Tesla, nuovo downgrade dagli analisti
Tre grandi banche hanno cambiato opinione sul titolo di Elon Musk, proveniente da un'importante rally nelle ultime settimane, ma tutte hanno alzato il loro target price per rispecchiare la crescita del valore delle sue azioni.
Tesla secondo Goldman Sachs
Goldman Sachs cambia idea sul titolo Tesla e declassa il titolo. Gli analisti della banca d’affari ora raccomandano ‘neutral’ sulla società di Elon Musk, anche se hanno alzato il target price a 248 dollari per azione rispetto ai precedenti 185 dollari, riflettendo l’aumento delle stime di eps e un multiplo di target più elevato.
Secondo GS, restano positivi la prospettiva di crescita a lungo termine e il posizionamento competitivo della società, anche se il rally del 108% arrivato su base annuale, con un +38% nell’ultimo mese, “riflette meglio ora la posizione rialzista di Goldman sul produttore”.
La posizione “di leader nei mercati dei veicoli elettrici e dell’energia pulita” posiziona la società per “una crescita a lungo termine”, grazie alla “sua capacità di offrire soluzioni complete che comprendono ricarica, stoccaggio, software/FSD e servizi con un modello di vendita diretta”, scrivono dalla banca americana.
Il contesto dei prezzi per i nuovi veicoli Tesla “resta difficile” per Tesla e da GS ritengono che questa situazione “danneggerà il margine lordo non-GAAP della società nel 2023”.
La banca resta complessivamente “positiva sull'adozione dei veicoli elettrici” e continua a “vedere le maggiori opportunità di investimento nella catena di valore in particolare in quelle società con contenuti più elevati per consentire il passaggio ai veicoli elettrici e all'elettrificazione”.
Morgan Stanley
Il downgrade di Goldman Sachs arriva dopo una decisione simile da parte di Morgan Stanley arrivata la scorsa settimana, con il titolo Tesla ridotto a ‘equal weight’ dal precedente 'overweight', con prezzo obiettivo alzato a 250 dollari rispetto ai precedenti 200 dollari.
A incidere sulla decisione è stata la crescita del titolo registrato in questo 2023: “sebbene il team abbia difeso il rating OW di Tesla per tutto l’anno, non ci aspettavamo questo rally del 111% su base annua, a fronte di un rialzo del 14% dell’S&P500 su base annua”, hanno scritto gli analisti in una nota.
Nonostante il declassamento, da MS spiegano che non stanno “decretando la fine del rally di Tesla”, ma che dagli investitori “è emerso un grado significativo di scetticismo nei confronti del titolo”.
La società di Musk, resta “un’azienda da mantenere in qualsiasi portafoglio EV”, aggiungono gli analisti, “beneficiaria importante dell’Intelligenza artificiale”.
“Vediamo continue prove che Tesla stia emergendo come 'portabandiera' di uno dei più grandi cambiamenti industriali a cui abbiamo assistito in oltre un secolo, ovvero l’economia del trasporto elettrico e delle energie rinnovabili”, considerazione che “va ben oltre gli accordi di sovralimentazione con aziende del calibro di GM e Ford e ci aspettiamo che seguano altre potenziali aree di collaborazione (fornitura di batterie, sistema operativo, FSD, ecc.)”, concludono da Morgan Stanley.
Barclays consiglia di restarne fuori
Solo il giorno precedente, gli analisti di Barclays declassavano le azioni Tesla a ‘equal weight’ da ‘overweight’, anche in questo caso alzando il target price da 220 dollari a 260 dollari.
Il rally del titolo Tesla era guidato “principalmente dal rinnovato amore degli investitori per i titoli tecnologici, nonché dall'eccitazione per il recente annuncio che Tesla aprirà la sua rete di Supercharger ad altri marchi”, ricordano dalla banca.
“Anche se non siamo sorpresi del rally, riteniamo che sia prudente restarne fuori”, scrivevano in un nota.
Comunque, da Barclays vedono per Tesla “una significativa opportunità a lungo termine, “visione che ha sostenuto il nostro precedente rating ‘overweight’”, con Tesla visto ancora come “il vincitore a lungo termine tra gli OEM nella corsa verso un mondo EV” e l’hype potrebbe aumentare nel biennio 2024/2025, quando la società inizierà a produrre la Model 2, una linea a basso costo che la spingerà verso l'utilizzo di massa”.
Secondo la banca londinese il mercato “sta ignorando le sfide fondamentali a breve termine”: “la relativa ignoranza sui fondamentali della società nel breve termine, la nostra preoccupazione principale e il fulcro del nostro downgrade a un rating EW”.
Tuttavia, “dato che ci si aspetta un ulteriore accumulo di scorte, questo potrebbe aumentare le domande sulla base di sconti e margini”, concludono da Barclays.
Il consensus di 38 analisti che coprono Tesla evidenziato da S&P Global Market Intelligence vede un prezzo obiettivo medio di 204,33 dollari rispetto ai 256 dollari della chiusura di venerdì (-3%), con 12 ‘buy’, 4 ‘accumulate’, 17 ‘hold’, 3 ‘underperform’, 2 ‘sell’ e 6 ‘senza opinione’.
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