TIM, offerta KKR da 20 miliardi ma si attende la contromossa CDP

Il fondo americano avrebbe offerto anche garanzie al governo per rendere più credibile l’offerta e a questo punto CDP potrebbe presentare la sua offerta prima del cda di TIM previsto per il 24 febbraio.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


L’offerta di KKR per TIM

L’offerta del fondo americano KKR per la rete di Telecom Italia potrebbe arrivare a 20 miliardi di euro, mettendo così pressione a CDP.

Secondo le indiscrezioni del Sole 24 Ore e de La Repubblica, sul piatto ci sarebbero 18 miliardi per la rete e 2 miliardi di earn out (compensazione).

L’offerta degli americani vedrebbe Sparkle (società di cavi sottomarini) 1,25 miliardi, la rete primaria che dalle centrali va all'armadietto 6,75 miliardi e la rete secondaria di Fibercop che dagli armadietti entra nelle case di tutti gli italiani 10 miliardi, dopo che già nel 2020 il fondo Usa aveva valutato quest’ultima 7,7 miliardi all’atto di rilevare da Tim una quota di minoranza pari al 37,5%.

La proposta di KKR non ha carattere vincolante ed è già finanziata con 10 miliardi di capitale, a cui si aggiungerebbero altri 10 miliardi messe a disposizione da JP Morgan, Morgan Stanley e Citi.

Di ufficiale, per il momento, c’è solo la comunicazione arrivata oggi da TIM circa la durata di questa offerta, ovvero 4 settimane, la quale verrà valutata dal consiglio di amministrazione dell’ex monopolista prevista per il 24 febbraio, ma il comunicato avvisava che si valutano anche altre opzioni.

Il governo

Sempre secondo i rumor, l’offerta di KKR offrirebbe anche al governo una serie di poteri di controllo strategico e supervisione “che rendono più credibile l’offerta”, spiegano gli analisti di Equita, “anche alla luce delle dichiarazioni del ministro Giorgetti che ha parlato della necessità per il governo di assicurarsi il controllo strategico dell'asset (più che il controllo del capitale)”.

“Credo che non potremo giudicare l'offerta di KKR, che per altro ancora non conosciamo dettagliatamente, esclusivamente secondo i principi di redditività o profitto perché la rete è un'infrastruttura strategica per il Paese ed è in questo aspetto che bisogna capire come vengano garantiti gli interessi generali”, aveva dichiarato Giorgetti.

A questo punto, l’attenzione si rivolge anche alle mosse di CDP e Macquarie, al lavoro per presentare una controproposta entro il 24 febbraio.

Scenario interessante

“La possibilità di avere due offerte per la rete rimane lo scenario a nostro avviso più probabile e a nostro avviso più interessante per il titolo aumentando il potere negoziale di Tim da un valore di partenza che sembrerebbe risultare coerente con le nostre ipotesi”, prevedono da Equita, confermando la raccomandazione ‘buy’ sul titolo TIM, con target price a 0,41 euro.

Gli analisti di WebSim sottolineano come non emergano nuovi spunti dalle indicazioni di stampa e “l’interesse di altri fondi infrastrutturali come Brookfield o Blackstone conferma l’elevata appetibilità dell’asset e potrebbe rivelarsi funzionale a CDP per ridurre l’impegno finanziario nel rilevare una partecipazione qualificata in NetCo”.

“Le incertezze maggiori riguardano i pani di CDP”, avvisano dalla sim, “considerando il rischio golden power di un’offerta solo da parte di KKR, riteniamo fondamentale per KKR trovare un accordo con CDP per consentire di co-investire in NetCo”.

Infine, da WebSim ritengono “poco probabile che CDP e Macquarie possano formulare un’offerta alternativa senza risolvere prima le issue sul fronte antitrust legate alla loro partecipazione in OF”, e confermano la raccomandazione ‘molto interessante’ sul titolo, con prezzo obiettivo i 0,42 euro.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Aziende citate nell'Articolo

Titolo:
Codice: TIT.MI
Isin: IT0003497168
Rimani aggiornato su: Telecom Italia

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni
Seguici su Telegram

Bond a 5 anni in dollari

I primi due anni cedola fissa al 5,12% poi cedola variabile fino al 10%

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it