Tonfo Coinbase dopo trimestrale deludente

La società di scambio di beni digitali con sede a San Francisco ha sofferto il raffreddamento dell’entusiasmo per il settore dopo che Donald Trump si è concentrato sulla sua politica dei dazi, lasciando da parte il focus sulle valute digitali che aveva caratterizzato i primi giorni del suo secondo mandato.
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Azioni Coinbase in crollo
Coinbase in difficoltà nel pre market odierno di Wall Street dopo la diffusione dei risultati del secondo trimestre arrivata ieri sera a mercato chiuso, inferiori alle stime degli analisti, con gli aumenti dei ricavi da abbonamenti della sua piattaforma di scambio di criptovalute che non sono riusciti a compensare il calo dei volumi di trading nel trimestre.
Il titolo della società crolla dell’11%, a 334 dollari, lasciando presagire un’apertura ufficiale del mercato in profondo rosso.
Le azioni Coinbase arrivavano all’appuntamento di ieri con una crescita del 46% rispetto alle quotazioni di inizio 2025, considerando i 257 dollari di inizio gennaio.
Risultati deludenti
Il secondo trimestre della società ha visto l’utile netto salire a 1,43 miliardi di dollari, corrispondenti a 5,14 dollari per azione, rispetto ai 36,13 milioni (14 centesimi per azione) dello stesso periodo dell’anno precedente. Su base rettificata, Coinbase ha registrato un utile di 1,96 dollari per azione, superiore alle attese degli analisti di 1,26 dollari (dati LSEG)
I profitti sono stati sostenuti da un guadagno di 1,5 miliardi, inclusi utili non realizzati relativi all’investimento in Circle, e 362 milioni di dollari dal portafoglio di investimenti in criptovalute.
I ricavi sono aumentati leggermente a 1,5 miliardi dai 1,45 miliardi dello stesso trimestre dell’anno scorso, ma sono rimasti al di sotto delle attese degli analisti di 1,6 miliardi. I ricavi da transazioni si sono attestati a 764 milioni di dollari, inferiore alle stime di 787 milioni
Le entrate da abbonamenti e servizi — che includono stablecoin, staking, interessi e custodia — sono cresciute del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a 655,8 milioni, inferiori alle previsioni di 705,9 milioni.
I ricavi derivanti dalle stablecoin, che hanno avuto un ruolo centrale e sono stati tra i principali motori del mercato crypto nel secondo trimestre, sono stati di 332,5 milioni, in linea con le aspettative, con un aumento del 38% rispetto al secondo trimestre 2024 e del 12% rispetto al primo trimestre 2025.
Coinbase ha beneficiato di un forte interesse per le stablecoin a seguito dell’IPO di Circle a giugno, con la qualeha un importante accordo di revenue sharing, grazie al quale mantiene il 100% dei ricavi generati su tutto l’USDC depositato sulle sue piattaforme, oltre a circa il 50% dei ricavi USDC generati altrove.
Rallenta il trading
Gli analisti si aspettavano un secondo trimestre più debole dopo l’entusiasmo di mercato nel primo trimestre, quando gli investitori scommettevano su politiche più favorevoli per il settore cripto promesse dall’amministrazione Trump. Man mano che l’attenzione di Washington si è spostata sulle tariffe nel secondo trimestre, il trading speculativo degli investitori retail ha rallentato sulle piattaforme centralizzate, mentre l’afflusso verso gli ETF crypto e l’acquisto da parte di società di tesoreria hanno sostenuto i prezzi.
Il volume di trading retail, generalmente più profittevole di quello istituzionale, è cresciuto del 16% su base annua a 43 miliardi di dollari, ma al di sotto dei 48,05 miliardi previsti dagli analisti.
Sebbene il trading sia ancora il core business per retail e istituzionali, Coinbase sta puntando a rafforzare il coinvolgimento dei consumatori tramite nuovi prodotti e servizi, sfruttando le recenti politiche pro-crypto di Washington. L’azienda ha annunciato che presto espanderà la propria offerta oltre le criptovalute, includendo asset reali tokenizzati, derivati, prediction markets e vendite di token in fase iniziale, inizialmente per il mercato USA.
Previsioni ottimistiche
Coinbase prevede un fatturato da transazioni di luglio di circa 360 milioni di dollari: se questo ritmo si manterrà nei prossimi due mesi, i risultati del terzo trimestre dovrebbero essere migliori.
L'azienda prevede inoltre un aumento degli abbonamenti e dei servizi, trainato principalmente dall'aumento dei prezzi medi delle criptovalute e dai ricavi derivanti dalle stablecoin, mentre la partnership con Circle dovrebbe contribuire all'aumento dell'utilizzo della stablecoin USDC.
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