Tokyo punta a un futuro digitale

La politica economica di Kishida si basa su quattro pilastri: innovazione, “Digital Garden City Nation”, lotta al cambiamento climatico e miglioramento della sicurezza economica.
A cura di Christophe Braun, Direttore degli investimenti presso Capital Group
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Proposte coraggiose per un impatto duraturo
Dalle convocazione di un'elezione lampo alla dimensione del pacchetto di stimolo economico, l’approccio del primo ministro giapponese Fumio Kishida, in carica da ottobre 2021, punta ad azioni rapide.
Il pacchetto di stimolo da 55,7 mila miliardi di yen (490 miliardi di dollari) mira a rilanciare l'economia del Giappone post-pandemia e consiste in aiuti per ospedali e società, nonché investimenti per sostenere la strategia di crescita.
Ma oltre agli stimoli a breve termine, Kishida sta portando avanti proposte coraggiose con impatti a lungo termine per condurre il Paese lungo un percorso di crescita economica sostenibile, come la strategia sull'energia pulita e il concetto di "Digital Garden City Nation".
I quattro pilastri della strategia di crescita del Primo Ministro Kishida
Verso il futuro digitale
Rendere il Giappone una "Digital Garden City Nation" implica necessariamente “l'avanzamento dell'implementazione di infrastrutture 5G e l'adozione di tecnologie come il telelavoro, la consegna tramite drone e la guida automatica”, spiega Christophe Braun, Investment Director di Capital Group. Purtroppo però gli investimenti digitali del Sol Levante sono rimasti invariati da decenni e continuano a essere di piccola entità rispetto ad altre economie sviluppate come Stati Uniti, Francia e UK.
Un divario che, visto il recente cambiamento nel comportamento dei consumatori e della crescente necessità di una maggiore archiviazione dei dati e di sistemi IT solidi, potrebbe però colmarsi presto. Inoltre, le dispute tecnologiche tra Stati Uniti e Cina relative al 5G e l'aumento della capacità dei semiconduttori potrebbero giovare alle società giapponesi, i cui prodotti e servizi sono cruciali per la trasformazione digitale.
La nuova Fab giapponese di TSMC
Nel corso della pandemia, il governo giapponese ha stanziato fondi per attrarre società straniere in settori strategici e trasferire le loro catene di approvvigionamento. Ad esempio, TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) ha annunciato la costruzione di un impianto per la produzione di semiconduttori in Giappone, un investimento da 7 miliardi di dollari in cui Sony parteciperà con una quota di minoranza.
“Il coinvolgimento del più grande produttore di chip a contratto del mondo per stimolare l'ecosistema dei semiconduttori del Giappone segna un inizio importante per l'amministrazione Kishida”, commenta Braun, secondo cui il governo sta prendendo provvedimenti per evitare ulteriori interruzioni delle catene di approvvigionamento che potrebbero influire pesantemente sull'industria manifatturiera nazionale durante la pandemia.
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