con un altro -1,70%, presagendo così un’altra giornata difficile per il titolo, considerando anche la revisione al ribasso fatta dall’analista di UBS, Joseph Spak, il quale ha ridotto sia la raccomandazione, da ‘neutral’ e ‘sell’, che il target price, anche se ha alzato il target price da 147 a 197.
Sembra esaurita, dunque, la corsa del titolo Tesla, cresciuto di circa il 30% nel mese di luglio tra l’ottimismo post dati sulle vendite e l’attesa per i robotaxi, aggiungendo più di 257 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
Il rinvio dei robotaxi
Le indiscrezioni diffuse dal giornalista di Bloomberg Ed Ludlow ipotizzano il rinvio ad ottobre per la tanto attesa presentazione del robotaxi di Tesla in programma per l’8 agosto, evento da molti indicato come potenziale elemento di spinta al rialzo per il titolo della casa automobilistica.
Il ritardo sarebbe stato comunicato solo internamente e fonti del media statunitense parlano della necessità di dare più tempo ai team che lavorano a questo progetto per costruire ulteriori prototipi dopo che questa settimana ai gruppi di lavoro era stato indicato di rielaborare alcuni elementi dell’auto.
Potrebbe profilarsi, dunque, un ulteriore ritardo che si aggiungerebbe ai numerosi rinvii arrivati da quando nell’ormai lontano 2016 Musk annunciò i suoi piani per i robotaxi, poi rilanciati negli ultimi mesi e dandogli priorità rispetto a quelli di una Model 3 elettrica ad un costo più accessibile.
Verso una delusione?
Fino a questo momento la data di presentazione era stato l’unico vero annuncio concreto sui robotaxi e Musk aveva solo spiegato che alcuni saranno di proprietà e gestiti da Tesla, mentre altri saranno detenuti direttamente dai clienti ma noleggiati sulla rete della casa automobilistica.“Tesla ha giocato a questo gioco per quasi un decennio promettendo 'l'anno prossimo, l'anno prossimo' ma non abbiamo mai visto alcuna indicazione che sia sulla buona strada per un'implementazione significativa del tipo di sistema di guida automatizzata che ha costantemente promesso”, ricorda Bryant Walker Smith, professore all'Università del South Carolina ed esperto di diritto dei veicoli autonomi.
La corsa verso i robotaxi, però, potrebbe rivelarsi lunga e difficile, in quanto questa nuova tecnologia dovrà affrontare diversi ostacoli, sia di natura tecnica che normativa, pertanto sono diversi i dubbi che arrivano dagli analisti. “Penso che l'evento di lancio sarà una delusione, perché probabilmente avremo un CyberTaxi, non un RoboTaxi: nessuna persona sarà in grado di svolgere altre attività mentre il veicolo lo porta al lavoro”, prevede Craig Irwin, analista senior di Roth MKM.
Tuttavia, altri analisti si sono detti non sorpresi dal rinvio. “Onestamente, sembrava una svolta molto rapida, quindi non sono affatto sorpreso dal ritardo. Nel grande schema delle cose, due mesi non cambiano il quadro”, secondo Jamie Meyers, analista senior di Laffer Tengler Investments, che detiene posizioni in Tesla. “Penso che sia positivo che Musk e la società si stiano organizzando per fare bene questo lancio”
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