TotalEnergies, lo sconto sui competitor Usa non è più giustificato
TotalEnergies è ben posizionata per la transizione energetica ed è di oggi l’annuncio che insieme a Air Liquide inizierà a produrre Idrogeno a basse emissioni di CO2.
Raccomandazione di acquisto da UBS
Per la banca svizzera UBS, Total è la migliore società petrolifera integrata in euro. Continua a piacerci Equinor che da metà gennaio ha registrato un apprezzamento di circa il 40%.
Per gli analisti di UBS, Total "è particolarmente ben posizionata per la transizione energetica e può trarre beneficio dalle sue capacità di trading, conoscenze tecniche in materia di batteria e solare, ed accesso ai clienti".
Risultati trimestrali
Gli ultimi risultati trimestrali sono stati molto buoni, al netto delle svalutazioni delle attività russe ($3,1 miliardi), con un profitto netto che ha raggiunto il record storico di $ 9,9 miliardi.
I ricavi sono stati pari a $69 miliardi (+26% su base annua, -0,7% su base trimestrale). I profitti operativi sono così suddivisi per divisione:
Il flusso di cassa operativo è stato di ben $17,8 miliardi nel trimestre, ma comprende un impatto positivo da capitale circolante lordo di $6,7 miliardi, da considerarsi una tantum e non ricorrente.
In termini di energia rinnovabile TotalEnergies è tra le maggiori società che dovrebbe beneficiare della migliore crescita: il piano industriale 2025 prevede un capitale investito nelle rinnovabili da $15 miliardi con un flusso di cassa operativo (ossia al lordo degli investimenti in capitale fisso) di $1,5 miliardi. Come gran parte delle aziende del settore, la società parla di un ritorno (in termini di IRR, tasso interno di rendimento) sugli investimenti in rinnovabili del 10%.
Oggi TotalEnergies ha annunciato che produrrà in Francia insieme ad Air Liquide Idrogeno a basse emissioni di CO2. L'8 novembre la società aveva annunciato di prevedere una riduzione dei prezzi dell'elettricità in Francia a seguito delle pressioni governative per limitare l'inflazione.
Ricchi dividendi
La politica di remunerazione degli azionisti è particolarmente ricca: 5% dividendo ordinario, 1,8% dividendo straordinario (Eur 1 per azione) che verrà pagato dopo il completamento del piano di riacquisto di azioni proprie in essere pari a Eur 7 miliardi (quasi 5% della capitalizzazione di mercato).
Valutazione e prezzo obiettivo
La valutazione è estremamente bassa a livello assoluto e lo sconto significativo rispetto ai concorrenti americani non ci sembra più giustificato.
A questi livelli il titolo tratta a 4 volte utili attesi sul 2022, 4,4 volte su 2023, circa 10% Free Cash Flow Yield.
Fissiamo un prezzo obiettivo di Eur 70, rispetto a una media degli analisti di Eur 65: riteniamo che i multipli da applicare agli utili saliranno dagli attuali livelli molto bassi, la generazione di flussi di cassa netti è elevata per cui tale prezzo è tranquillamente giustificato dal modello DCF e dividendi/buyback sono estremamente attraenti.
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